Expatriamo in Cile: tutto quello che c’è da sapere prima di trasferirsi nella “Terra dei Poeti”

Expatriamo in Cile: tutto quello che c’è da sapere prima di trasferirsi nella “Terra dei Poeti”

10 Luglio 2018 Categoria: Expatriamo Paese:  Cile

Ottime prospettive di crescita, business climate favorevole ed apertura verso il commercio internazionale sono solo tre delle principali motivazioni che rendono il Cile un meta sempre più ambita per gli expat italiani in cerca di fortuna. Scopriamo quindi insieme le informazioni più importanti che è bene raccogliere prima di comprare un biglietto di sola andata per Santiago del Cile.

Che l’America Latina rappresenti un’area fortemente attrattiva per gli italiani intenzionati a trasferirsi all’estero per lavorare o fare impresa non è certo un segreto come confermato dal rapporto “Italiani nel Mondo 2017”, elaborato dalla Fondazione della Conferenza episcopale italiana (Migrantes), in cui si evidenzia che sono già più di 1,6 milioni gli italiani emigrati in America del Sud.

Fra i Paesi più interessanti della regione spicca il Cile che – grazie ad un mix di stabilità politica, crescita economica e politiche fiscali prudenti orientate ad una gestione oculata della spesa pubblica (1,5% di deficit e 25% di rapporto debito/Pil) – offre numerose opportunità per lavoratori ed investitori.

Fra le altre caratteristiche del Paese emergono inoltre una popolazione empatica ed ospitale, una natura meravigliosa ed una certa varietà climatica (nel nord del Paese vi è un clima prevalentemente arido, il centro è più temperato mentre il sud è piovoso in estate e freddo in inverno). Ma probabilmente la caratteristica che più attrae gli expat italiani e stranieri è rappresentata dalle politiche libertarie che si protraggono ormai da più di 20 anni e che hanno prodotto alcuni effetti come: pressione fiscale contenuta, buono sviluppo infrastrutturale e protezione “esemplare” della proprietà privata.

Infine non bisogna dimenticare il settore bancario cileno è solido, ben regolamentato e sufficientemente capitalizzato, oltre ad essere caratterizzato da un basso tasso di prestiti in sofferenza (circa il 2%). Per le imprese locali dunque è relativamente semplice accedere a finanziamenti bancari che possono costituire una buonissima occasione per costruire il proprio business model in assenza di un ingente capitale d’investimento iniziale.

In uno scenario economico come quello del Belpaese, in cui si scontano ancora gli strascichi della crisi, è quindi normale che il Paese sudamericano abbia cominciato a solleticare l’interesse di numerosi italiani. Ad essere più precisi è soprattutto la capitale, Santiago del Cile, ad affascinare un numero crescente di nostri connazionali attratti da un contesto operativo nel quale l’iniziativa imprenditoriale viene incoraggiata e le esperienze formative di un certo livello (in particolare le lauree specialistiche e master di secondo livello) riescono ancora a fare la differenza. In Cile lavorare in proprio è assai conveniente dal momento che il lavoro freelance può coesistere con un lavoro subordinato e non vige l’obbligo di versamento di contributi pensionistici e sanitari.

Anche le prospettive future appaiono rosee dal momento che secondo l’Ocse “l’economia cilena è a un punto di svolta” e continuerà a crescere ad un buon ritmo sia quest’anno (+3,6%) che nel 2019 (+3,6%) soprattutto grazie al buon andamento del prezzo del rame, di cui il Cile è il primo esportatore mondiale possedendone il 30% delle riserve mondiali e soddisfacendo il 35% della domanda globale. La crescita, secondo l’Ocse, sarà accompagnata da un miglioramento dei salari reali e dell’occupazione, che traineranno anche il miglioramento del consumo privato e la riduzione del gap salariale.

Ma per andare a vivere in un Paese straniero è bene conoscere nel dettaglio anche le relative politiche in tema d’immigrazione al fine di evitare spiacevoli sorprese.

Cile: tipologie di visti

Chi ha intenzione di recarsi in Cile a soli scopi turistici (o di affari) ma intende rimanere nel Paese per un periodo inferiore ai 90 giorni non è obbligato a richiedere alcun visto. Ottenere un visto è invece necessario per coloro che intendono trasferirsi in pianta più stabile in Cile. Vediamo quali le opzioni a disposizione (per approfondimenti clicca qui).

Visa de residencia sujeta a contrato

Il visto lavorativo è un visto concesso ai cittadini stranieri che si recano in Cile per onorare un contratto di lavoro già siglato. Questo visto può essere concesso sia a persone che già si trovano nel territorio nazionale sia a persone che intendono stabilirsi nel Paese. La concessione di tale visto può essere estesa anche ai genitori, al coniuge ed ai figli del richiedente a condizione che vivano a spese del titolare del visto. I “beneficiari addizionali” tuttavia non sono autorizzati a svolgere attività retribuite nel Paese. Il visto scade quando termina il rapporto contrattuale: da quel momento in poi il soggetto ha 30 giorni di tempo per trovare una nuova occupazione e presentare una nuova domanda.

Visa de residencia temporaria

Il visto di residenza temporanea è concesso agli stranieri che hanno intenzione di stabilirsi in Cile per motivi familiari o lavorativi e la cui residenza all’interno dei confini nazionali è considerata utile e conveniente. Esso consente di svolgere qualsiasi attività in Cile, senza limitazioni diverse da quelle stabilite dalla legge ed è rilasciato per un periodo massimo di un anno, rinnovabile fino a due anni. Al termine di tale arco temporale lo straniero deve richiedere può richiedere la permanenza definitiva o lasciare il Paese. Può essere concesso anche ai membri della famiglia del richiedente (coniuge, genitori o figli) a condizione che essi non svolgano attività retribuita nel Paese.

Visa Estudiantes

Il visto di soggiorno per gli studenti è concesso agli stranieri che si recano in Cile allo scopo di studiare in istituti scolastici statali o in strutture da esso riconosciuti. In termini generali non autorizza lo sviluppo di altre attività nel Paese, come ad esempio il lavoro e si estende per un periodo massimo di un anno (tranne nel caso di borsisti: in tal caso può essere concesso per tutta la durata della borsa di studio) ma è rinnovabile fino al completamento degli studi.

Segnaliamo inoltre la presenza di un particolare visto concesso a membri di equipaggio stranieri di navi, aerei o veicoli per il trasporto terrestre o ferroviario (per approfondimenti cliccare qui) e la possibilità, a determinate condizioni, di poter richiedere un visto di Permanencia definitiva.

In conclusione si segnala che il sistema sanitario cileno è molto avanzato e lo standard dei trattamenti medici, soprattutto a Santiago, è elevato. Il governo cileno ha infatti elaborato un sistema sanitario nazionale che tutela l’intera popolazione del Cile, compresi gli expat, anche se è sempre possibile sottoscrivere assicurazioni private. D’altro canto però il sistema scolastico del Paese rimane di livello medio-basso e caratterizzato da una grande differenza fra la zoppicante istruzione pubblica e la buona ma costosa istruzione privata. Risulta infine molto complicato aprire un conto in una banca locale e per questo molti expat decidono di utilizzare un conto online in una banca internazionale.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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