Non solo home office e domotica del benessere, il vero lusso oggi è il medico in loco. È questa la tendenza che arriva dagli Stati Uniti e che emerge dal 2021 Global Luxury Market Insight realizzato da Wealth-X, Wealthengine e Coldwell Banker Global Luxury.

Il report, che rivela le nuove tendenze a stelle e strisce in fatto di immobiliare di lusso evidenzia come gli eventi del 2020 abbiano messo in luce la resilienza del settore immobiliare su scala globale.

La ricerca di beni immateriali ha creato nuovi gruppi demografici, chiamati “pionieri benestanti”, che si sono trasferiti dalle città alle piccole gemme nascoste o nei sobborghi, innescando un’inversione della tendenza “less is more” diffusa negli ultimi anni, riportando in auge enormi ville, isole private e grandi tenute.

La sensibilità delle persone verso i temi della salute e del benessere ha registrato una inesorabile accelerata nel 2020. Secondo il Global Wellness Institute, l’industria della salute e del benessere ha già registrato un aumento di 4,5 trilioni di dollari, in quanto molte persone si sono adattate alla vita senza palestre o studi medici facilmente accessibili, ripensando concretamente il significato intrinseco di “vivere bene” nell’era della pandemia.

Il Ritz-Carlton Residences Miami Beach, ad esempio, offriva già servizi di concierge medico su richiesta prima dello scoppio della pandemia ma, come è facile immaginare, ha visto un marcato aumento del loro utilizzo nel 2020. Un altro grattacielo di lusso nel centro di Miami, il Legacy Hotel and Residences, si sta già predisponendo per offrire un servizio medico completo a tutti i propri ospiti. Si tratta di un trend sposato anche a New York, dove una grossa fetta di edifici condominiali di lusso offre già cure mediche on-demand per i residenti.

Altro trend in ascesa è quello che riguarda la tecnologia del wellness in casa, dal controllo vocale di base al rilevamento di perdite Voc (composti organici volatili), dalla purificazione dell’acqua ai sistemi di illuminazione circadiani.

Lo spazio verde è un altro must imposto dal post covid: quasi la totalità degli americani ha infatti richiesto un grosso spazio all’aperto come priorità nella property da acquistare.

Importantissima anche la metratura della casa dei sogni: il numero di vendite di case di oltre 5.000 metri quadrati è salito di quasi il +17% dal 2019 al 2020, così come si è impennata la ricerca di ville dislocate nelle aree più remote ed isolate del Paese. Un trend che però sembra implodere: molti professionisti del settore immobiliare prevedono che le grandi ville saranno meno desiderabili nei prossimi cinque anni e la maggioranza si aspetta che gli acquirenti alla fine torneranno a desiderare case con metrature più piccole.

Per quanto riguarda la tipologia di Luxury Properties invece, la regione della East Bay della California settentrionale ha superato le classifiche per le case unifamiliari, mentre il Colorado Springs, lo scorso anno ha aumentato più velocemente del previsto la vendita di case di lusso. La contea di Fairfax, in Virginia, ha visto vendite senza precedenti in questo settore, mentre la domanda di compratori è nettamente calata nella King County, Washington.

Secondo i dati analizzati da Coldwell Banker, il 97,5% degli americani desidera acquistare una villetta familiare (single-family detached), mentre solo il 2,5% preferisce una villetta a schiera (attached). Il 37,5% desidera una casa già arredata, solo il 5% una nuova costruzione ed infine il restante 55% si divide nettamente a metà tra il dare priorità ad un ampio giardino ed una vasta metratura interna. Interessante è anche il dato che concerne la propria attuale residenza: il 77% ha infatti venduto la prima casa e quasi il 29% l’ha invece mantenuta trasformandola in seconda casa.

I nuovi profili degli acquirenti di lusso

Coldwell Banker Global Luxury ha stilato anche l’identikit dei tre archetipi che hanno avuto un impatto importante sul paesaggio immobiliare di lusso 2020 e che, come molti trend provenienti da Oltreoceano, potranno rispecchiarsi anche nel panorama europeo.

Gli Explorers sono coloro che sono alla ricerca di una nuova avventura nelle ex-urbs degli Stati Uniti, lontane periferie e piccole città dove il loro reddito ha maggiore forza. Sono più disposti a scegliere luoghi nascosti, più rurali, diversi dai tradizionali mercati di lusso, aggiudicandosi così migliori scuole, l’accesso a spazi aperti e un mix dinamico di negozi, ristoranti e strutture ricreative. Gli esploratori hanno meno di 39 anni, sono sposati con almeno un bambino e hanno un patrimonio netto tra 1 – 5 milioni di dollari.

I New Suburbanities (imprenditori tra i 39 e 54 anni, sposati e con figli piccoli) stanno contribuendo alla rinascita dei sobborghi. Spesso preferiscono infatti soluzioni che offrono spazio personale, cortili privati, una camera da letto per ogni bambino, uffici doppi in casa per due genitori che lavorano, buone scuole e, in alcuni casi, una città ricca di cultura ma moderna, con ristoranti, negozi, uffici e spazi verdi aperti. Tendono ad avere un patrimonio netto più elevato (da 5 a 10 milioni di dollari), possiedono più di una casa e hanno più probabilità di fare acquisti di lusso come auto sportive, barche, opere d’arte e trattamenti di salute e benessere.

I Resorter sono infine coloro che ricercano destinazioni di vacanza famose in tutto il mondo, dove possano godere di uno stile di vita da resort godendo di aria fresca, libertà e accesso a svago e servizi di lusso. Poiché le soluzioni da loro desiderate tendono ad avere prezzi più alti, i resorter si trovano spesso in una fascia di ricchezza più alta – 10 milioni di dollari e oltre. In molti casi, non rinunciano completamente alle loro case di città. La maggior parte di loro supera i 54 anni ed è sposata con figli possibilmente grandi o adulti.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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