È Claudia Sheinbaum la Prima Presidente Donna nella Storia del Messico

È Claudia Sheinbaum la Prima Presidente Donna nella Storia del Messico

04 Giugno 2024 Categoria: Focus Paese Paese:  Messico

Claudia Sheinbaum ha vinto con una schiacciante maggioranza, capitalizzando sulla popolarità del presidente uscente AMLO, che ha sostenuto la sua candidatura, ereditando però anche la violenza criminale dilagante e un’economia fortemente dipendente dai combustibili fossili.

Claudia Sheinbaum sarà la prima presidente donna nella storia del Messico. La svolta è epocale: le donne che si sono recate alle urne hanno esultato alla prospettiva che la loro candidata preferita rompesse il più alto soffitto di cristallo della politica in un Paese in cui circa 10 donne o ragazze vengono uccise ogni giorno. Così come straordinaria è stata anche l’affluenza alle urne: nonostante la violenza sporadica nelle aree terrorizzate dai cartelli della droga ultraviolenti, oltre 99 milioni di elettori hanno affollato i seggi in tutta la nazione latinoamericana, con un’affluenza stimata di circa il 60%.

Candidata della coalizione di centro-sinistra Seguimos Haciendo Historia formata dai verdi di Pvem, dalla sinistra di Pt e dal suo partito, MORENA (Movimento di rigenerazione nazionale), che è anche il partito del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) che ha sostenuto la sua candidatura, Sheinbaum ha ottenuto quasi trenta punti percentuali in più della sua principale rivale, Xóchitl Gálvez, facente parte invece di una coalizione di partiti di centro e di centrodestra. Con oltre il 60% dei voti, la neo-eletta presidente ha riportato una vittoria schiacciante che le consegna i due terzi dei seggi nella camera bassa e altrettanti al senato. Una vera e propria super-maggioranza che le darebbe il potere di approvare cambiamenti costituzionali il sostegno dell’opposizione.

Chi è Claudia Sheinbaum?

Nata a Città del Messico nel 1962 in una famiglia di immigrati ebrei bulgari e lituani, Claudia Sheinbaum è una fisica con un dottorato in ingegneria energetica. Proprio per le sue brillanti credenziali accademiche, è conosciuta infatti come la “Doctora”.

Sheinbaum è entrata in politica nel 2000, quando è stata nominata segretaria all’ambiente di Città del Messico da Obrador, allora capo del governo della città. Dopo aver lasciato il ruolo nel 2006, si è dedicata allo studio dei cambiamenti climatici ed è stata parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici che ha ricevuto un premio Nobel per la pace nel 2007.

Nel 2015, è diventata la prima donna eletta capo del distretto di Tlalpan a Città del Messico, restando in carica fino al 2017. L’anno successivo, è stata eletta capo del governo dell’intera città – ancora una volta, la prima donna a farlo – lasciando l’incarico di sindaca solo nel giugno 2023 per intraprendere la sua candidatura alla presidenza.

Quali sfide dovrà affrontare?

La “Presidenta” dovrà affrontare numerosi problemi storici del Messico come un’economia che cresce ma non quanto sarebbe necessario e l’intensa violenza del narcotraffico, che negli ultimi anni è aumentata. E soprattutto, dovrà fare i conti anche con l’eredità ingombrante del suo predecessore.

AMLO è la figura politica più rilevante e carismatica degli ultimi trent’anni in Messico, e la sua presidenza (che è cominciata nel 2018 e terminerà in autunno) è stata particolarmente accentratrice. Tra le altre cose, è stata caratterizzata da efficaci politiche di riduzione della povertà e da uno stile di comunicazione presenzialista ed energico, che ha reso AMLO molto amato tra la popolazione: secondo i sondaggi il suo consenso da presidente non è mai sceso sotto al 60%.

Durante il governo Obrador, nel Paese la povertà si è ridotta grazie ad uno storico aumento del salario minimo, un record di investimenti diretti esteri e un grande impulso dato alle esportazioni che hanno gonfiato la bilancia commerciale.

