Città dinamica, viva e cosmopolita, con 1,7 milioni di abitanti (circa 4 con la provincia) Montreal è la seconda città più popolosa del Canada dopo Toronto, e prima che quest’ultima la superasse era anche la capitale culturale, economica e commerciale del Paese.
La città ha conosciuto la sua massima importanza mondiale tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900, aiutata dalle ondate migratorie di altre etnie e dalla sua posizione geografica nella parte meridionale del Québec francese. Diventata porto marittimo verso la metà del 1800, si impose come crocevia di merci e culture, soprattutto con il Vecchio Continente.
Tutt’oggi, comunque, oltre alle attività legate ai servizi, in continuo sviluppo specialmente in campo finanziario, Montreal conserva una grande importanza come centro manifatturiero, commerciale e portuale. Grazie al suo sistema di comunicazioni terrestri e marittime, la città può concentrare gran parte dei prodotti del retroterra e convogliarli all’estero. Il settore industriale è sviluppato sia nei comparti tradizionali sia in quelli ad alta tecnologia e innovazione. Inoltre, Montreal è servita da due aeroporti internazionali, la cui costruzione è stata resa possibile anche dalla privilegiata posizione geografica della città.
Non tutti sanno infatti che Montreal sorge sull’omonima isola, situata sulla confluenza dei fiumi Saint Lawrence a sud e la Rivière de Prairis a nord. La città prende il nome dalle tre colline dell’isola, chiamate Mount Royal, ed è divisa in 19 quartieri ben legati tra loro da metropolitana, bus e treni che coprono tutta l’isola. La stessa è poi collegata alla “terra ferma” da 9 ponti principali e ulteriori secondari e più piccoli.
Una parte molto caratteristica di Montreal è la “città sotterranea” o Réso (dal francese réseau, rete). È la geniale soluzione urbanistica della metropoli che d’inverno soffre di temperature incredibilmente rigide che possono arrivare anche a 40 gradi sotto zero, rendendo la vita all’aria aperta molto dura agli abitanti e ai turisti. Ben 32 chilometri di passaggi per 12 chilometri quadrati di superficie, 120 ingressi, 60 complessi commerciali e residenziali, 50 ristoranti, 8 dei maggiori alberghi e 2.600 tra mall, negozi e boutique, 7 stazioni della metro. E ancora: musei e università, stazioni ferroviarie e terminal dei bus. Un vero e proprio alter ego urbano, insomma, che ha fatto guadagnare a Montreal l’appellativo di “Città doppia”.
In realtà la città è doppia anche sotto l’aspetto culturale e linguistico, dal momento che Montreal è una città perfettamente bilingue, ed i suoi abitanti parlano correntemente sia l’inglese che il francese tanto che è la città francofona più grande del Canada e la terza del mondo dopo Parigi e Kinshasa.
Proprio a causa della dominazione francese la città ha un affascinante stile gotico, ma è anche moderna e ha le dimensioni di una metropoli americana, soprattutto dopo che nel 1967 Montréal ha ospitato l’Esposizione Universale e nel 1976 la XXI edizione delle Olimpiadi: da allora molti edifici sono divenuti attrazioni turistiche. Primo fra tutti l’ex padiglione degli Stati Uniti, la Biosfera, che oggi ospita il Museo dell’ambiente e che si trova sull’Isola di Sant’Elena, ma anche lo Stadio Olimpico, il primo stadio della storia con tetto retrattile, con la sua inconfondibile torre, La tour de Montréal che, con i suoi 175 metri, è la torre inclinata più alta del mondo.
Montreal offre molto altro ai turisti, perché se è vero che Toronto l’ha sostituita come capitale economica ed amministrativa, è un dato di fatto che essa rimane la capitale culturale del Canada. Ospitando due delle università più grandi del Quebec e diversi centri culturali, offrendo una vita notturna ed una rotazione di eventi che non si fermano mai, a ragione Montreal è considerata uno dei luoghi dove si vive meglio al mondo, la città dei festival e della gioia di vivere, con un turbinio d’iniziative culturali, espressione del suo lato creativo. La città è infatti palcoscenico di moltissimi festival tra i quali l’International Jazz Festival, il Just for Laughing Comedy Festival e tante altre iniziative musicali con ospiti internazionali, ma sono tantissimi anche i musei famosi per le loro attività innovative non solo per quanto riguarda l’arte moderna ma anche per i musei alla scoperta della natura che offrono una serie di attività divertenti ed educative per tutta la famiglia alla scoperta di: flora, fauna, pianeti, dinosauri, informatica e molto altro ancora, e le gallerie d’arte, che presentano una vasta gamma di opere che vanno dall’antico al moderno, dal figurativo all’astratto.
L’anima multiculturale di Montreal d’altronde si riflette anche nelle presenza di altre etnie e culture, oltre a quella francese e quella americana, che confluiscono in un unico melting pot molto ben integrato.
È proprio a Montréal che attualmente risiede infatti la seconda comunità italiana del Canada dal punto di vista numerico dopo quella di Toronto, ma nella prima parte del xx secolo era qui che si concentrava la più grande Little Italy, o meglio Petite Italie visto il contesto francofono della città. C’è da dire che i migranti italiani si sono inseriti in un contesto linguistico e giuridico molto particolare caratterizzato dal bilinguismo franco-inglese e da un marcato federalismo che ha prodotto una specifica politica di integrazione nella provincia francofona, sia rispetto al resto del Canada sia ad altri Paesi interessati da forti ondate migratorie nello stesso periodo. Oggi molti italiani di terza generazione che vivono a Montréal non hanno mai abitato nella Petite Italie, eppure è qui che ritrovano le loro radici, il cuore culturale della propria comunità e che si danno appuntamento per una serata in compagnia o per guardare insieme una partita di calcio. In questo spicchio di Montreal l’appartenenza genetica all’Italia continua a vivere attraverso le icone nazionali, le bandiere tricolori e le insegne del “vero” caffè espresso, i ristoranti dove si mangia “come a casa della mamma”, le onnipresenti pizzerie con il Vesuvio sull’insegna ed i supermercati specializzati nella vendita di prodotti italiani.
Charme europeo, una ricca eredità culturale, una grande vivacità ed un’anima multietnica: sono questi in definitiva gli ingredienti che rendono Montreal un’isola felice nel grande Bianco Nord.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
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