Con Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director di Alibaba Group per Italia, Spagna, Portogallo e Grecia e General Manager of Europe Tmall Business Development, abbiamo parlato delle opportunità irrinunciabili che un mercato in continua trasformazione come quello cinese offre alle Pmi italiane.
Lo scorso 14 dicembre Alibaba Italia ha festeggiato i suoi primi tre anni. Qual è il bilancio ad oggi?
Quando abbiamo aperto l’ufficio di Alibaba a Milano, con la responsabilità di tutto il Sud Europa, il nostro obiettivo era quello di far conoscere “l’opportunità Cina” alle aziende ed ai brand italiani, ponendoci come partner di fiducia nel supportarle a fare business e raggiungere i 600 milioni di consumatori cinesi presenti sulle nostre piattaforme. Dopo poco più di tre anni, possiamo ritenerci oltremodo soddisfatti: abbiamo aperto oltre 200 flagship store, rappresentativi delle categorie food, fashion, furniture e cosmetics. Alcuni nomi: KIKO, Campari, Versace, Moschino, Calzedonia, Tod’s, Chicco. Abbiamo portato Alipay in Italia consentendo ai 3 milioni di turisti cinesi (dato che si riferisce ai turisti cinesi giunti nel nostro Paese nel 2017) di poter pagare con il loro sistema di pagamento più friendly. Abbiamo poi dato vita a un progetto molto importante, EasyExport, nato dalla partnership tra Alibaba.com, la nostra piattaforma B2B, e UniCredit, per il supporto alle piccole e medie aziende esportatrici. In tre anni abbiamo incontrato quasi 4000 aziende, partecipando a centinaia di incontri, workshop, conferenze e creato un team a supporto delle aziende che vogliono aprire uno store sulle nostre piattaforme.
In quell’occasione è stato rinnovato il Memorandum of Understanding (Mou) tra il Mipaaft-Icqrf e Alibaba per altri due anni. Che impatto avrà sull’export e sulla tutela delle eccellenze agroalimentari italiane?
Alibaba è impegnata da sempre nella lotta alla contraffazione e alla protezione dei brand. L’estensione dell’MoU siglato originariamente nel 2016, rientra a pieno titolo in questo obiettivo: con il nuovo accordo le indicazioni geografiche italiane su tutte le piattaforme del Gruppo Alibaba salgono a 26, coprendo così la gran parte delle produzioni italiane più esportate come parmigiano, prosecco, pecorino romano, olio toscano. Allo stesso tempo, continueremo a lavorare con il Governo per aiutare le aziende italiane a comprendere appieno le opportunità offerte dal mercato cinese e le specificità dei suoi consumatori, attraverso l’esperienza di un ecosistema come quello del Gruppo Alibaba.
Come funziona HelloITA e in che modo può aiutare l’export del Made in Italy in Cina?
HelloITA è il brand hub dedicato all’Italia, essenzialmente un padiglione virtuale il cui obiettivo è la promozione dei prodotti di eccellenza Made in Italy in Cina. Sono orgoglioso di poter affermare che l’Italia è il primo Paese al mondo ad avere un padiglione virtuale su Tmall dedicato alla promozione dei propri prodotti, della cultura e del lifestyle italiano, supportato da un partner governativo. Ad HelloITA, progettato e realizzato in collaborazione con ICE, possono aderire tutte le aziende che hanno già uno store su Tmall, e ad oggi sono circa un centinaio i brand italiani che hanno aderito al progetto, di cui circa il 50% PMI provenienti dai settori fashion, cosmesi, design, e naturalmente agroalimentare. Oltre a essere una vetrina per i prodotti di qualità, HelloITA funziona come un hub di contenuti personalizzati, volti ad educare i consumatori cinesi sulla bellezza e l’unicità del Made in Italy, e mette inoltre a disposizione una suite di servizi di branding e marketing per permettere alle aziende di massimizzare traffico e conversioni.
Quali sono le sfide e le opportunità per le imprese italiane che si affacciano sul mercato cinese?
La sfida principale è quella rappresentata dal confronto con un Paese come la Cina che, di primo acchito, potrebbe apparire ostico da penetrare. Ed in effetti quello cinese è un mercato complesso con peculiarità non solo linguistiche, che va studiato a fondo. E’ essenziale capire che la Cina è un mercato in fermento e una nazione che si sta spostando da un modello di “made in” a un Paese importatore e con una crescente classe media, molto giovane, con consumi in espansione. Le opportunità che si aprono a chi riesce a far fronte a queste sfide sono davvero enormi: la classe media infatti oggi conta circa 300 milioni di persone e si prevede che si arriverà a 500 milioni entro il 2025, gran parte delle quali giovani, high spender, attratti dallo stile di vita associato alle marche occidentali e molto attenti alla qualità dei prodotti.
Che consigli darebbe alle aziende che intendono aprire il proprio flagship store su T-mall?
Ad un brand che vuole aprire il proprio store su Tmall, la nostra piattaforma B2C con oltre 600 milioni di consumatori, noi consigliamo sempre di costruire un piano di medio – lungo termine, fare ricerca sul mercato e sulle abitudini e i gusti dei consumatori cinesi, farsi un’idea preliminare dei prodotti che potrebbero essere più rilevanti ed investire adeguatamente in risorse dedicate per poi utilizzare questi elementi per l’apertura di uno store. Occorre prepararsi molto bene e avere già esperienza nell’export, ma soprattutto avere un’idea precisa del proprio posizionamento, USP e branding con cui proporsi sul mercato locale. Bisogna quindi saper cogliere le opportunità, ma seguendo una strategia graduale e sostenibile. Aggiungo anche che Alibaba si pone come un partner di fiducia lungo tutta la catena del valore, dall’onboarding fino alla gestione delle operazioni attraverso terze parti di supporto chiamate TP (Tmall Partners) che affiancano band e aziende nella gestione dello store su Tmall.
Obiettivi futuri…
Ce ne sono molti e abbiamo grandi aspettative per i mesi a seguire, ma in particolare continueremo a concentrare i nostri sforzi nel portare un numero crescente di PMI italiane sulle piattaforme di Alibaba. “Small is powerful, small is beautiful”: questa è uno dei motti fondanti della nostra azienda, ed è su questa filosofia che costruiremo i successi futuri per noi ma soprattutto per i nostri clienti e partner.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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