Nel 2021, l’industria ceramica italiana ha raggiunto quota 7,5 miliardi di Euro di fatturato, di cui 5,2 miliardi di Euro derivanti dalle vendite nei mercati esteri.
Questi sono i dati raccolti e analizzati da Confindustria Ceramica, che ha evidenziato come il fatturato delle piastrelle ha sfiorato i 6,2 miliardi di Euro, con un aumento del +15,4% rispetto al 2019 mentre l’export si attesta a quota 5,2 miliardi di Euro.
Performance positive, sulle quali rischia di pesare l’attuale situazione internazionale: “I fortissimi rialzi nei costi del gas, delle materie prime e della logistica - viene infatti osservato - mettono a rischio la competitività internazionale del settore e la redditività aziendale”.
Complessivamente sono 263 le aziende del settore attive in Italia, che occupano 26.537 addetti diretti e fatturano, appunto, 7,5 miliardi di Euro. In particolare l’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America di aziende controllate da ceramiche italiane supera i 900 milioni di Euro di vendite.
Guardando alle diverse tipologie di prodotti ceramici, per quanto riguarda le piastrelle sono 131 le aziende presenti sul suolo italiano, che nel corso del 2021 hanno prodotto 435,3 milioni di metri quadrati (+8,6% sull’anno 2019), e dove sono occupati 18.528 addetti. Le vendite complessive sono state di 455,3 milioni di metri quadrati (+11,9%). Le vendite in Italia superano i 91 milioni di metri quadrati (+9,2%) mentre l’export raggiunge 364,1 milioni di metri quadrati (+11,9%). Il fatturato totale delle aziende italiane di piastrelle supera i 6,16 miliardi di Euro (+15,4%), derivante per 5,2 miliardi di Euro dalle esportazioni (+15,3%; quota dell’86% sul fatturato) e per 967 milioni di Euro da vendite in Italia.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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