Nell’ambito del Piano di Ricostruzione in Iraq, la National Investment Commission (NIC) ha presentato la Investment Map of Iraq 2021 nonché la Investor Guide to Iraq 2021: utili strumenti per approfondire al meglio le opportunità di investimento/business che un Paese come l’Iraq può offrire.
Il processo di ricostruzione postbellica ed il miglioramento delle condizioni di sicurezza hanno aperto potenzialità in numerosi settori dell’economia irachena, in particolare le infrastrutture, le costruzioni, l’industria manifatturiera, i settori elettrico e delle risorse idriche. La ripresa dell’agricoltura e, in prospettiva, del settore agro-industriale, nonché la volontà di un approccio più sistematico alle energie rinnovabili, all’approvvigionamento idrico e allo smaltimento delle acque reflue da parte delle autorità irachene, offrono possibilità alle imprese italiane di poter accrescere la loro presenza/business in un mercato così importante e sempre attratto dal Made in Italy.
Secondo i dati disponibili Osservatorio Economico MAECI/elaborazioni ICE, nel 2019 l’Italia è risultato il decimo Paese fornitore dell’Iraq per un valore pari a 549 mln € con una quota pari all’1,7% mentre nel 2020 tale quota è cresciuta all’ 1,8% portando l’Italia al nono posto con un export pari a 539 mln €. I dati di gennaio 2021 mostrano che i principali prodotti italiani esportati in Iraq sono macchine per uso generale e speciale, mobili, macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, tubi, condotti, profilati, cavi e relativi accessori in acciaio.
Nel 2019 Italia è risultato il quinto cliente dell’Iraq con un import pari a 4.742 mln € per una quota pari al 4,8% mentre nel 2020 tale quota è scesa al 3,9% portando l’Italia al settimo posto con un import pari a 2.225 mln €. I dati di gennaio 2021 confermano, come prima voce import, il petrolio greggio con 166 mln € (99,9%).
Per ogni approfondimento sulle opportunità del mercato giordano, iracheno e palestinese, è possibile contattare l’ufficio ICE di AMMAN all’indirizzo amman@ice.it.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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