Nei primi due mesi del 2022 l’Italia ha registrato un’impennata degli acquisti e delle vendite estere di cerali, semi oleosi e farine proteiche: nel dettaglio, secondo quanto risulta dai dati provvisori dell’Istat, l’importazione registra un aumento in termini di quantità del +11% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del +38% in termini di valore (pari a un totale complessivo di 373,4 milioni di Euro). Anche l’export fa registrare un importante aumento, sempre a confronto ai dati dello stesso periodo del 2021, con un’ascesa del +28,2% e del +43,6%, rispettivamente su volumi e valori.
In particolare, i dati Istat relativi ai cereali in granella mostrano un deciso aumento degli acquisti nostrani di grano tenero (+27%), di mais (+16%) e soprattutto di orzo (+92%) mentre diminuisce bruscamente l’import di grano duro (-44%). Per quanto concerne il comparto delle farine proteiche, si evidenziano in particolare gli incrementi nelle importazioni di semi e frutti oleosi (+9,2%) a causa dei maggiori acquisti di semi di soia, mentre il riso, considerato nel complesso tra riso semigreggio, lavorato e rotture di riso, cresce di 7.800 tonnellate, pari al +19% rispetto al 2021.
Passando ai dati sulle esportazioni, a rilevare una crescita più sostanziosa sono soprattutto le vendite all’estero di farina di grano tenero (+42%), dei prodotti trasformati (+19%) e del riso (+9,4%), mentre le quantità esportate di semola di grano duro si rilevano in diminuzione su base annua del -18% e, in maniera ben più moderata, di pasta alimentare (-0,4%).
Nel complesso, si rileva una spesa pari a 1.358,0 milioni di Euro e entrate pari a 895,3 milioni di Euro, con un saldo netto che mostra un deficit di -462,6 milioni di Euro.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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