Secondo un’analisi di Mineral Water Monitor, le performance del comparto acque minerali stanno tornando ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, la congiuntura economica pesa sugli acquisti fuori casa e si evidenzia che un consumatore su tre orienta i suoi acquisti in base alle promozioni.
L’analisi rileva che le vendite di acqua minerale nel canale off-trade, ovvero negozi, supermercati e ipermercati della GDO, hanno registrato nel nostro Paese un aumento del +6,4% in valore pari a 886 milioni di Euro nei primi cinque mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, i prossimi mesi vedranno il manifestarsi delle importanti ripercussioni dovute alle conseguenze della congiuntura economica, in primis l’inflazione ma anche le previsioni di consumo al ribasso per la spesa di prodotti food & beverage, con le riduzioni più pesanti che interesseranno i consumi fuori casa. Si prevede che il calo più importante riguarderà soprattutto i mesi autunnali, quando finirà l’effetto trainante di vacanze e turismo.
Nel 2020 i consumi di acqua minerale in Italia hanno registrato un rallentamento del -3,7% in termini di volume rispetto al precedente anno, calo dovuto principalmente dalle minori vendite nell’Ho.re.ca., che rappresenta a volume il 15% dei consumi nazionali (nelle case si è consumato infatti il 90% delle acque, era l’85% un anno prima). Con il progressivo ritorno alla normalità, nel 2021 i consumi di acqua in bottiglia nei ristoranti e nei bar hanno cominciato a risalire e il mercato è tornato a crescere, superando nel complesso i 136 milioni di ettolitri (+4,9% rispetto al 2020).
Nota particolarmente positiva per le vendite estere di acqua minerale, di cui l’Italia è un importante esportatore grazie alla presenza di numerose sorgenti naturali e di brand noti a livello internazionale. Dopo il +1% segnato nel 2021 a causa di una contrazione della domanda che ha interessato alcuni dei principali mercati, Stati Uniti in primis, il primo trimestre di quest’anno evidenzia una ripresa nell’export del +33% rispetto allo stesso periodo del 2021 a 154 milioni di Euro.
Bene l’export made in Italy verso gli Usa (+46% nel I trimestre 2022), mercato dove l’Italia detiene una market share del 36%, grazie soprattutto all’export di acqua minerale frizzante (89% dell’export totale italiano a valore), e nel Regno Unito (+77%). Buone performance anche per le vendite in Germania (+12%) e Svizzera (+23%) mentre è stazionario l’export verso la Francia, il principale competitors sui mercati internazionali.
Le acque funzionali – arricchite di elementi come vitamine, minerali, acido ialuronico, estratti di erbe e frutta – nei primi mesi del 2022 hanno mostrato una crescita nella GDO di oltre il +20% in valore rispetto al 2022. Questo settore rappresenta ancora una nicchia (meno dell’1% delle vendite in valore di acqua imbottigliata), ma continuano a registrare tassi di crescita a doppia cifra. A oggi solo il 4% degli italiani le consuma, ma il 13% dichiara che vorrebbe provarle. Interessano in particolar modo le donne over 40 e con capacità di spesa medio-alta.
Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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