Con Bogdan Benko, Ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, abbiamo approfondito la conoscenza di un piccolo mercato che vanta ritmi di crescita invidiabili ed offre un facile accesso a circa 500 milioni di consumatori.
Quali sono le principali caratteristiche del mercato sloveno?
Oggi la principale caratteristica del mercato sloveno, se così può essere definita, è che a livello economico non si rileva quasi nessun dato negativo. L’economia nazionale si sta rafforzando già da un quinquennio e, nell’ultimo anno, l’incremento del PIL è arrivato ai massimi dal 2008 (+5%) raggiungendo un livello di crescita quasi doppio rispetto a quello dell’area dell’euro ed il quarto più elevato nell’UE-28.
Per quanto riguarda le esportazioni, l’economia slovena è principalmente orientata ai mercati dell’UE, in quanto il commercio con tali mercati genera i 3/4 delle nostre esportazioni che rappresentano oltre l’80% del PIL. Nel 2017, la crescita delle esportazioni di merci è stata del 10,9%, dato superiore a quella dell’area dell’euro e dell’UE-28. Il tasso di disoccupazione rilevato è invece sceso al 6,2%.
Inoltre il deficit di bilancio della Slovenia sta diminuendo più velocemente rispetto a quanto programmato ed anche l’inflazione rimane bassa, nonostante una forte congiuntura interna. Essendo una piccola economia aperta, il mercato unico dell’UE, l’euro e le quattro fondamentali libertà (libera circolazione delle merci, dei servizi, del lavoro e dei capitali) rappresentano i fattori determinanti per il successo delle aziende esportatrici slovene.
Quali sono i rapporti politici e commerciali che intercorrono fra Slovenia e Italia?
I rapporti politici e i rapporti economici tra la Slovenia e l’Italia sono a dir poco ottimi. La Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana hanno rapporti di buon vicinato e vantano una cooperazione diversificata in molti settori. Nell’importante quadro di questo partenariato si inserisce l’adesione comune all’Unione europea. Sono convinto che nei dibattiti europei in corso continueremo i nostri sforzi per un’Unione europea più forte ed efficiente che garantisca la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini.
L’anno scorso lo scambio tra i nostri due Paesi è aumentato del 17% ed ha raggiunto 7,5 miliardi di euro. In Italia esportano 6.000 aziende slovene e dall’Italia importano 16.000 aziende slovene. L’Italia è inoltre il secondo partner più importante per la Slovenia: nel Paese ci sono infatti oltre 1.000 imprese a capitale italiano ed un terzo del turismo nazionale proviene dalla Penisola.
Quali sono le prospettive economiche del Paese per i prossimi anni?
Nell’ultimo decennio le aziende slovene hanno rafforzato i loro bilanci ed operato riforme strutturali. Il rapporto tra l’indebitamento netto ed il margine operativo lordo è diminuito da 6 a meno di 3, mentre le disponibilità finanziarie rappresentano il 5,6% dell’attivo patrimoniale.
Il valore aggiunto per dipendente sta crescendo ed ha superato i 42 mila euro. L’OCSE prevede anche per quest’anno una crescita del PIL del 5%, 0,7 punti percentuali in più rispetto alle previsioni del novembre dello scorso anno. Per il 2019, le previsioni invece sono di una crescita della ricchezza nazionale di poco inferiore al 4%. Da segnalare anche lo sforzo del governo di agevolare le imprese, eliminando gli ostacoli amministrativi, assegnando nuovi incentivi per gli investimenti ed aiutando a sviluppare le competenze degli addetti.
Quali sono i prodotti italiani più apprezzati dai consumatori locali e qual è la percezione del Made in Italy nel Paese?
In Slovenia conosciamo benissimo la qualità dei prodotti italiani soprattutto per quel che riguarda cibo, vini e moda. In Slovenia comunque è molto conosciuta ed apprezzata anche l’industria italiana tanto che il Made in Italy è considerato un marchio di altissima qualità.
Quali suggerimenti darebbe agli imprenditori italiani intenzionati a investire in Slovenia: quali sono i settori più redditizi e quelli in maggiore espansione?
Partirei citando un sondaggio realizzato tra i membri del Foro degli investitori esteri in Slovenia che ha rivelato che il 77% degli intervistati sceglierebbe di nuovo la Slovenia come destinazione dei propri investimenti. Secondo i dati di questo sondaggio i principali motivi che spingono gli imprenditori ad investire nel Paese sono la buona qualità ed il contenuto costo della forza lavoro, la buona posizione geografica e la presenza di ottime infrastrutture di comunicazione.
Fra i comparti in maggiore espansione si segnala il settore dell’innovazione ossia le high-tech start up ed in effetti le aziende slovene offrono prodotti di alta qualità, frutto dell’impiego delle più avanzate tecnologie.
Molti investitori esteri sono attratti dalla posizione strategica della Slovenia, nel cuore dell’Europa, nonché dai suoi eccellenti trasporti ed infrastrutture informatiche. Molti degli investitori desiderosi di localizzare le proprie operazioni in un mercato dal quale si possono facilmente raggiungere circa 500 milioni di consumatori giudicano favorevolmente il sistema di trasporti cielo-aria- mare della Slovenia.
In definitiva tenendo conto della vicinanza geografica fra Slovenia ed Italia e della diffusa conoscenza della lingua italiana fra la popolazione locale, il successo della collaborazione economica fra i due Paesi è quasi inevitabile.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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