Expatriamo negli Usa: alla scoperta del visto E-1

Expatriamo negli Usa: alla scoperta del visto E-1

09 Maggio 2019 Categoria: Expatriamo Paese:  USA

I visti E sono visti di categoria “non immigrante” di cui possono usufruire i cittadini di Paesi con cui gli Stati Uniti mantengono particolari rapporti di amicizia o con cui hanno in vigore specifici trattati commerciali. In virtù dei trattati attualmente in vigore, i cittadini italiani possono essere beneficiari del visto E-1. Scopriamone insieme le caratteristiche principali.

Il visto E-1 (Treaty Trader Visa) ha come presupposto il commercio internazionale con il Paese di provenienza del beneficiario del visto e può essere concesso qualora vengano soddisfatti i seguenti requisiti:

(i) Il beneficiario e la società che pratica il commercio internazionale devono avere la stessa nazionalità e devono essere entrambi riconducibili ad uno dei Paesi firmatari di un trattato commerciale con gli Stati Uniti che consenta il rilascio del visto E-1;
(ii) La società deve praticare commercio internazionale di beni o servizi con il Paese straniero di provenienza;
(iii) Il commercio deve essere “substantial”, ovvero deve essere continuativo e generare un certo tipo di fatturato;
(iv) Il fatturato generato dagli scambi commerciali con il Paese di provenienza della società deve costituire almeno il 50% dei ricavi ottenuti dal commercio internazionale nel suo complesso.

Nazionalità

Ai fini del rilascio del visto E-1, è necessario specificare che la società che pratica il commercio internazionale deve essere costituita negli Stati Uniti: non è possibile richiedere un visto E-1 tramite una società non statunitense. Tuttavia, esclusivamente dal punto di vista della normativa Usa in tema di visti E, la nazionalità della società non è considerata quella del luogo di costituzione (ovvero gli U.S.) ma quella dei suoi soci persone fisiche. Affinché una società formata negli Stati Uniti possa essere considerata di nazionalità di un determinato paese, almeno il 50% dei suoi soci persone fisiche devono essere cittadini del Paese stesso.

Altro aspetto da chiarire è che il richiedente del visto E-1 e la società che pratica il commercio devono avere la stessa nazionalità. Da tenere presente che un cittadino italiano avente passaporto statunitense o Green Card non è considerato di nazionalità italiana ai fini del visto E-1.

Beneficiari

I beneficiari del visto E-1 possono essere sia il socio della società americana, sia i dipendenti della stessa, purché questi ultimi vengano impiegati in posizioni di tipo executive o manageriale o che richiedano particolari competenze specialistiche (skilled or specialized workers).

Attività di commercio internazionale

L’attività di commercio internazionale rilevante ai fini della concessione del visto E-1 deve riguardare beni o servizi. Tra i servizi possono essere ricompresi anche consulenze di vario genere, international banking, servizi assicurativi, comunicazioni, data processing.
Il commercio in esame deve essere “substantial”, ovvero deve generare un certo tipo di fatturato (anche se non sono previste cifre minime deve comunque essere proporzionato al tipo di attività svolta) e deve essere svolto su base continuativa. Risulta difficile ottenere l’approvazione di una richiesta di visto E-1 basata su un commercio internazionale che genera fatturati scarsi o irrilevanti o che viene praticato solo saltuariamente. A questo proposito, sarà consigliabile presentare domanda di visto E-1 quando sarà possibile provare la sussistenza di almeno 6 mesi di commercio internazionale.

L’attività di commercio internazionale, inoltre, deve generare almeno il 50% del fatturato dal Paese di nazionalità della società. Ai fini del calcolo del predetto 50% devono essere escluse le quote di fatturato eventualmente derivanti da scambi commerciali con soggetti statunitensi.

Documentazione richiesta

Per ottenere il visto E-1, unitamente alla petition, devono essere forniti una serie di documenti riguardanti essenzialmente la società, il commercio internazionale e le qualifiche del richiedente.

In particolare, devono essere allegati:

(i) I dati relativi alla società, inclusi l’atto costitutivo e la prova della nazionalità della stessa nel senso visto in precedenza;
(ii) Prova del commercio internazionale con il Paese di provenienza, inclusi ordini di acquisto, fatture, bolle doganali rilasciate dal U.S. Department of Homeland Security, dichiarazioni dei redditi, prospetto di tutte le operazioni di scambio commerciale internazionale dell’ultimo anno;
(iii) Prova della nazionalità del richiedente e delle sue qualifiche, inclusi passaporto e curriculum vitae;
(iv) Spiegazione dettagliata delle mansioni che il richiedente andrà a svolgere negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla sua posizione lavorativa in qualità di executive, manager, o lavoratore specializzato.

Durata

Il periodo massimo iniziale di durata del visto E-1 è di 5 anni, anche se il soggiorno non può essere superiore ai 2 anni per ogni singola entrata negli USA. Il visto E-1 può essere rinnovato ogni 5 anni senza limiti purché le condizioni sopra indicate continuino a sussistere.

Familiari

Il coniuge ed figli minori di anni 21 possono risiedere negli USA con il richiedente. Il coniuge avrà la facoltà di lavorare negli Stati Uniti previa presentazione di apposita richiesta, mentre i figli minori potranno solo studiare.

Inoltre si ricorda che il visto E-1, contrariamente a quanto si crede, non crea alcun presupposto per il futuro ottenimento della Green Card, ma tra i visti non immigranti è sicuramente quello che presenta i maggiori vantaggi, soprattutto in termini di durata e rinnovabilità. In conclusione quindi si può affermare che, nonostante l’irrigidimento delle norme americane in tema di immigrazione operato dall’amministrazione Trump, i visti di tipo E sono rimasti tra i pochi a non aver subito particolari differenze di trattamento rispetto al passato.

Per ulteriori informazioni si consiglia di scrivere all’indirizzo info@ibsna.us

Fonte: a cura di Exportiamo, Avv. Emanuele Bardazzi, Bardazzi Law PLLC, redazione@exportiamo.it

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