Nell’ intervista con S.E. Vanessa Frazier, Ambasciatore di Malta in Italia, non si sono solo individuati i settori più redditizi (e su cui sarebbe consigliabile investire) della piccola isola del Mediterraneo ma si è anche sottolineato il ruolo di hub che La Valletta può svolgere per le imprese italiane interessate a commerciare con Nord Africa e Medio Oriente.
Quali sono i rapporti commerciali che intercorrono fra Malta e Italia?
L’Italia continua ad essere il principale partner economico-commerciale di Malta, con un saldo dell’interscambio bilaterale pari a circa 1 miliardo di euro nel 2017. Lo scorso anno le esportazioni italiane verso Malta sono state pari a circa 1,4 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto al 2016, mentre le importazioni da Malta sono aumentate del 15% (circa 377 milioni). Nel 2017 i principali prodotti esportati dall’Italia a Malta sono stati: derivati dalla raffinazione del petrolio, navi ed imbarcazioni, apparecchi elettronici, apparecchi meccanici, mobili e costruzioni prefabbricate, lavori di ghisa ferro e acciaio, indumenti ed accessori di abbigliamento, strumenti medici di precisione.
Sempre nel 2017 i principali prodotti importati in Italia da Malta sono invece stati combustibili e sostanze bituminose, apparecchi elettronici, prodotti farmaceutici, stoffe, navi e imbarcazioni. Aziende di costruzioni italiane sono inoltre impegnate in joint-venture con partner locali per la realizzazione di importanti opere di ammodernamento delle infrastrutture maltesi. Bisogna inoltre ricordare che la SNAM ha espresso il proprio interesse verso il progetto di gasdotto tra Malta e Gela (del valore di oltre 320 milioni di euro) che rappresenta una priorità di questo governo in ambito energetico in quanto consentirebbe al Paese di connettersi alle reti europee. Altro settore d’interesse per le imprese italiane è quello medico-sanitario nel quale quattro regioni italiane (Sicilia, Lombardia, Toscana e Umbria) hanno concluso intese di collaborazione con il governo di Malta.
Da rilevare anche la presenza italiana nel settore farmaceutico grazie alle aziende Sterling Chemical e Chemi Pharma Ltd che hanno recentemente annunciato nuovi investimenti per ampliare i loro stabilimenti. Nel settore dell’elettronica e dell’ITC si segnala la presenza della STMicroelectronics, società impegnata nella produzione di semiconduttori e microprocessori. STM è la più grande azienda manifatturiera a Malta e rappresenta il più importante datore di lavoro dell’isola occupando attualmente 1.600 dipendenti.
Rilevante è la presenza italiana anche nel comparto marittimo: gli storici cantieri navali maltesi specializzati nella riparazione, costruzione e manutenzione di navi sono stati rilevati dalla società di cantieristica “Palumbo” di Napoli con un investimento nell’ordine di 50 milioni di euro. Da oltre un decennio l’italiana “Rimorchiatori Riuniti di Genova” gestisce i servizi di rimorchio nel porto di Valletta e nel Freeport a sud dell’isola (uno dei più importanti del Mediterraneo nella movimentazione di container) dopo aver rilevato l’ex società pubblica “Tug Malta” (nell’ambito di un’importante privatizzazione). Importante inoltre l’investimento dell’azienda Azimut/Benetti nel porto turistico per yacth di lusso denominato “Marina di Valletta”, attivo dal 2017.
Quali sono i prodotti italiani più apprezzati dai consumatori locali e qual è la percezione del Made in Italy nel Paese?
La storica penetrazione commerciale del “Made in Italy” risulta essere significativa in settori come l’arredamento, l’abbigliamento, le autovetture e gli elettrodomestici. Ovviamente è necessario menzionare anche la presenza di prodotti agro-alimentari italiani nella grande distribuzione, grazie alla vicinanza ed alla facilità di collegamenti logistici operati dalla Grimaldi e dalla Virtu Ferries.
Quali suggerimenti darebbe agli imprenditori italiani intenzionati a investire in Malta: quali sono i settori più redditizi e quelli in maggiore espansione?
Certamente è bene rivolgersi all’Agenzia Governativa Malta Enterprise – con cui è possibile entrare in contatto mediante l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata – che si occupa proprio di attrarre investimenti diretti esteri offrendo degli incentivi logistici e finanziari affinche progetti di investimento possano allocarsi sull’isola. I settori su cui vi è un’attenzione prioritataria riguardano l’industria manifatturiera (meccanica, elettronica e produzioni basate su innovazione e tecnologia quindi ad alto valore aggiunto), life sciences (aziende operanti a livello nella produzione di farmaci generici, dispositivi medici, nonchè prodotti e servizi sanitari.) ed ICT. Gli operatori economici italiani che hanno interesse a realizzare esclusivamente operazioni di trade possono inoltre utilizzare Malta come un hub strategico nel Mediterraneo, funzionale ad operazioni commerciali nell’Area Nordafricana e Mediorientale con cui Malta intrattiene degli ottimi rapporti.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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