In India, l’espansione demografica, il costante miglioramento delle condizioni economiche e sociali, lo sviluppo del comparto manifatturiero e digitale hanno portato il paese ad essere annoverato tra le super potenze internazionali. Il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini si è tradotto fin da subito in una maggiore attenzione alla cura della persona: la crescita stimata tra il 2018 e il 2023 prima dello scoppio della pandemia era pari al 9,7%.
Il Covid-19 e lo scoppio dell’emergenza sanitaria in tutto il mondo hanno indubbiamente rallentato l’evoluzione del settore nel paese. Da un CAGR di +8,5% tra il 2016 e il 2019, negli ultimi mesi gli analisti di Euromonitor International, agenzia internazionale di ricerche di mercato, hanno osservato un considerevole ridimensionamento delle prospettive di incremento. Dal 2019 al 2020 il tasso di crescita è stato del 2,3%, con un valore di poco superiore ai 15 miliardi di dollari raggiunto a dicembre 2020, e tra il 2020 e il 2021 si prevede una percentuale dell’1,7%. Dal 2022 si stima un incremento del fatturato per il settore beauty del +2,8%.
I SETTORI CHIAVE
Tra i comparti strategici per l’industria in India, il mass beauty, con un valore di oltre 11 miliardi di dollari, seguito dalle categorie hair care e prodotti per l’igiene personale, con un fatturato costante di oltre 3 miliardi di dollari. Sono state queste le tipologie di prodotto che maggiormente hanno retto all’esplosione della pandemia nel paese e alle difficoltà economiche causate dalle restrizioni e dai mesi di lockdown.
A pagare invece le maggiori conseguenze, le categorie più legate alla socializzazione e alla vita fuori casa: il make-up, le fragranze e i prodotti per la protezione dai danni dei raggi solari. Secondo quanto dichiarato da Pradeep Srinivasan, Consultant di Euromonitor International, per una pubblicazione esclusiva dedicata a Cosmoprof India, l’evento del network internazionale Cosmoprof per l’industria cosmetica del paese, le prime riaperture la scorsa estate hanno dato un po’ di sollievo, ma il lockdown della prima parte del 2021 sta ostacolando la ripresa.
NUOVE TENDENZE E OPPORTUNITÀ
In India, l’attenzione al benessere, l’accelerazione nel digitale e il tema della sicurezza e della salute hanno acquisito notevole importanza nel 2020, e si prevede che continueranno a influenzare anche il 2021. La domanda di prodotti specifici per la salute della pelle e per il benessere psicofisico, clean e sostenibili continua a crescere. Secondo Srinivasan, le aziende del settore dovranno ripensare le offerte adottando un approccio più olistico.
Un tema chiave per il comparto skincare: accanto ad un riavvicinamento costante ai trattamenti tradizionali e alla cultura ayurveda, aumentano le vendite di prodotti che pubblicizzano gli effetti positivi di vitamine ed integratori. “Ci sono ampi margini di manovra nel campo dell’esplorazione di principi attivi nelle formulazioni di prodotti cosmetici alla ricerca di effetti positivi sulla salute psico-fisica dell’organismo”, sottolinea Srinivasan.
Il segmento che più ha dovuto adattarsi alle attuali condizioni sociali nel paese è il make-up. Dopo un picco a ribasso delle vendite nei primi mesi del 2020, i produttori si sono focalizzati sui due fattori chiave per le nuove abitudini di consumo: la facilità di assorbimento e la lunga durata. Secondo la Beauty Survey di Euromonitor International, la proposta di prodotti no transfer, a lunga durata e ad asciugatura rapida può rappresentare un’opportunità per le aziende di make-up colore, in particolare per i brand di trucco per labbra e viso. A dare notevole impulso a queste categorie nel corso dell’anno, anche la crescente disponibilità di mascherine trasparenti.
Con il distanziamento sociale che diventerà uno stile di vita, almeno fino a quando il numero di casi positivi diminuirà e la maggior parte delle la popolazione sarà vaccinata, la digitalizzazione produrrà cambiamenti a lungo termine sui canali distributivi per il beauty, e anche i consumatori più anziani stanno prendendo confidenza con lo shopping online.
Secondo Srinivasan, le aziende dovranno concentrarsi su nuove piattaforme per fidelizzare i consumatori, così come su tecnologie immersive come AR e VR. “La seconda ondata potrebbe portare alcuni segmenti di consumatori a rimanere confinati nelle loro case anche nel 2021, il che crea opportunità per i brand di esplorare opzioni che rispecchiano le esperienze di vendita fisiche, come tutorial virtuali e prove di make-up con integrazioni di AR. La sfida principale sarà vincere la diffidenza generata da timori di violazione della privacy e di potenziali rischi per la sicurezza. Instillare fiducia nei consumatori sarà essenziale”.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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