Cura per i Capelli e Amore per la Natura: il Binomio Vincente di Phitofilos

Cura per i Capelli e Amore per la Natura: il Binomio Vincente di Phitofilos

04 Febbraio 2022 Categoria: Un'Italia da Export

Con Matteo Pantani, AD di Phitofilos, abbiamo parlato di una consolidata realtà italiana che da più di 40 anni accompagna chi vuole prendersi cura dei propri capelli in maniera naturale senza rinunciare alla salute e al benessere, e che oggi è pronta a spiccare il volo all’estero!

Benvenuto Matteo! Per chi non vi conoscesse, raccontaci un po’ chi siete e cosa fa Phitofilos.

Phitofilos è un’azienda italiana green con oltre 40 anni di esperienza nel settore della fitocosmesi. Produciamo e vendiamo erbe e miscele tintorie, trattamenti 100% vegetali e cosmetica 100% ecobio certificata per la cura e il benessere di capelli, viso e corpo.
È possibile trovare i prodotti Phitofilos in erboristerie, bioprofumerie, farmacie e parafarmacie, oltre che in tantissimi negozi online (anche posizionati su Amazon). Oltre alla linea retail, dedicata alle consumatrici finali, abbiamo una linea esclusiva per saloni di acconciatura, Phitofilos Professionale, che promuoviamo attraverso l’Accademia Phitofilos Professionale, un percorso formativo per professionisti interessati al settore del naturale.
Siamo una realtà che fa dell’etica la vera colonna portante: ecosostenibilità, biocompatibilità, bellezza all’insegna della salute, rispetto della diversità come valore unico e proprio anche della natura, che per definizione è antiseriale.

Com’è nata l’idea di Phitofilos?

L’azienda nasce dall’intuizione di Flavio Pantani che nel 1978 crea il Centro Romano Erbe, azienda di fitocosmesi, una realtà capace di fondere fin dal suo esordio l’esperienza della fitocosmesi naturale con il mondo degli artisti del capello. Il C.R.E., colta la sfida del tempo, ha organizzato negli anni ‘90 molteplici corsi e stage presso le più rinomate scuole di stilisti d’Europa (Vidal Sassoon, Tony & Guy, Trevor Sorbie, Liongueras, Harlow, Dessange). In tempi in cui mancava una reale consapevolezza dell’impatto cosmetico su salute e ambiente Flavio Pantani cercava già di curare l’aspetto dell’informazione sulla cura del capello con metodi tradizionali ed eco-compatibili, attraverso un team di esperti tricologi e la produzione di erbe e fitocosmesi. Nei primi anni ’80 il Brand inizia a importare henné iraniano (atabak rosso e rang), diventando un nome noto tra i parrucchieri dello stivale e approdando anche nel retail. La strada prosegue ininterrotta fino a oltrepassare i confini dello stivale, per approdare nel ’95 in nord-Europa (Danimarca, Svezia, Norvegia). Terminata nel 2000 l’avventura del Centro Romano Erbe, Flavio Pantani decide di far nascere nel 2008 Phitofilos, un’azienda dove portare avanti un nuovo percorso professionale volto 100% alla cura e alla riflessatura del capello solo con metodologie naturali, avvalendosi della lunga esperienza con henné e miscele di polveri d’erbe. Nel 2011 il testimone passa a me, che prendo in mano l’azienda e la porto nel nuovo millennio investendo nel ramo di ricerca e sviluppo, creando nuove miscele di erbe, introducendo una linea cosmetica ecobiocertificata.

Da quali profili è composto il vostro team?

Siamo un’azienda composta da un team vasto, giovane ed eterogeneo. Oltre il 60% del team è composto da donne ed il 100% è under 40. Vi sono figure con percorsi umanistici, economici o scientifici, molte delle quali con ottime esperienze professionali pregresse in Italia e all’estero. Siamo un’azienda figlia del nostro tempo, che fa della interdisciplinarietà e della diversità la sua vera forza, in un gruppo unico e coeso, concentrato su obiettivi positivi e importanti. Vive poi di un vasto indotto di professionisti esterni all’azienda, in primis le università italiane per la ricerca o consulenti importanti per il marketing o la cura di progetti d’investimento, etc., per rimanere quanto più possibile snella e dinamica e al tempo stesso professionale e competente sotto ogni profilo.

Qual è il vostro business model? Avete competitor in Italia? E all’estero? In cosa vi differenziate?

