Secondo un’analisi di PwC, digitalizzazione, sostenibilità e fascia premium sono i trend che caratterizzano il mercato mondiale della cosmetica, il cui valore si attesterà intorno a €550 miliardi nel 2020, con una crescita media annua del 5,8% entro il 2022.
Senza alcun dubbio, tra tutti i trend evidenziati, la digital disruption ha influito maggiormente sulla concezione del business stesso. Come ha infatti spiegato Erika Andreetta, consumer markets consulting leader di PwC Italia, “è in rapido aumento l’utilizzo della diagnostica intelligente, ovvero servizi e device tech che guidano gli acquisti: in un futuro non troppo lontano realtà aumentata e intelligenza artificiale consentiranno assistenti personali nella scelta di skincare e makeup. Per questo i player del settore utilizzeranno attivamente tecnologie come Augmented Reality, Virtual Reality e voice per migliorare e personalizzare le esperienze di shopping online e stanno sviluppando app per facilitare il mobile commerce. Le iniziative di personalizzazione verranno implementate per consentire ai consumatori di prendere decisioni di acquisto online che siano migliori di quelle in negozio. Le app e le piattaforme web consiglieranno i consumatori sia tramite affidabili algoritmi computerizzati che tramite comunità virtuali, blogger e vlogger”.
Digitalizzazione a parte, la sostenibilità è un altro tema che sta particolarmente a cuore ai consumatori, ed in particolar modo ai Millennial, per i quali un approccio “natural”, “green” e “clean” diventa un’esigenza e non una semplice moda. Il 10° “Global Consumer Insight Survey” condotto da PwC su oltre 22mila consumatori in 27 Paesi nel mondo, conferma questo trend: il 37% dei consumatori ricerca prodotti con packaging eco-friendly, il 41% evita il più possibile l’uso della plastica, il 42% pagherebbe un premium price per prodotti ecosostenibili, il 44% è attento all’origine e vuole sapere se il bene è stato prodotto eticamente.
Infine, un’altra tendenza emergente è la “premiumization” del prodotto. Il segmento premium registra infatti una crescita più rapida rispetto a quello mass (6,8% nel 2018 vs 5,3% del 2017), trainato dal crescente appeal per i consumatori di prodotti di alta qualità e di esperienze su misura.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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