Con Enrico Martini, CEO e founder di Tulips, abbiamo parlato del supermercato online che permette di fare la spesa in modo semplice e veloce, anche in ufficio o dal parrucchiere.
Benvenuto Enrico! Per chi non ti conoscesse, raccontaci un po’ chi sei e cosa fa Tulips.
Ciao! Mi chiamo Enrico Martini e sono il Founder e l’Amministratore Delegato di Tulipse e mi occupo principalmente della direzione generale dell’azienda, ed in particolare dello sviluppo tecnologico e commerciale.
Tulips è un supermercato online in cui è possibile ordinare la spesa e riceverla direttamente a casa o in ufficio, quando si vuole. È possibile scegliere anche la modalità di ritiro in negozio senza doversi più preoccupare delle lunghe file e ore perse tra le corsie.
Com’è nata l’idea di Tulips?
L’idea nasce nel 2016 dal desiderio di migliorare la vita delle persone, riducendo i tempi per fare la spesa. Questa attività richiede infatti circa 2,5 ore alla settimana, cosa che implica il dover rinunciare ad altro. Con Tulips le persone possono recuperare questo tempo e dedicarsi invece a ciò che amano, come cucinare insieme o leggere un libro o stare con i propri figli, nonostante il lavoro.
Da quali profili è composto il vostro team?
Molto variegati. Siamo ormai una azienda grande: contiamo più di 50 dipendenti.
Qual è il vostro business model? Avete competitor in Italia? E all’estero? In cosa vi differenziate?
Il nostro modello di business è a “sistema integrato”. Siamo il primo supermercato online “puro” d’Italia. Puro perché non abbiamo supermercati sottostanti dai quali ci riforniamo, ma siamo noi stessi un supermercato. Operiamo solo sul mercato italiano. I nostri principali competitor sono Esselunga a casa e Everli. Rispetto a Esselunga a casa ci differenziamo per i prezzi (i nostri sono più bassi), per il same day delivery (noi lo facciamo, Esselunga no), il super fresco (prepariamo i nostri salumi, formaggi, le carni e tutti i prodotti della gastronomia al momento dell’ ordine), e per i costi di consegna (gratuita da noi con almeno 49 € di spesa, 8 € da Esselunga). Rispetto a Everli ci differenziamo rispetto al servizio (non sempre disponibile da Everli, mentre Tulips è sempre disponibile dal Lunedì al Sabato dalle 8 alle 20), costi di consegna (5 € da Everli), qualità del servizio (il personale Everli non è qualificato, né nella preparazione della spesa né nella consegna mentre Tulips lo è in entrambi i casi).
Chi è il vostro cliente tipo? Come lo intercettate?
Normalmente ci rivolgiamo alle famiglie giovani, tra i 30 e i 60 anni e cerchiamo di intercettatore il nostro target usando un po’ tutte le tipologie di pubblicità, dai social, al word of mouth fino alla cartellonistica tradizionale.
Quanto tempo ci avete messo ad entrare sul mercato? Quale strategia avete adottato?
Per entrare sul mercato 4 mesi, ma siamo entrati con una versione base che abbiamo implementato nel tempo.
Come siete riusciti a finanziare la vostra startup fino ad ora e come pensate di finanziare i vostri progetti di crescita?
Siamo partiti con finanziamenti privati e bancari. Siamo partiti da piccoli importi (20.000 € di finanziamenti privati e 50.000 € bancari), ma nel tempo abbiamo raccolto sempre di più. Nel 2020 abbiamo chiuso 2 round importanti di investimento privato (uno da 300.000 € attraverso una operazione di Equity Crowdfunding e uno privato attraverso un finanziamento di complessivi 3 milioni di €) e uno bancario (180.000 €). Per il futuro stiamo pensando ad un round di investimento di complessivi 10 milioni di €.
Ad oggi quali sono i vostri numeri?
Ad oggi l’azienda ha chiuso il 2020 con circa 3 milioni di € di fatturato e ha una proiezione di 10 milioni di € di fatturato per il 2021.
E quali gli obiettivi per il futuro?
Nel futuro l’obiettivo dell’azienda è quello di crescere in primis geograficamente. Inoltre vogliamo aumentare la gamma di prodotti offerti sul nostro store online, e infine migliorare la competitività di prezzo.
Che consiglio daresti a chi sta per avviare una startup?
Prima cosa: se avete un’idea parlatene con più persone possibili. Nessuno ve la ruberà. O comunque il rischio che qualcuno ve la rubi è un gioco che vale ampiamente la candela. Non stancatevi mai di raccontare quello che volete fare a più persone possibili. Sentite cosa ne pensano e più trovate persone del settore meglio è. Conoscete gli attori del vostro settore: studiate bene cosa fanno aziende simili a quello che fate voi. Sono i vostri futuri competitor. Dovete sapere a menadito cosa fanno, perché voi sarete migliori di loro. Il posizionamento, i fattori di differenziazione sono centrali. Infine, non partite pensando che sarete gli unici. Come detto sopra: esistono sempre dei competitor. Se non li trovate non avete cercato bene. Ma questo non deve scoraggiarvi. Per mille motivi questi competitor non devono scoraggiarvi: possono fare le cose peggio di voi, o non operare nella vostra area geografica, ad esempio. Ma è importante che voi siate consapevoli della loro presenza e di cosa vi differenzia rispetto a loro.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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