Faber, leader del mercato delle cappe da cucina, conferma il suo ruolo di pioniere dell’innovazione con il lancio delle cappe K-Air e P-Air che attivano automaticamente i sistemi di purificazione quando i sensori di monitoraggio rilevano nelle stanze condizioni fuori norma, in nome della salute e del benessere.
K-Air, tra schermi touch, sensori e app che tengono sotto controllo temperatura, umidità e presenza di composti organici volatili inquinanti fa da apripista alle cappe intelligenti 4.0 mentre è pronto a debuttare sul mercato P-Air, il purificatore d’aria che declina in modo flessibile la tecnologia K-Air in tutti gli ambienti di casa per controllare i livelli di inquinamento indoor.
La World Health Organization ha infatti stimato che l’80% delle persone che vivono in un’area urbana è esposta ai rischi legati all’inquinamento domestico, tra agenti chimici, fisici e biologici che compromettono la qualità dell’aria che respiriamo per molte ore al giorno.
Mentre il Royal College of Physicians and Royal College of Pediatrics ha stimato che oltre 90 mila morti in Europa ogni anno sono riconducibili all’inquinamento indoor e che, a seconda delle zone europee e della tipologia di stabile, dal 10%al 50% delle case hanno una cattiva qualità dell’aria, a causa sia dei materiali usati nella costruzione, nelle vernici alle pareti e nei mobili sia dei sistemi di riscaldamento e condizionamento nonché per i prodotti chimici usati quotidianamente nella pulizia e i fumi della cottura di cibi.
Come ha spiegato Riccardo Remedi, managing director di Faber Spa, questa lotta intrapresa contro l’inquinamento domestico è stata possibile grazie alla presenza globale della società che “aiuta a diversificare i rischi sostenendo la crescita”.
Faber è infatti presente, ad oggi, in quattro continenti con stabilimenti in 8 Paesi (Italia, Svezia, Francia, Argentina, Turchia, India, Russia e Messico) oltre ad avere una sede commerciale negli Usa.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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