Expatriamo in Malesia: una gemma nel Sud-est asiatico

Expatriamo in Malesia: una gemma nel Sud-est asiatico

12 Giugno 2018 Categoria: Expatriamo Paese:  Malesia

Pur essendo uno dei Paesi maggiormente sviluppati di tutta l’area la Malesia conserva un costo della vita moderato ed offre numerose opportunità professionali agli expat che vi si trasferiscono alla ricerca di un posto di lavoro o per avviare un business in loco. Scopriamo quindi insieme quali sono i passi fondamentali da compiere per trasferirsi a Kuala Lumpur e dintorni!

La Malesia è un Paese in via di sviluppo che sta sperimentando una sostenuta crescita del proprio PIL da diversi anni a questa parte (nell’ultimo triennio la crescita media è stata vicina al 5%) e nel quale la qualità della vita è piuttosto elevata tanto che oggi il PIL pro capite sfiora i 29.000 dollari annui, contro i 38.000 del Belpaese. Inoltre i recenti fatti politici stanno concedendo allo stato una chance senza precedenti ovvero quella di porre fine allo status legale speciale dei malay, primaria causa del diffondersi della corruzione.

I malay sono un gruppo etnico che rappresenta oltre il 50% della popolazione locale che gode di una serie di agevolazioni dal punto di vista accademico e commerciale non di poco conto. Tale trattamento è giustificato in base al fatto che essi sono mediamente più poveri rispetto al resto della popolazione (cinesi, indiani, indigeni) ma rappresentano un serbatoio di consenso molto importante senza il quale è praticamente impossibile governare il Paese.

Il 10 maggio scorso, dopo ben 15 anni infatti è tornato al potere Mahathir Mohamad, leader 92enne che ha già governato la Malesia per oltre un ventennio che potrebbe avere il peso politico necessario a mettere fine a tale sistema, per lo meno per quel che riguarda i pubblici appalti.

Oggi infatti vige una norma secondo la quale solo aziende guidate da malay possono ottenere appalti pubblici, con inevitabili effetti sull’intero sistema economico del Paese.

Visto per la Malesia

Prima di trasferirsi in Malesia è necessario conoscere delle info fondamentali in materia di visto che riassumeremo di seguito. Per entrare nel Paese per scopi turistici non è necessario munirsi di alcun tipo di visto, in caso di soggiorni inferiori ai tre mesi. Tuttavia questo tipo di visto non può essere esteso, salvo in casi eccezionali come per esempio a causa di malattia, infortunio e guerra nel paese d’origine. Per ottenere invece un visto di lunga scadenza (superiore ai 90 giorni) bisogna rivolgersi all’Ambasciata della Malesia a Roma.

Anche per quel che riguarda il visto riservato a chi intende fare affari in Malesia i cittadini italiani non sono obbligati a richiederlo prima della partenza dal momento che possono ottenere un visto malesiano per affari direttamente all’aeroporto o alla frontiera. Di seguito un elenco dei punti di controllo in cui è possibile richiedere tale visto:

• Kuala Lumpur International Airport (KLIA), Sepang;
• Penang International Airport, Penang;
• Senai International Airport, Johor;
• Kuching International Airport, Sarawak;
• Kota Kinabalu International Airport, Sabah;
• Kompleks Sultan Abu Bakar (secondo collegamento), Tanjung Kupang, Johor;
• Bangunan Sultan Iskandar, Bukit Chagar, Johor Bahru, Johor.

Per chi avesse invece intenzione di trasferirsi nel Paese asiatico per meri scopi lavorativi è necessario dire che il relativo visto può essere effettivamente rilasciato solo in terra malese anche se può essere richiesto prima della partenza. Requisito essenziale è però quello di trovare un’occupazione regolarmente registrata in Malesia anche perché è compito del datore di lavoro richiedere la relativa autorizzazione al Dipartimento per l’immigrazione malesiano, che poi la girerà direttamente al lavoratore. Da quel momento in poi sarà possibile per il lavoratore richiedere presso l’Ambasciata malese di Roma un “visto con referenze” che potrà essere convertito in visto di lavoro solo una volta arrivati nel Paese asiatico.

Un’ultima tipologia di visto è il visto per investimenti che concede a coloro che investono nel Paese la possibilità di entrare ed uscire dalla Malesia agevolmente e senza particolari vincoli (ingressi illimitati). Infine si ricorda che per trasferirsi permanentemente in Malesia è possibile ricorrere anche a metodi alternativi (oltre a trovare un lavoro) come:

• depositare almeno 2 milioni di dollari in una banca malese;
• sposarsi con un cittadino/a malese;
• sfruttare il MM2H (Malaysia My Second Home), un programma creato appositamente per gli stranieri che desiderano trasferirsi in Malesia con tutta la loro famiglia.

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare questo sito web.

Le procedure per approdare in Malesia non sono quindi così complicate ma richiedono comunque una certa dose di attenzione. In generale si sottolinea quanto valga la pena approdare in un Paese che, oltre ad offrire fantastici paesaggi, vanta inoltre un’invidiabile ricchezza dal punto di vista culturale rappresentando un crocevia fra Oceania, regione indo-birmanica e Paesi confuciani. Un ulteriore aspetto da non trascurare è la grande considerazione che i consumatori locali hanno per il Made in Italy, ritenuto un sinonimo di lusso ed apprezzato nelle sue varie forme per il suo inconfondibile stile.

In conclusione è bene ricordare l’esistenza di diversi vantaggi per gli imprenditori stranieri fra cui:

- incentivi che incoraggiano la costituzione di joint venture fra imprese estere e locali, specialmente nel settore manifatturiero;
- nessuna restrizione per il rimpatrio degli utili;
- possibilità di possedere il 100% del pacchetto azionario di una società locale senza limitazioni per quanto riguarda le quantità relative alle esportazioni;
- presenza di una serie di norme a tutela degli investitori esteri come protezione e tempestivo ed adeguato indennizzo nel caso di nazionalizzazioni od espropri; libero trasferimento di profitti, capitali o altri compensi; risoluzione di controversie sugli investimenti nell’ambito della Convenzione per la risoluzione di controversie sugli investimenti alla quale la Malesia ha aderito sin dal 1966.

In parole povere dunque la Malesia è da considerarsi come una piccola gemma del Sud est asiatico sulla quale scommettere in una prospettiva di medio-lungo termine sia per gli investitori sia per gli italiani alla ricerca di nuove opportunità professionali.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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