Il nostro modello di business è orientato al classico OGSM, in una struttura quanto più possibile orizzontale, con processi trasversali in team di lavoro fluidi, a seconda delle fasi dei vari GANTT di processo.
In Italia e all’estero abbiamo vari competitor, che ad oggi non toccano tutti i nostri punti di forza (erbe e miscele per capelli oltre alla cosmetica ecobio certificata); soprattutto Phitofilos ha 40 anni di storia alle spalle nel mondo delle piante, con fornitori assodati, conoscenza e istituzioni importanti a garanzia di un progetto serio e non improvvisato. Siamo quanto di più distante esista dall’attuale green washing, atto a cavalcare l’onda della green economy. Il green è nel nostro DNA, e ci crediamo da prima che il mercato si rendesse conto della sua importanza.

Chi è il vostro cliente tipo? Come lo intercettate?

Il nostro cliente in target (in senso lato, dato che siamo un’azienda B2B) è la persona che punta al rispetto di sé stessa e dell’ambiente (materie prime a minimo impatto ambientale), che sceglie prodotti di alta qualità (materie prime da agricoltura biologica e no ogm) e nel rispetto degli animali (prodotti cruelty free) e massimamente biocompatibili (prodotti certificati AIAB, QCERT, senza allergeni e dermatologicamente testati).
Intercettiamo il nostro pubblico attraverso i social, attraverso campagne con blogger, influencer, pubblicazioni su testate online e cartacee. Molto arriva in modo spontaneo e organico, frutto di un mercato che sta cercando sempre più ciò che possiamo e vogliamo offrire.

Quanto tempo ci avete messo ad entrare sul mercato? Quale strategia avete adottato?

Siamo nel mercato praticamente dagli anni ’80, quando l’azienda si chiamava ancora Centro Romano Erbe, quindi non è facile dare una risposta a questa domanda, perché non ero ancora nato quando l’azienda già era sul mercato.
Posso dire però che negli ultimi 6-7 anni la passione per le erbe tintorie e i trattamenti 100% vegetali per la cura del capello è esplosa. La cosmetica ecobio certificata è l’ultima avanguardia del cosmetico e noi abbiamo fatto questa scelta nel momento in cui l’azienda è nata. Siamo sempre rimasti coerenti e fermi nel nostro credo e spero che questo arrivi sempre a chi sceglie i nostri prodotti e la nostra filosofia. Abbiamo adottato la strategia di essere noi stessi, per quanto possa sembrare banale: prodotti erboristici 2.0, nel nuovo millennio, cosmetica che abbina antichi saperi a nuove biotecnologie ecocompatibili, il tutto in esperienze sensoriali gradevoli e con prodotti altamente funzionali.

Come siete riusciti a finanziare la vostra azienda fino ad ora e come pensate di finanziare i vostri progetti di crescita?

L’azienda finora ha vissuto di autofinanziamento, utilizzando il proprio utile, e del credito che le banche hanno dato al nostro progetto. Sono anni che abbiamo istituti disposti a scommettere sul nostro percorso, il che ci gratifica ancora di più oggi che l’accesso al credito è per pochi fortunati.

Ad oggi quali sono i vostri numeri?

Su questo preferisco tenere una certa riservatezza, anche perché di numeri ce ne sarebbero tanti e tutti andrebbero contestualizzati e analizzati. Si rischia di sembrare troppo spavaldi o modesti, più che raccontare il vero spaccato. L’unico dato che mi sento di raccontare, che ancora oggi mi fa credere che la serietà e l’impegno pagano, è il seguente: nel 2021 l’azienda ha fatturato 50 volte circa quello che fatturava 10 anni fa.

E quali gli obiettivi per il futuro?

Qui si apre un mondo, quindi cercherò di indicare i 2 più vicini: la conversione totale di tutto il packaging dei nostri prodotti su materiali riciclabili (già abbiamo bustine riciclabili in carta e le prime linee in plastica riciclata, anche negli erogatori!) e l’approdo su nuovi mercati che fino a ieri sembravano lontani, ma che con il mercato globale sembrano veramente dietro l’angolo.

Che consiglio daresti a chi sta per avviare un’impresa come la vostra?

Il consiglio è quello di iniziare con una visione centrata, che racconti veramente i propri principi e il mondo per come lo si vorrebbe nella sfera del proprio lavoro, sia con il cliente esterno che interno (i dipendenti). Senza principi e senza un’identità chiara ci si perde 10, 100, 1000 volte nel corso del tempo e di fronte alle prime difficoltà. Impostato un lavoro serio e rispettoso del consumatore e della propria etica, i risultati si vedono. Bisogna quindi puntare sempre a fare bene il proprio lavoro, senza approssimazioni costanti, diventare competenti in ciò che si fa per raggiungere i propri obiettivi giorno dopo giorno. I soldi saranno solo una conseguenza, non sono mai l’obiettivo del lavoro.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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