Eppure, in Messico, il 36% della popolazione vive ancora in povertà, il tasso di omicidi è uno dei più alti registrati in America Latina e il Paese, ironia della sorte oggi governato da una donna, è il decimo al mondo con il più alto tasso di violenza di genere (secondo una stima ben dieci donne al giorno).

Gli oppositori, inoltre vedono in López Obrador un presidente con tendenze autoritarie. Il Messico è un paese libero e democratico, e la principale minaccia alla libertà degli elettori viene dalle intromissioni in politica dei cartelli del narcotraffico più che dai politici; al tempo stesso, tuttavia, nei suoi anni da presidente AMLO ha sviluppato una forte intolleranza nei confronti della stampa e dei media e ha proposto leggi per allentare i controlli democratici di vari enti statali, aumentando i poteri del governo. Per esempio, di recente ha proposto una riforma che secondo i critici indebolirebbe l’indipendenza l’Istituto elettorale nazionale, cioè l’ente che sorveglia la regolarità delle elezioni.

Anche per questo, alcuni analisti ritengono che Sheinbaum, dopo aver vinto le elezioni grazie all’estesa popolarità di AMLO, non sarà davvero in grado di liberarsi dalla sua influenza, e rimarrà una presidente sotto tutela. Sia Sheinbaum sia AMLO, ovviamente, negano questa possibilità, e i sostenitori di Sheinbaum ricordano che in più di un’occasione nei suoi incarichi precedenti Sheinbaum ha mostrato intraprendenza.

Da Sheinbaum ci si aspetta un cambiamento quanto meno di stile e di atteggiamenti: la presidenza di AMLO è stata caratterizzata da una retorica spesso aggressiva all’estero, mentre Sheinbaum potrebbe avere maggiore attenzione a mantenere i rapporti internazionali, e per esempio potrebbe ripristinare le relazioni con gli Stati Uniti, molto indebolite negli ultimi anni.

In economia non ci si aspettano grandi cambiamenti rispetto alle politiche di sinistra e dirigiste di AMLO, che hanno avuto successi notevoli nella riduzione della povertà e delle disuguaglianze, ma al tempo stesso sono sembrate legate a una concezione novecentesca: tra le altre cose, AMLO ha rivitalizzato l’azienda petrolifera di stato e puntato molto sugli idrocarburi e l’industria pesante. Eppure, essendo una scienziata e perlopiù esperta in cambiamenti climatici, Sheinbaum avrebbe tutte le carte in regola per traghettare il Paese, ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili, verso un modello produttivo più sostenibile.

Dove viene richiesto un cambiamento netto sono comunque le politiche sulla sicurezza. Sotto AMLO, la violenza generata dal narcotraffico è aumentata ai massimi livelli, in parte a causa di una politica volta a ridurre le attività di repressione delle forze dell’ordine (come gli arresti, le perquisizioni e le retate) e a favorire invece lo sviluppo delle zone più economicamente depresse del paese, dove la criminalità è più forte. Questa politica – denominata «Abrazos, no balazos», che significa «Abbracci, non proiettili» – ha avuto effetti contrari a quelli sperati. Ridurre l’attività delle forze dell’ordine nelle strade ha aperto spazi ai narcotrafficanti, che hanno aumentato il livello della violenza.

In Messico la guerra al narcotraffico è iniziata nel 2006, ben prima dell’arrivo di AMLO al governo, e da allora i livelli di violenza nel paese sono sempre stati molto alti, ma mai come durante la presidenza di AMLO: durante il suo mandato sono state uccise 180 mila persone, senza contare le migliaia di sparizioni, anch’esse in aumento.

Sheinbaum ha promesso di ridurre le violenze, forte dei suoi successi in questo campo come sindaca di Città del Messico, ma finora tutti i suoi predecessori, di destra e di sinistra, ci hanno provato adottando tattiche e strategie differenti, e hanno fallito.

Il compito che l’attende è arduo, ma il suo successo potrebbe non solo trasformare il Messico, ma anche ispirare una nuova generazione di leader donne in tutto il mondo. La sua presidenza rappresenta una speranza di cambiamento e una possibilità di progresso in un Paese che ne ha disperatamente bisogno.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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