Al via il “Contributo su Leasing all’Esportazione” e il “Contributo su Lettere di Credito Export” per sostenere aziende e società di leasing nazionali che operano con l’estero.
Dopo il successo riscosso nel 2020 dai finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, potenziati ed innovati grazie alle importanti risorse stanziate dal Governo con il Patto per l’Export, SIMEST - la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che da 30 anni si occupa di supportare finanziariamente le imprese italiane che operano anche all’estero – apre il 2021 all’insegna dell’innovazione.
È di questi giorni, infatti, il lancio di due nuovi strumenti pensati in particolare per le imprese italiane che esportano beni d’investimento.
Ne abbiamo parlato con Carolina Lonetti, Responsabile Export Finance di SIMEST.
Le imprese italiane esportatrici stanno vivendo una difficile congiuntura a causa delle restrizioni rese necessarie dalla pandemia. Cosa può fare SIMEST per sostenerle?
La mission istituzionale di SIMEST è supportare l’internazionalizzazione delle imprese italiane: ne sosteniamo la crescita offrendo agevolazioni per aiutarle a sfruttare le opportunità di espansione offerte dalla domanda estera. Lo facciamo sia con fondi propri – a condizioni di mercato - sia con risorse a condizioni agevolate gestite per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Per le imprese che esportano beni d’investimento e servizi correlati, operiamo già da anni attraverso risorse pubbliche erogando un contributo a fondo perduto – il Contributo Export – applicabile alle operazioni di Credito Fornitore e di Credito Acquirente.
Come funziona questo contributo?
Nelle operazioni di Credito Fornitore il contributo viene erogato da SIMEST in favore dell’esportatore italiano, in quelle di Credito Acquirente viene concesso direttamente al cliente estero dell’esportatore italiano. In entrambi i casi è un’agevolazione che interviene sui tassi d’interesse delle operazioni sottostanti con l’obiettivo di rendere le imprese italiane più competitive, di aiutarle a battere la concorrenza internazionale.
Passiamo quindi alle innovazioni di questi giorni: di cosa si tratta?
Le due ulteriori agevolazioni – dedicate in particolare a PMI e MidCap - sono rispettivamente un Contributo su Lettere di Credito Export, rivolto alle imprese italiane che richiedono il pagamento delle proprie commesse estere tramite una lettera di credito emessa da una banca estera e finanziata a medio lungo termine da una banca italiana confermante e un Contributo sul Leasing all’Esportazione, applicabile su commesse export e quindi dedicato sia alle imprese italiane che concedono in leasing a medio lungo termine beni strumentali e relativi servizi, sia alle società di leasing italiane che acquistano beni e servizi da produttori italiani per concederli in locazione a controparti estere.
L’obiettivo è quello di contribuire con ancora maggior forza – soprattutto in considerazione del complesso contesto internazionale post-pandemico - a consolidare e migliorare il posizionamento delle imprese esportatrici nazionali nei confronti dei competitor esteri, permettendo loro l’accesso a una gamma più ampia di agevolazioni dedicate.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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