Expatriamo negli Usa: alla scoperta del visto E-2

Expatriamo negli Usa: alla scoperta del visto E-2

16 Maggio 2019 Categoria: Expatriamo Paese:  USA

I visti E sono visti di categoria “non immigrante” di cui possono usufruire i cittadini di Paesi con cui gli Stati Uniti mantengono particolari di amicizia o con cui hanno in vigore specifici trattati commerciali. Dopo aver approfondito la conoscenza del visto E-1 scopriamo oggi le caratteristiche principali del visto E-2.

Il visto E-2 (Treaty Investor) è un visto di categoria “non immigrante” ed ha come presupposto un investimento sostanziale effettuato negli Stati Uniti. Tale tipologia di visto può essere ottenuta se i seguenti requisiti sono soddisfatti:

(i) Il richiedente e la società in cui viene effettuato l’investimento devono avere la nazionalità di uno dei Paesi che hanno stipulato un trattato commerciale con gli Stati Uniti in virtù del quale può essere rilasciato un visto E-2;

(ii) Deve essere stato effettuato un investimento sostanziale in una società americana (di nuova costituzione o acquisita).

Nazionalità

Per quanto riguarda il requisito della nazionalità della società valgono le stesse identiche considerazioni svolte con riferimento al visto E-1: la società in cui viene fatto l’investimento deve essere costituita negli Stati Uniti, ma deve essere riconducibile in ultima analisi a soci persone fisiche cittadini di uno dei Paesi con cui gli Stati Uniti mantengono un trattato internazionale che consente il rilascio del visto E-2. Affinché una società formata negli Stati Uniti possa essere considerata di nazionalità di un determinato paese dal punto di vista delle leggi di immigrazione statunitensi, almeno il 50% dei suoi soci persone fisiche devono essere cittadini del Paese stesso. Il richiedente deve, inoltre, avere la stessa nazionalità della società.

Beneficiari

Come per il visto E-1, anche nel caso di visto E-2 i beneficiari possono essere sia il socio, o uno dei soci, della società americana, sia i dipendenti della stessa, purché vengano impiegati in posizioni di tipo executive, manageriale o che richiedano il possesso di competenze specialistiche (skilled or specialized workers).

Investimento

L’investimento effettuato nella società americana deve essere “sostanziale”, ovvero:

- Sufficiente a sostenere il tipo di business svolto dalla società e ad assicurarne la buona riuscita;

- Effettuato in una società che svolga un’attività commerciale “attiva e reale”, ovvero che produca beni o servizi per un profitto; a detto fine non valgono investimenti di tipo passivo, ad esempio immobiliari o azionari;

- “non marginale”, ovvero l’investimento e il tipo di attività svolta non devono essere sufficienti a creare una fonte di sostentamento soltanto per l’investitore e i suoi famigliari, ma devono avere un impatto più significativo sull’economia americana, generando, ad esempio, posti di lavoro e creando opportunità di reddito per altre imprese americane che operano in settori collegati.

La legge americana non stabilisce un ammontare minimo dell’investimento: lo stesso deve essere, come detto, proporzionato e sufficiente a sostenere il business che si intende svolgere, ragion per cui la valutazione circa l’idoneità o meno dell’investimento viene effettuata caso per caso al momento della valutazione della domanda da parte del Consolato USA. Generalmente, tuttavia, è molto improbabile che vengano accettate richieste di visto E-2 sorrette da un investimento inferiore a $80,000 - $100,000.

L’investimento deve provenire dal paese di nazionalità della società e l’importo dello stesso deve essere trasferito sul conto della società medesima, in modo tale da dimostrare che la stessa e’ attiva e pronta ad operare sul mercato. Deve essere inoltre data prova che tutti o parte dei fondi investiti sono stati spesi per avviare il business e renderlo operativo, e quindi sono stati messi “irrevocabilmente a rischio”. Anche se i fondi non sono stati spesi nella loro totalità al momento della presentazione della domanda di visto, un business plan a supporto servirà a dimostrare che i fondi saranno usati a stretto giro per le predette finalità.

In via eccezionale è possibile fare domanda di visto E-2 anche prima che la società diventi effettivamente operativa sul mercato e prima che i fondi che rappresentano l’investimento siano stati spesi. Questi sono i casi in cui il richiedente decide di acquistare una attività già esistente ma intende vincolare l’efficacia del contratto di acquisto all’ottenimento del visto in esame. In questo scenario, sarà necessario dimostrare che i fondi, anche se non ancora impiegati, sono stati comunque messi irrevocabilmente a rischio, e che l’unica circostanza che condiziona il future impiego dei fondi è l’ottenimento del visto da parte del richiedente.

Documentazione

Unitamente alla petition per il visto E-2 devono essere forniti una serie di documenti, molti dei quali riguardanti la società, l’investimento effettuato, e le qualifiche del richiedente. In particolare, devono essere allegati:

(i) I dati relativi alla società, inclusi l’atto costitutivo e la prova della nazionalità della stessa nel senso visto in precedenza;

(ii) La prova dell’avvenuto investimento, della sua provenienza dal paese di origine dell’investitore e del fatto che sia stato posto irrevocabilmente a rischio;

(iii) La prova della proporzionalità dell’investimento in relazione all’attività che si intende svolgere;

(iv) La prova che la società sia effettivamente operante sul mercato (fornendo ad es. licenze commerciali, dichiarazioni dei redditi, contratti stipulati con terzi ecc.);

(v) La prova della nazionalità del richiedente e delle sue qualifiche;

(vi) La spiegazione dettagliata delle mansioni che il richiedente andrà a svolgere negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla sua posizione come executive, manager, o lavoratore specializzato.

Durata e rinnovo

Sotto questo profilo valgono le stesse considerazioni svolte con riferimento al visto E-1: la durata massima di un visto E-2 è di 5 anni, anche se ogni singolo soggiorno negli Stati Uniti non può durare piu’ di 2 anni. Il visto E-2 può essere rinnovato ogni 5 anni senza limiti purché le condizioni indicate in precedenza continuino a sussistere.

Familiari

Anche in questo caso si applicano le stesse regole del visto E-1: il coniuge ed figli minori di anni 21 possono risiedere negli USA con il richiedente. Il coniuge avrà la facoltà di lavorare negli Stati Uniti previa presentazione di apposita richiesta, mentre i figli minori potranno solo studiare.

Si ricorda, infine, che il visto E-2, come anche il visto E-1, non crea alcun presupposto per il futuro ottenimento della Green Card. Tuttavia i vantaggi associati con questo tipo di visto, rispetto ad altri, sono molto significativi soprattutto in termini di durata e rinnovabilità. Nonostante l’irrigidimento delle politiche immigratorie operate dal governo Trump, i visti E sono rimasti tra i pochi a non aver subito differenze di trattamento rispetto al passato.

Per ulteriori informazioni si consiglia di scrivere all’indirizzo info@ibsna.us.

Fonte: a cura di Exportiamo, Avv. Emanuele Bardazzi, Bardazzi Law PLLC, redazione@exportiamo.it

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