Secondo un’indagine del Centro Studi di Mediobanca sulle performance del comparto vitivinicolo nel 2021, l’Italia è il primo produttore mondiale di vino con un quantitativo di 50,2 milioni di ettolitri, in crescita del +2% rispetto al 2020, seguita dalla Francia (37,6 milioni) e dalla Spagna (35,3 milioni di ettolitri, in calo del -14%). Per quanto riguarda i consumi, il nostro Paese è al terzo posto (24,2 milioni di ettolitri), dopo la Francia (25,2) e gli Stati Uniti (33,1 milioni).
Nel 2021 il vino Made in Italy si conferma protagonista anche nel commercio mondiale: l’Italia è il secondo esportatore di vino con 22,2 milioni di ettolitri (+7,3% sul 2020) per un giro d’affari pari a 7,1 miliardi di Euro, in crescita del +12,5%. Sul podio, la Francia si conferma al vertice nella classifica relativa al valore del vino esportato, pari a 11,1 miliardi di Euro (+26,8% sul 2020), mentre la Spagna detiene il primato in termini di quantità con 23 milioni di ettolitri venduti oltre i confini nazionali, in crescita del +14%.
L’anno scorso, il 60,1% del valore delle esportazioni italiane ha avuto come destinazione finale i Paesi europei, in crescita del +9% sul 2020; il 31,3% è confluito nel mercato americano (+16,7% sul 2020), il 7,1% in quello asiatico (+22,5%) mentre l’1,2% in Oceania (+16,4%). L’incremento maggiore si è registrato nel continente africano (+70,7%) dove si concentra però solo lo 0,3% delle vendite oltreconfine.
Circa il 25% del quantitativo complessivamente esportato dall’Italia confluisce in Germania, in leggero aumento sul 2020 (+0,6%), che invece si colloca in seconda posizione nella classifica a valore (+5,8%). In questo caso la prima posizione è occupata dagli Stati Uniti che hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra (+18,4% a valore, +16,5% in volume). Terza posizione occupata dal Regno Unito, con quote vicine al 10% dell’export complessivo.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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