Con Roberto Drago, direttore creativo di Laboratorio Olfattivo, abbiamo parlato di Kaon, un’azienda nata 20 anni fa dal suo spirito imprenditoriale e da quello di Daniela Caon, co fondatrice di questa azienda, oggi attiva sia sul mercato della distribuzione che su quello della produzione, con linee proprie sempre più apprezzate dai consumatori.
Benvenuto Roberto! Per chi non ti conoscesse, raccontaci un po’ chi sei e cosa fa Kaon.
Kaon è un’azienda capace di interpretare le esigenze dei clienti retail, attenta alle aspettative e tendenze dei consumatori finali e ricercatrice di prodotti innovativi da introdurre nel mercato italiano della profumeria artistica o di nicchia. Artistica in quanto propone creazioni ideate da artisti olfattivi e Maître Parfumeur, e di nicchia per il fatto che la distribuzione di queste fragranze è riservata ad una élite di consumer e punti vendita.
Com’è nata l’idea di Kaon?
Kaon nasce nel 2001 come società di distribuzione specializzata nella profumeria di nicchia. Nel 2009, a partire da quel progetto, abbiamo deciso di dare vita alla nostra passione creando la nostra linea Laboratorio Olfattivo come primo marchio di produzione. Abbiamo pensato di mettere a disposizione di terzi l’esperienza maturata nella creazione di fragranze, seguendo il cliente a partire dalla creazione, per accompagnarlo lungo tutto il processo di produzione, che si tratti di prodotti per la persona che per l’ambiente. Sperimentazione e ricerca sono dunque le nostre linee guida, che ci ispirano giorno dopo giorno e ci permettono di seguire ogni nuovo progetto con la massima attenzione ai dettagli nell’ottica della professionalità e del miglioramento continuo…
Da quali profili è composto il vostro team?
Abbiamo un team giovane con ruoli assegnati ma, come in tutte le piccole aziende, flessibili per adattarsi a urgenze o necessità diverse.
Qual è il vostro business model? Avete competitor in Italia? E all’estero? In cosa vi differenziate?
Noi ci confrontiamo con due diversi tipi di concorrenti, i distributori come noi per quanto riguarda la nostra società di distribuzione e i marchi del nostro settore in quanto concorrenti diretti dei nostri marchi Laboratorio Olfattivo e Maison Tahité.
Chi è il vostro cliente tipo? Come lo intercettate?
Il cliente appassionato di fragranze, il consumatore che cerca di distinguersi, di slegarsi dalle scelte dettate dalla massa e dalla comunicazione. Lo intercettiamo attraverso il passa parola, attraverso i nostri rivenditori o negozi monomarca e tramite una mirata comunicazione social o tradizionale. Laboratorio Olfattivo comunque vive molto di richiesta spontanea, grazie alla brand awareness conquistata negli anni: questo fa sì che il marchio sia non solo conosciuto, ma anche apprezzato all’estero di per sé. Ad ogni modo, partecipiamo anche alle fiere di settore, luoghi e punti d’incontro con il mercato della profumeria artistica.
Quanto tempo ci avete messo ad entrare sul mercato? Quale strategia avete adottato?
Come distributori siamo sul mercato da 20 anni ma riconosciuti come player importanti da una decina d’anni. Idem come marchio Laboratorio Olfattivo. Dopo dieci anni abbiamo raccolto i frutti del lavoro svolto. La strategia si può riassumere in una parola: coerenza.
Come siete riusciti a finanziare la vostra azienda fino ad ora e come pensate di finanziare i vostri progetti di crescita?
Per il momento sempre con autofinanziamenti o con qualche finanziamento bancario ma di importi marginali. Per quanto riguarda la crescita abbiamo tanti progetti in cantiere, ma stiamo ancora valutando diverse possibilità.
Ad oggi quali sono i vostri numeri?
Il 2021 si è chiuso con un totale fatturato delle due aziende di circa 7.000.000 di euro. Un risultato che ci soddisfa, ma che si stimola anche a fare sempre meglio.
E quali gli obiettivi per il futuro?
Creare prodotti fatti bene, coerenti e in grado di conquistare nuovi consumatori: tutto il resto verrà di conseguenza.
Che consiglio dareste a chi sta per avviare un’impresa come la vostra?
Di metterci passione, costanza, coerenza e poi passione, costanza, coerenza… all’infinito!
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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