“Vogliamo che ogni persona possa migliorare il modo in cui dorme, per recuperare le proprie energie e illuminare i propri domani”: è questo il motto di Heynight, la startup che si propone di aiutare le persone a ritrovare il piacere di dormire e cominciare a riappropriarsi della notte come momento più rigenerante della giornata.
Benvenuto Leonardo! Per chi non ti conoscesse, raccontaci un po’ chi sei e cosa fa Heynight.
Grazie. Io sono Leonardo Zenoni, il Responsabile Marketing di Heynight, start up lanciata da 4 giovani con l’obiettivo di portare innovazione nel settore del dormire, sviluppando e creando in Italia soluzioni naturali per il sonno ed il relax. Noi amiamo definirle soluzioni per lo “sleeping wellness”, ovvero prodotti e servizi che migliorano la vita delle persone partendo dal modo in cui dormono. Ciò che ci differenzia dagli altri è proprio questo: mettiamo al centro le persone. Non creiamo solo prodotti, ma soluzioni per trovare uno stile di vita differente mentre dormiamo.
Com’è nata l’idea di Heynight?
L’industria del sonno sta prendendo piede molto velocemente in tutto il mondo. In molti si stanno focalizzando su servizi di monitoraggio (sleepsociety, fitbit, ouraring) e il coaching (app di meditazione, yoga serale, rilassamento) per migliorare il sonno. È quindi un mercato in forte crescita (secondo P&S Intelligence crescerà del 7,1% all’anno fino al 2030), purtroppo molto focalizzato sul servizio e poco sul prodotto.
Noi vogliamo puntare all’improvement dato dal prodotto, come completamento dei servizi esistenti. Ecco che quindi abbiamo deciso di lanciare sul mercato soluzioni funzionali, testate con l’obiettivo di migliorare la qualità del sonno delle persone.
Da quali profili è composto il vostro team?
Io insieme a Fabio e Diego Grassi e Romano Servalli siamo i quattro “founders”. Tutti trentenni, siamo amici fin dall’infanzia e siamo accomunati da valori che condividiamo fin dalla più tenera età. La nostra storia parla di famiglie nate e cresciute nel mondo tessile del distretto bergamasco. Ciò che ci unisce fin da giovani è il sogno di creare un progetto insieme.
Diego si è laureato in ingegneria tessile e ha lavorato per dieci anni come imprenditore specializzandosi nella conoscenza dei tessuti.
Fabio, laureato in ingegneria, ha fatto esperienza in diversi Paesi in Africa, in Australia e Canada nel ramo della consulenza strategica.
Romano è laureato in ingegneria gestionale e dopo varie esperienze all’estero ha proseguito nel settore tessile moda, in un’azienda fortemente orientata alla sostenibilità e alla crescita della comunità africana.
Io invece sono laureato in marketing, ho fatto esperienza a Milano nel mondo del marketing e della pubblicità lavorando con diverse multinazionali.
Qual è il vostro business model? Avete competitor in Italia? E all’estero? In cosa vi differenziate?
Non abbiamo competitor reali qui in Italia. Per questo abbiamo scelto di iniziare con una forma mentis da start up, laddove l’obiettivo del fatturato è importante, ma in questo momento non è centrale. Questo mercato è nuovo e molto promettente ed è giusto affrontarlo attraverso il tema della crescita.
In merito all’estero, i competitor sono sì presenti e per questo in un’ottica di espansione, la politica di differenziazione parte dal Made in Italy e dalla credibilità del progetto. Il Made In Italy è un fattore differenziante perché significa per noi lavorare con gli artigiani che conosciamo e con i quali condividiamo la nostra provenienza, il distretto di Bergamo. La credibilità del progetto ne è una conseguenza, ovvero controllo della filiera, una filiera vicina a noi.
Chi è il vostro cliente tipo? Come lo intercettate?
Risponderei piuttosto, chi non lo è?! Questo perché Heynight parte dal presupposto che le sue soluzioni non sono nate solo per chi ha difficoltà a dormire, ma anche per chi vuole migliorare questa attività spesso troppo sottovalutata. Dormire con gli accessori corretti migliora le performance legate al sonno, non importa che “performance” in questo caso sia sinonimo di “relax massimo”: anche sapersi rilassare nel momento giusto oggigiorno è importante.
Quanto tempo ci avete messo ad entrare sul mercato? Quale strategia avete adottato?
Il mercato ci ha accolto rapidamente, abbiamo lanciato l’attività a fine ottobre 2020 e a dicembre la coperta ponderata era già un prodotto super richiesto. la strategia è stata quella di creare un prodotto di qualità, comunicarne i benefici funzionali senza perdere di vista la parte emotiva, attraverso una comunicazione omni-channel.
Come siete riusciti a finanziare la vostra startup fino ad ora e come pensate di finanziare i vostri progetti di crescita?
Siamo partiti con un progetto comune e dai nostri sforzi. Lavoriamo tutti a tempo pieno e grazie ai nostri risparmi abbiamo messo insieme il capiatale iniziale. In questo momento gli obiettivi definiti mese su mese vengono rispettati e questo ci sta permettendo di poter procedere con investimenti derivanti dal nostro flusso di cassa. Quando saremo solidi e vorremo crescere più esponenzialmente ci apriremo ad esterni, con tutta probabilità.
Ad oggi quali sono i vostri numeri?
Ad oggi i numeri sono da leggere sotto il profilo della stagionalità: novembre, dicembre e gennaio infatti ci hanno permesso di arrivare ad un fatturato importante generato con più di 150 clienti. Puntiamo a creare un portafoglio prodotti per coprire l’anno intero.
E quali gli obiettivi per il futuro?
In tre punti:
- ampliare la distribuzione italiana anche offline
- inserire due nuovi prodotti nel breve periodo
- creare la distribuzione estera in paesi target, per esempio Germania.
Che consiglio daresti a chi sta per avviare una startup?
Scegli i KPI più giusti per monitorare il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Possono essere pochi, ma tienili sempre d’occhio settimana dopo settimana per non perdere l’obiettivo che ti eri prefissato all’inizio.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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