Pem Cards: l’app Made in Italy che trasforma i ricordi digitali in cartoline

Pem Cards: l’app Made in Italy che trasforma i ricordi digitali in cartoline

27 Marzo 2019 Categoria: Un'Italia da Export

Cristina Maranzano, Marketing Manager di Emotion srl, ci ha parlato di Pem Cards, l’app che nasce per far ritrovare alle persone il gusto di spedire cartoline cartacee in un mondo sempre più digitalizzato.

Da dove nasce l’idea di Pem Cards?

Nasce dall’esigenza di ritrovare i ricordi delle nostre vacanze. Durante un viaggio a Roma, per lavoro, Andrea e Geni, i creatori di Pem Cards, si sono resi conto di quanto fosse difficile per loro ritrovare le foto delle rispettive vacanze disperse ormai nell’internet. Tra Whatsapp, Facebook, Cloud e simili era impossibile riuscire a recuperare una foto specifica. Quindi si sono detti: perché non trovare una soluzione che unisca il ricordo di una vacanza all’emozione di riviverla? Da questa domanda l’idea è venuta da sé. Una cartolina tradizionale e vintage, quindi cartacea e da spedire ad amici e parenti, ma con un processo digitale e completamente personalizzata. Nasce così l’app Pem Cards che permette di spedire sotto forma di cartolina le foto che tutti noi conserviamo nella galleria del nostro smartphone. Con pochi semplici passaggi è possibile creare la propria cartolina e il nostro team si occuperà di stamparla e spedirla ovunque si voglia. Ma non finisce qui: le strutture ricettive e le aziende possono utilizzare la nostra cartolina come strumento di marketing mirato ed efficace poiché siamo in grado di inserire, sul retro della stessa, il brand del cliente.

Da chi è composto il vostro team e quali sono le competenze più importanti per lo sviluppo e la crescita della vostra idea imprenditoriale?

Il team è composto attualmente da Geni e Andrea che sono i due fondatori, Geni è anche il responsabile commerciale mentre Andrea si occupa anche del lato amministrativo. Simone, socio e responsabile della produzione. Cristina che si occupa della parte social e marketing, infine, Rosario, il nostro commerciale più giovane. Essendo solamente in quattro potrebbe sembrare difficile portare avanti tutto, ma per fortuna abbiamo tanti partner esterni che sono ormai diventati parte del nostro team e ci aiutano dal punto di vista informatico, grafico e contabile: insomma siamo una grande famiglia.

Quali sono le principali difficoltà che una startup incontra nel mercato italiano?

La startup incontra i problemi che ogni PMI riscontra nel lancio di un nuovo prodotto. La vera sfida sta nel far capire che la nostra “foto” viene stampata e spedita a casa e l’indirizzo che l’utente deve inserire non è l’email, ma quello di casa….ma quando lo capiscono, la reazione è incredibile! Come l’attesa della cartolina che quando arriva a casa è emozione allo stato puro.

Quali mercati internazionali pensate siano più attrattivi per il vostro business e quali quelli dove trovare più facilmente investitori o finanziamenti?

Parlando di turismo, potenzialmente, ci rivolgiamo a qualsiasi Paese a partire dall’Italia per arrivare in Cina, passando dall’America e così via. Per la ricerca di investitori ci rivolgiamo maggiormente a Paesi come la Francia e gli Stati Uniti o comunque quei Paesi che usufruiscono di agevolazioni fiscali sugli investimenti e hanno particolare interesse a sviluppare l’innovazione.

Partecipare a programmi di supporto e tutoraggio offerti da incubatori ed acceleratori italiani genera un’utilità ed un vantaggio competitivo per una startup?

Attualmente siamo incubati al Polo Tecnologico di Navacchio e sicuramente questo per noi ha voluto dire moltissimo. L’azienda che ci ha aiutato a sviluppare l’app, per esempio, non essendo noi degli sviluppatori, l’abbiamo conosciuta proprio grazie al polo e ci ritroviamo, adesso, ad essere vicini di ufficio. Trovarsi in un luogo frequentato da tante startup e aziende con più esperienza offre sicuramente una grande opportunità di crescita non solamente a livello personale ma soprattutto aziendale. Hai potenzialmente tutto quello che ti serve a portata di mano e c’è la possibilità di far nascere nuove iniziative e idee anche prendendo un semplice caffè la mattina.

Quale consiglio dareste ai giovani startupper che intendono sviluppare una propria idea in Italia?

Cercare fin da subito di fare rete e circondarsi di quante più persone e realtà possibili. Come nel nostro caso, fare rete e conoscere realtà diverse aiuta ad accrescersi e a far crescere l’azienda.

Obiettivi per il futuro…

Lato app, cercheremo di sviluppare nuove tecnologie come ad esempio la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale da collegare al nostro business e quindi alle cartoline al fine di mantenere il nostro prodotto al passo con i tempi e sempre più interessante. Per quanto riguarda il mercato, una volta consolidate le principali città turistiche italiane, vorremmo sbarcare anche nelle più importanti capitali europee e ampliare il nostro mercato anche all’estero. Infine, a livello economico, valuteremo l’ingresso in società di investitori che possano apportare risorse monetarie oppure creare del valore aggiunto in ottica di Equity.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Valeria Gambino, redazione@exportiamo.it

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