Anche nel 2019 il franchising si conferma uno dei principali settori che muovono l’economia italiana, sia nel contesto nazionale che su scala mondiale, con i principali indicatori di performance in netta crescita.
Secondo il Rapporto Assofranchising Italia 2020, relativo ai dati del comparto al 31 dicembre 2019, lo scorso anno il settore dell’affiliazione ha registrato numeri particolarmente positivi, arrivando a superare i 26 miliardi di Euro in termini di giro d’affari complessivo, in aumento del +4,4% rispetto al 2018.
Non solo il fatturato è in aumento ma anche tutti i principali indicatori di performance relativi al comparto sono cresciuti nel 2019.
Si registrano infatti:
• Un totale di 56.441 punti vendita, in crescita del +4,7% (2.555 i negozi aperti nel 2019);
• Un complesso di 217.150 lavoratori occupati nelle reti, in aumento del +5% (10.359 i nuovi posti di lavoro creati);
• 980 insegne attive sul territorio italiano, con un incremento del +2% rispetto al 2018 di cui:
880 (90%) italiane;
71 (7%) master di franchisor stranieri in Italia;
29 (3%) format stranieri che operano in Italia solo con franchisee, ma con sede legale in un paese estero.
• Un insieme di 11.035 punti vendita italiani nei mercati esteri in franchising, in aumento del +1,8% rispetto all’anno precedente;
• 178 reti italiane presenti all’estero, in crescita del +2,3% rispetto al 2018.
“Sono numeri estremamente positivi, che ancora una volta dimostrano le potenzialità del franchising e sono indice della fiducia che sempre di più gli italiani nutrono nel sistema dell’affiliazione. – ha dichiarato Augusto Bandera, Segretario Generale di Assofranchising - Anche nel 2019 il franchising ha continuato a espandersi, così come lo ha fatto negli anni della crisi. Nell’ultimo decennio, è cresciuto, in media, del +2% ogni anno, creando circa 37.000 nuovi posti di lavoro. Ad oggi l’intero sistema franchising occupa più di 217.000 addetti, che contribuiscono a generare oltre 26 miliardi di fatturato, circa l’1,3% del Pil italiano. In un contesto economico come quello attuale appare quasi fisiologico che il franchising, come tutti i modelli fondati sulla cooperazione e sul risk-sharing, sia favorito nella competizione di mercato. Si considerino i benefici per entrambe le parti coinvolte – franchisor e franchisee - quali ad esempio l’aumento della visibilità e riconoscibilità a livello nazionale e internazionale del marchio condiviso, il trasferimento del know-how, l’utilizzo della formula imprenditoriale che caratterizza il brand, o l’espansione aziendale dettata dalla crescita dei punti vendita”.
Oltre ai dati di Assofranchising è stata presentata anche l’edizione 2020 del Salone Franchising Milano, l’appuntamento di riferimento per l’intero comparto delle insegne e del retail che avrà luogo dal 22 al 24 ottobre, per la prima volta con l’edizione di quest’anno che sarà organizzata in formato virtuale su Umans.com, piattaforma digitale che consentirà di riprodurre virtualmente l’esperienza del classico evento offline.
“Salone Franchising Milano rappresenta un importante momento di incontro tra professionisti del settore, imprenditori, franchisee e franchisor di oggi e di domani. – spiega Michele Budelli, CEO di Fandango Club, agenzia di live communication e branded content che organizza l’evento - Proprio perché siamo consapevoli del ruolo del Salone, oggi più che mai rilevante, abbiamo deciso di non mancare l’appuntamento 2020, di ripensare il concetto di incontro e confronto, e di innovare questo appuntamento che nell’edizione 2019 ha raccolto a Fiera Milano City oltre 200 insegne del panorama del franchising e del retail provenienti da tutta Italia”.
Andrà così online una nuova formula di Salone Franchising Milano, che punta maggiormente su incontri formativi, convegni, consulenze gratuite e, soprattutto, sul Ret@il Innovation Forum, luogo di discussione con panel specifici, relatori d’eccezione e aziende leader del settore, il tutto quest’anno in una dimensione virtuale, aperta e gratuita.
“Tre giorni caratterizzati da un calendario fitto di appuntamenti – spiega ancora Budelli – con un focus sul Retail per fornire a chi si affaccia per la prima volta su questi mercati rilevanti occasioni di confronto e competenze specifiche, e proporre a chi invece ne è già parte le innovazioni e le soluzioni tecnologiche utili per ampliare il business, in particolare in un momento storico delicato come questo che stiamo attraversando”.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marianna Niero, redazione@exportiamo.it
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