Per poter lavorare e/o investire in Brasile occorre ottenere un visto senza il quale l’attività lavorativa nel Paese non è consentita. Scopriamo insieme quali sono i visti e come ottenerli.
Il Brasile è un paese che offre grandi opportunità per le aziende italiane che vogliono investire esportando i propri prodotti o espandendo e diversificando il proprio business. Nei mesi passati abbiamo presentato le opportunità che offre il mercato brasiliano nei settori strategici di energia e infrastrutture, agroalimentare, cosmetica e nel mondo dello sport.
Il Brasile è una potenza globale, leader nel Mercosur, aperta agli investimenti diretti esteri. È riconosciuto come uno tra i più grandi mercati domestici di consumo con oltre 212 milioni di abitanti.
Inoltre, bisogna tener presente che con la ratifica dell’accordo UE-Mercosur la maggior parte dei dazi sulle esportazioni UE verso i paesi del Mercosur sarà abolita, il che renderà molto più competitivi i prodotti delle imprese italiane.
Ad ogni modo, qualora un’azienda italiana voglia avviare o aumentare le sue esportazioni nel paese verde-oro oppure aprire una sede o ufficio nel territorio, dovrà affrontare questioni legali con riferimento alla permanenza del suo personale in loco.
Quali sono i visti disponibili per chi arriva dall’Italia ed entra in Brasile con finalità lavorative o di investimento?
Il visto è necessario per tutti gli italiani che desiderino lavorare o soggiornare più di 90 giorni in Brasile. Gli italiani che si recano in Brasile per una durata inferiore a 90 giorni, a seconda dell’attività da svolgere, non necessitano del visto.
Per coloro che desiderano lavorare in Brasile, non importa la durata, è richiesto il visto di lavoro (VITEM V). Si tratta di un visto temporaneo che permette lo straniero di soggiornare nel territorio brasiliano per la durata necessaria all’espletamento dell’attività prevista.
Le attività autorizzate con il visto di lavoro (VITEM V) si riferiscono a quelle di:
- Corrispondente presso giornali, riviste, radio, emittenti televisive oppure agenzie giornalistiche straniere (soggiorno di oltre 90 giorni);
- Lavoro con vincolo contrattuale presso una società brasiliana;
- Lavoro per assistenza tecnica senza vincolo contrattuale presso una società brasiliana;
- Marittimi a bordo di navi da turismo che operino in acque territoriali brasiliane;
- Tirocinio o Interscambio Professionale in una società brasiliana, con vincolo contrattuale presso società straniera.
La richiesta viene effettuata dalla controparte brasiliana, la quale avvia la procedura di autorizzazione presso la sede distaccata del Ministero della Giustizia brasiliano fornendo la documentazione richiesta tra cui, ricordiamo i documenti più importanti:
a) Passaporto con validità minima di 6 mesi e 2 pagine libere;
b) Copia della prenotazione del biglietto aereo di andata e ritorno;
c) Certificato Generale del Casellario Giudiziale e Carichi Pendenti con Apostille, con emissione da meno di 3 mesi;
d) Certificati dei dati anagrafici e dei titoli di studio;
e) Lettera d’invito della società brasiliana che conferma e descrive l’incarico, con la data di inizio e la durata;
f) Esperienza idonea a giustificare l’incarico affidato al candidato.
Successivamente, il visto viene apposto sul passaporto direttamente dalla sede consolare brasiliana prossima al lavoratore (sul territorio italiano le sedi consolari di Milano o Roma). Il periodo di residenza è di 2 anni, rinnovabile per altri due anni o modificabile a tempo indeterminato.
Il visto per gli investitori, invece, rientra nella tipologia di visto permanente (VITEM IX) e dovrà essere presentata dalla società richiedente o dall’investitore direttamente al Ministero della Giustizia brasiliano.
Le attività autorizzate con il visto di investimento (VITEM IX) si riferiscono a quelle di:
- Amministratore, Direttore o Gestore di una società straniera;
- Investitore in una società;
- Investitore nel mercato Immobiliare brasiliano.
Per le prime due tipologie di attività, ossia investimento di persona fisica in giuridica, il valore minimo richiesto è pari a R$ 500.000,00 (circa 100mila euro) da versare in conferimenti per la costituzione di una società brasiliana o nell’ingresso come socio in una società già esistente. Tuttavia, esiste la possibilità di ridurre questo valore in caso di investimenti in innovazione, ricerca di base o applicata, di natura scientifica o tecnologica. In questi casi, l’importo dell’investimento può essere compreso tra i R$ 150.000,00 e i R$ 500.000,00.
La documentazione richiesta per ottenere il visto da investitore, oltre ai documenti a), b), c) e d) della richiesta di visto di lavoro, sono:
- Piano di investimento;
- Statuto o atto costitutivo della società beneficiaria della partecipazione di capitale già versato;
- Prova dell’investimento estero, che richiede la presentazione della registrazione dichiarativa degli investimenti diretti esteri in Brasile comprovante il pagamento dell’investimento nella società ricevente;
- Contratto di cambio emesso dalla Banca ricevente l’investimento.
La permanenza basata sull’investimento immobiliare è regolata dal Conselho Nacional de Imigração (CNIg) e il periodo di residenza è di 2 anni, rinnovabile per altri due anni o modificabile a tempo indeterminato.
Per la concessione del visto, è necessario acquisire proprietà urbane, costruite o in costruzione, per un importo totale di R$ 1.000.000,00. Tuttavia, se la proprietà si trova nelle regioni del Nord e del Nordest, il valore minimo può essere ridotto fino al 30%.
Quanto introdotto si riferisce alle due principali casistiche di richiesta di residenza in Brasile per motivi di lavoro e investimento. Le autorità competenti, qualora lo reputassero necessario, potranno aggiungere norme e requisiti alla vostra richiesta. Allo stesso modo, i tempi di emissione dei visti possono variare a seconda dei casi e un’adeguata pianificazione potrà evitare spiacevoli imprevisti all’ultimo minuto al momento dell’entrata nel Paese.
Il Brasile e l’America Latina presentano delle opportunità interessanti, con un ampio margine di crescita e sviluppo, e vale la pena pensare di espandere il proprio business in questa regione. Per maggiori informazioni su come espandere il tuo business in Brasile, contatta IBS America Latina scrivendo a Diego Altieri, d.altieri@ibsal.com.br, oppure compilando il form su questa pagina.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Diego Altieri, redazione@exportiamo.it
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