Metà meccanico, metà elettrauto: nel settore dell’autoriparazione il meccatronico è la nuova figura professionale che si occupa contemporaneamente di motori e di parti elettroniche.

Oggi, infatti, i tantissimi congegni elettronici presenti sulle autovetture, se da un lato le rendono molto più sicure di un tempo, dall’altro rendono più complesso riparare un guasto. Ecco perché sono richieste conoscenze sia di meccanica che di elettronica, che si fondono appunto nella figura del meccatronico.

Questa nuova figura professionale è prevista dalla Legge 224/2012 che ha modificato la disciplina dell’autoriparazione riducendo di fatto a tre le categorie dell’autoriparatore: meccatronico (meccanico + elettrauto), carrozziere e gommista.

Secondo questa legge, inoltre, chi è meccanico motorista o elettrauto e già esercita deve adeguarsi tempestivamente seguendo un corso di formazione specifico che va a completamento delle competenze mancanti, pena la chiusura dell’attività. Sono esentati soltanto i giovani che hanno già un titolo di studio di meccatronico e quelli con più di 55 anni fino al pensionamento.

Per quanto riguarda le tempistiche di adeguamento, il termine ultimo del 5 gennaio 2018 è stato prorogato di cinque anni, ovvero al 5 gennaio 2023, da un emendamento contenuto nella Legge di Bilancio 2017. Entro quella data, chi non avrà provveduto a mettersi in regola dovrà rinunciare all’iscrizione all’albo delle imprese.

Si tratta dunque di un’ottima opportunità di crescita professionale sia per coloro che sono già operativi nel settore, in quanto avranno la possibilità di ampliare ed aggiornare le proprie competenze, sia per i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro, dal momento che si tratta di una figura professionale altamente specializzata la cui domanda nel prossimo futuro è necessariamente destinata ad aumentare.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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