Il settore del packaging in Messico è in piena espansione e le imprese italiane del comparto godono già di una solida posizione sul mercato, ma monitorando le tendenze in atto e rispondendo alle esigenze di industrie e consumatori, possono trovare ulteriori opportunità di crescita.
L’industria dell’imballaggio in Messico rappresenta un settore con un trend di crescita costante grazie a fattori quali l’aumento del consumo interno, l’esportazione di prodotti messicani e gli investimenti in tecnologia e macchinari. Secondo l’Associazione messicana degli imballaggi (AMEE), l’anno scorso il comparto è cresciuto del 3,4% e quest’anno si prevede una crescita del 4%.
Le potenzialità dell’industria del packaging sono ampie e diversificate, in quanto l’utilizzo degli imballaggi è trasversale a tutti gli altri settori industriali che non possono farne a meno per la commercializzazione dei loro prodotti. Peraltro, lo scenario post-pandemia in Messico si manifesta con un boom industriale, grazie all’arrivo di numerose aziende straniere attratte dal nearshoring, tanto che si prevede una crescita della produzione del 27% in oltre 40 settori produttivi del Paese, tra i quali il packaging è uno dei più favoriti.
Inoltre, a parte la richiesta di prodotti finiti, va considerata anche la domanda di macchinari e attrezzature per il confezionamento e l’imballaggio, in piena ascesa grazie alla richiesta di imballaggi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente che ha portato ad un aumento dell’innovazione nel settore dettando la sostituzione dei vecchi macchinari con attrezzature più innovative ed automatizzate. La crescita stimata rispetto al 2022 è del 25%. Le opportunità per le imprese italiane in questo ambito sono notevoli se consideriamo nel 2022 l’Italia si è posizionata come primo Paese di importazione di attrezzature industriali per il packaging, con una quota di mercato del 28,41%, il 4% in più rispetto al 2021, per un valore di 160 milioni di euro. Il potenziale dell’Italia in questo settore supera quello dei produttori tedeschi, statunitensi e persino cinesi e giapponesi, grazie all’innovazione e alla qualità delle macchine proposte.
Quali sono le tendenze del settore?
Per avere successo in questo mercato così promettente, tuttavia, bisogna anche conoscerne le tendenze e le novità. Gli eventi degli ultimi anni, infatti, e la pandemia in particolare, hanno determinato molti dei trend che attualmente caratterizzano il settore. Vediamo insieme quali sono i principali:
- Formati più grandi e “ricariche”
Secondo Euromonitor, a causa dell’incertezza generalizzata come stato d’animo dei consumatori nel periodo pandemico, al maggior tempo passato nel proprio domicilio, alla necessità di frequentare il meno frequentemente possibile supermercati e punti vendita, vi è stato un aumento dell’acquisto di prodotti in formato ahorrapacks (formato convenienza, formato famiglia, formato “multipack”) e plastic pouches refill bags (le cosiddette “ricariche”). Questo formato era già presente nel settore beauty e personal care (è molto utilizzato ad esempio per il sapone liquido per le mani), ma ora si sta espandendo anche nel settore alimentare poiché queste confezioni sono ritenute pratiche, leggere, poco ingombranti e più sicure rispetto ad altre soluzioni di packaging. La facile trasportabilità di questi formati e lo spazio per design creativi sono altri punti a favore sia dal punto di vista logistico che di marketing visuale nelle scaffalature dei punti vendita, con un’influenza positiva sul consumatore finale.
- Imballaggi sicuri e sostenibili
Inoltre, l’incremento dell’e-commerce e dell’home delivery durante il periodo pandemico ha determinato non solo un aumento della domanda di imballaggi, ma anche la necessità di elaborare soluzioni che si adattassero ad esigenze di maggiore praticità e che contemplassero maggiore igiene. La preoccupazione della pandemia, infatti, ha portato il consumatore a trascurare temporaneamente la sostenibilità come fattore decisionale, beneficiando sicuramente i produttori di materiali plastici, ma nel lungo termine si prevede comunque un aumento in popolarità del paper-based packaging, tanto più che in Messico si dà parecchio spazio al riciclaggio e al recupero dei materiali: secondo la non-profit Ecologia y Compromiso Empresarial (Ecoce), il Messico è il paese con più attività di riciclaggio di materiale PET in America latina e quarto nel mondo – lo stabilimento di riciclaggio PET “food-grade” di PetStart (gruppo Coca Cola) è il più grande al mondo.
- Lattine e nuove etichette nel settore F&B
Nel settore retail beverage packaging si sta osservando un aumento considerevole del packaging “metal can” (lattine) per bevande alcoliche come alternativa a packaging realizzati in vetro. Le principali ragioni sono logistiche (per un più facile trasporto pre-vendita) e anche dal punto di vista del consumatore, le lattine permettono il consumo diretto mentre le confezioni in vetro tendono a necessitare di bicchieri per essere consumate.
Un altro aspetto da considerare è che, a causa dell’alto tasso di diabete, obesità e problematiche cardiovascolari, il Messico ha inserito nel suo ordinamento giuridico delle revisioni di legge volte a dare più tutela al consumatore meglio informandolo sugli eccessi dei prodotti alimentari. Dal 27 marzo 2020 è stato reso obbligatorio un re-design del packaging di alimenti e bevande riportando sulla parte frontale della confezione dei bollini neri ottagonali che indicano gli eccessi di zuccheri, grassi saturi, sodio ed edulcoranti. Dal 1° ottobre 2021, è stato introdotto l’obbligo di riportare anche gli eccessi di caffeina e dolcificanti. Gli effetti legali di queste norme si applicano anche sui prodotti importati. Fino al 31 marzo 2021 era consentito l’utilizzo di stickers per dare il tempo alle aziende di aggiornare la stampa dei propri packaging per includere la dicitura sopra menzionata, ma adesso bisogna provvedere alla stampa di nuove etichette conformi alla normativa vigente.
Le imprese italiane del settore sono già ben posizionate, ma monitorando le tendenze in atto e la domanda proveniente da industrie e consumatori, le opportunità in questo mercato estremamente promettente non possono fare altro che moltiplicarsi.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
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