A partire dal primo gennaio 2022 entreranno in vigore i nuovi requisiti per l’esportazione di prodotti alimentari in Cina, tra cui la registrazione obbligatoria delle imprese produttrici presso l’Amministrazione Generale delle Dogane Cinesi (GACC). Di seguito una guida pratica per registrarsi autonomamente.
È un periodo ricco di novità per le aziende di prodotti alimentari che operano nel mercato cinese. Sono stati emessi, infatti, due Decreti che regolano i nuovi requisiti per l’esportazione dei prodotti nel mercato Oltre Muraglia: il 248 e il 249.
In particolare, il Decreto 248, “Disposizioni amministrative sulla registrazione dei produttori stranieri di prodotti alimentari d’importazione”, riguarda la registrazione delle aziende importatrici presso la piattaforma dell’Amministrazione Generale delle Dogane Cinesi, conditio sine qua non per l’esportazione di prodotti alimentari in Cina.
Dapprima, la registrazione era necessaria solo per i produttori esteri di carne e prodotti a base di carne, prodotti dell’acquacoltura, latte e derivati, prodotti lattiero-caseari, nidi di rondine e relativi prodotti commestibili, ma dal primo gennaio 2022 verrà estesa a tutti i produttori di alimenti.
Nello specifico, la normativa prevede che:
- per le quattro categorie merceologiche su menzionate rimane in vigore la procedura di registrazione degli stabilimenti già effettuata in precedenza;
- a queste si aggiungono altre 14 categorie merceologiche per le quali la registrazione viene raccomandata alla GACC dall’autorità competente del Paese d’origine, dopo che quest’ultima ha verificato che gli stabilimenti sono conformi ai requisiti di registrazione. Rientrano in questo gruppo: miele e prodotti dell’apicoltura, uova e ovoprodotti, grassi e oli commestibili, pasta ripiena, cereali commestibili, prodotti dell’industria molitoria e malto, verdure fresche e disidratate, legumi secchi, condimenti, noci e semi, frutta secca, chicchi di caffè non torrefatti e fave di cacao, alimenti a fini medici speciali e alimenti salutistici;
- le altre categorie di alimenti sono considerate a rischio più basso per la sicurezza alimentare: in questo caso, la registrazione può essere richiesta dal produttore stesso sull’apposita piattaforma.
Si prevede, inoltre, il diritto da parte dell’autorità cinese, di effettuare valutazioni e revisioni del sistema gestionale della sicurezza alimentare del Paese d’origine dell’impresa importatrice.
Sono stati introdotti anche nuovi requisiti per l’etichettatura e l’imballaggio degli alimenti: come indicato dall’Articolo 15 del Decreto, sia l’etichetta che l’imballaggio interno ed esterno di ogni singolo prodotto devono riportare anche il codice di registrazione del sito produttivo.
Onde evitare problematiche di sdoganamento delle merci il cui arrivo in Cina è previsto per il 2022, le aziende alimentari devono provvedere quanto prima alla registrazione.
La procedura di registrazione
Fin da adesso è già possibile accedere al sistema ed inviare la propria richiesta di registrazione.
Sono previste due procedure: la prima riguarda la registrazione di aziende produttrici a seguito della segnalazione da parte dell’Autorità competente del Paese esportatore e non comporta molte difficoltà visto che tale procedura viene delegata ad un ente esterno. La seconda procedura può risultare più ostica perché riguarda le imprese che devono registrarsi in modo autonomo.
Linee guida per le imprese che devono registrarsi in modo autonomo
Di seguito, i vari step da seguire per registrarsi sulla piattaforma del GACC.
1. Accedere al sito “China International Trade Single Window” e selezionare “Registrarsi” (注册).
2.Scegliere la modalità della registrazione (注册方式选择 letteralmente “selezionare la procedura di registrazione”); le aziende in questione dovranno cliccare su “Registrazione aziende straniere” (境外企业注册).
3. Procedere con l’inserimento dei dati necessari al completamento della registrazione.
4. Dopo aver cliccato su “Register Now” (立即注册), effettuare il login e scegliere la categoria alimentare a cui si appartiene.
5. Compilare le informazioni sull’azienda e sulla produzione richieste e caricare la documentazione necessaria.
Rinnovo, validità, eventuali modifiche e annullamento della registrazione
Secondo l’articolo 20 del Decreto 248, se un’azienda di prodotti alimentari necessita di rinnovare la sua registrazione, deve richiedere il rinnovo all’Amministrazione Generale delle Dogane dai 3 ai 6 mesi prima della scadenza, prevista dopo cinque anni.
La richiesta deve essere completata da un’apposita documentazione che comprende, oltre alla domanda per il rinnovo della registrazione, anche una dichiarazione con la promessa di continuare a soddisfare i requisiti necessari all’esportazione dei propri prodotti in Cina.
Secondo l’Articolo 19, se le informazioni date al momento della registrazione cambiano, si deve necessariamente presentare una domanda di modifica all’Amministrazione Generale delle Dogane con, in allegato, una tabella di confronto tra le informazioni precedenti e quelle modificate e ulteriori materiali a sostegno dell’avvenuta modifica.
Per quanto riguarda l’annullamento di una registrazione, se ne parla nell’Articolo 21. L’Amministrazione Generale delle Dogane, infatti, ha la facoltà di annullare la registrazione di un’impresa di produzione alimentare se:
- manca la richiesta di rinnovo della registrazione;
- l’autorità competente del Paese d’origine dell’impresa produttrice, qualora si tratti di un’impresa che necessita della registrazione da parte di un ente esterno apposito, ne richiede la cancellazione;
- l’azienda non soddisfa più alcuni requisiti esposti nell’art. 5 del Decreto, tra cui l’approvazione dell’autorità competente del Paese d’origine dell’azienda.
La procedura di registrazione è resa ancora più complicata dal fatto che, al momento, la piattaforma è disponibile solo in lingua cinese.
La Cina, dunque, impone ulteriori barriere al mondo esterno, erette naturalmente al fine di tutelare la sicurezza dei propri cittadini; tuttavia, ciò rende ancora più difficili i già complicati rapporti commerciali con questa parte del globo, così lontana dal punto di vista culturale e, molto spesso, difficile da raggiungere per molte aziende che non hanno le risorse necessarie.
Queste barriere, però, si possono sempre superare.
Se l’azienda non disponesse di figure con competenze linguistiche mirate al mercato cinese e, dunque, non riuscisse a provvedere alla registrazione autonomamente, l’autorità cinese ha previsto la possibilità di affidarsi a consulenti esterni che abbiano padronanza della lingua cinese e della piattaforma. Questa soluzione consente, quindi, ad un esperto estero di gestire la registrazione di un’azienda produttrice e dei prodotti esportati, in maniera più agevole e in tempi più contenuti.
Se desideri ottenere supporto nella procedura di registrazione al GACC oppure cerchi maggiori informazioni su come esportare food & beverage in Cina contattaci compilando il form su questa pagina.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Roberta Russo e Vincenza Caputo, redazione@exportiamo.it
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