Il comparto cosmetico italiano è un settore particolarmente importante per l’economia del Bel Paese, in quanto registra ormai da anni una progressiva e costante crescita, nonché un sempre maggiore interesse da parte dei soggetti esteri presenti nei mercati internazionali.
Secondo i dati elaborati da Cosmetica Italia, nel 2019 il settore del beauty made in Italy ha generato un fatturato globale superiore ai 12 miliardi di Euro, in aumento del +2,0% rispetto al risultato del 2018. Nel corso del 2019, tutti i principali canali di vendita hanno segnato un trend positivo, con la crescita delle vendite estere pari al +2,0% (sebbene in rallentamento rispetto al +5,7% del 2018), con un valore delle esportazioni pari a 4,97 miliardi di Euro. L’export occupa una quota del 40% del fatturato complessivo della cosmetica italiana.
Date le misure di lockdown messe in campo per contenere la diffusione del Covid-19, il Centro Studi di Cosmetica Italia non ha potuto fare previsioni economiche per il 2020, in quanto l’intero settore sta attraversando da mesi una profonda crisi che a inizio anno era del tutto inaspettata.
Per fornire una panoramica dell’attuale situazione nella quale versa il comparto della cosmetica italiana, lo stesso Centro Studi ha realizzato un’analisi relativa al sentiment delle aziende del settore, effettuando due differenti rilevazioni, una relativa alla seconda settimana di giugno 2020 e una svolta a fine aprile 2020. Dal confronto delle due sono emerse importanti tendenze del settore nel corso dell’emergenza sanitaria.
Secondo l’analisi, il commercio elettronico è stato nell’ultimo periodo il canale in maggiore espansione, con una conferma di tale trend anche nelle rilevazioni di metà giugno, mentre crescono i timori relativi al sostegno delle figure professionali del settore e prosegue il processo di disintermediazione che ha rilevato un’accelerazione durante l’emergenza sanitaria.
Dal lato dei consumatori invece, lo studio registra e conferma la crescita nell’utilizzo dello shopping online per l’acquisto dei prodotti del beauty ed evidenzia una maggiore propensione al risparmio, come conseguenza dell’incertezza che ha caratterizzato gli ultimi mesi. In sostanza, si configura un nuovo modello di consumo maggiormente prudente e timoroso, che tuttavia non rinuncia alla consueta routine di acquisti di cosmetici.
Infine, per quanto riguarda la concorrenza, gli imprenditori del beauty italiano nutrono profonde preoccupazioni in relazione alla chiusura di numerose attività, anche se si segnalano diversi casi di riconversione delle stesse che danno vita a nuove iniziative distributive. Le recenti criticità, quali la scarsa liquidità in azienda, il rallentamento delle visite in negozio e la nuova tendenza agli acquisti digitali impongono un necessario rimodellamento delle filiere, allargando i concetti tradizionali di canali specializzati, sviluppando così nuove e più dinamiche realtà.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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