L’accordo, che si inserisce nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, rappresenta un’importante opportunità per rafforzare le relazioni tra Italia e Libia, contribuendo a diversificare le economie dei due Paesi e a renderle più resilienti alle sfide globali.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nell’ambito della sua missione ufficiale in corso a Tripoli, in Libia, ha firmato ieri una dichiarazione congiunta con il Ministro dell’Industria e dei Minerali del Governo di Unità Nazionale dello Stato della Libia Ahmed Ali Abouhisa, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nei settori energetico, delle materie prime critiche e della tecnologia green.
L’intesa Italia-Libia si inserisce nell’ambito di attuazione del “Piano Mattei per l’Africa”, un progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell’Italia rivolto ai Paesi del continente africano, attraverso una serie di azioni concrete e di pronta attuazione lungo sei settori prioritari di intervento: sanità, istruzione e formazione, agricoltura, acqua, energia ed infrastrutture. Il Piano Mattei si pone l’obiettivo di promuovere uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo che possa prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari.
L’accordo di ieri, in particolare, è volto a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell’ambito della duplice transizione ambientale e digitale, attraverso lo scambio di informazioni e conoscenze nel campo della ricerca, dell’innovazione applicata all’industria manifatturiera e la formazione di nuove competenze.
“Italia e Libia hanno numerosi punti di complementarità sul piano economico e industriale. Per questo, una cooperazione sempre più stretta tra i Paesi rappresenta un valore aggiunto sia per l’Unione Europea sia per il continente africano, così come prevede il Piano Mattei” ha affermato Urso. “I nostri Paesi hanno una storica cooperazione nel settore energetico che intendiamo rafforzare, soprattutto nell’energia rinnovabile e al suo trasporto attraverso i cavi di interconnessione tra i Paesi. L’attenzione alle fonti rinnovabili emerge anche alla luce del fatto che l’Italia diventerà presto il primo produttore europeo di pannelli fotovoltaici di nuova generazione con lo stabilimento di 3Sun di Catania”.
Quello energetico è in effetti il principale settore sul quale costruire il rafforzamento delle relazioni tra i nostri due Paesi. La capacità di produzione di energia della Libia, primo Paese africano per riserve petrolifere e con un enorme potenziale per lo sviluppo delle energie rinnovabili, rende il Paese un interlocutore di importanza strategica per la sicurezza energetica del Mediterraneo e dell’Europa. Al momento, l’Italia è il primo cliente della Libia con un valore di 7,365 miliardi di euro, davanti a Germania, Spagna, Francia, Cina: per il 96,4% si tratta di idrocarburi. Il greggio libico è particolarmente pregiato in quanto leggero e “dolce” (a basso contenuto di zolfo) e raffinabile a un costo inferiore. Quanto al gas, la Libia può potenzialmente esportare in Italia oltre 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno tramite il Greenstream, il gasdotto che collega la Sicilia ai giacimenti di Eni del Paese nordafricano, anche se la produzione gasifera è in costante declino.
Le sinergie previste dall’accordo riguardano anche il settore minerario, con un focus specifico sulle materie prime critiche, “che rappresentano la nuova frontiera dell’industria e su cui Italia e Libia vogliono impegnarsi nello sviluppo di uno specifico contesto industriale. Il nostro Paese è pronto a mettere a disposizione il suo know-how ingegneristico e imprenditoriale per avviare sinergie che possano guardare ad accordi di collaborazione win-win, volti all’estrazione e alla lavorazione in Libia, a beneficio di entrambe le nazioni e in piena coerenza con la legge sulle materie prime critiche italiana che approderà tra poche settimane in Consiglio dei Ministri” ha affermato Urso.
Nel corso del bilaterale tra i due ministri, sono state inoltre affrontate le sinergie nel campo siderurgico, con un focus sugli investimenti di imprese italiane in Libia, e del trasferimento di competenze nella tecnologia digitale, anche attraverso l’AI Hub per lo sviluppo sostenibile in cooperazione con l’UNDP, come indicato nella dichiarazione ministeriale del vertice G7 dei ministri dell’Industria, Tecnologia e Digitale realizzato il 14 e 15 marzo a Verona e Trento. Questo impegno è fondamentale per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico e per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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