Montegallo, tradizione ed eleganza italiane racchiuse in un… cappello

Montegallo, tradizione ed eleganza italiane racchiuse in un… cappello

28 Marzo 2018 Categoria: Un'Italia da Export

Con Alice Catena, creatrice del brand Montegallo, abbiamo parlato della lavorazione artigiana dalla quale prendono origine i cappelli Made in Italy che hanno conquistato i mercati esteri.

Ci racconti brevemente la storia della sua azienda…

Le collezioni Montegallo nascono dal recupero dei segreti e della bellezza di una tradizione centenaria: la lavorazione artigiana marchigiana del cappello di paglia intrecciata e cucita a mano. Da sempre nella Regione Marche si coltiva il grano, ed era usanza che le donne ne intrecciassero gli steli appena mietuti per farne dei copricapo per riparare dal sole gli uomini che lavoravano all’aperto. Grazie alla loro abilità il cappello è diventato presto elemento ornamentale, indispensabile per conferire eleganza e distinzione. Oggi Montegallo impersona l’arte di realizzare dei copricapo interamente fatti a mano, unici nel loro genere.

Quali sono gli elementi e le condizioni che ne hanno decretato il successo sul mercato attuale?

Realizzati in Italia, ogni cappello è confezionato con materiali di pregio: paglia, feltro e filati 100% naturali. Accessori pregiati, dalle forme uniche per un fascino e uno stile senza tempo. L’attenzione al prodotto in termini di dettaglio, unicità e massima qualità, è sempre apprezzata e vincente.

In questi anni di crisi, quanto la ricerca del successo sui mercati internazionali è stata una scelta e quanto una necessità?

Entrambe. La globalizzazione rappresenta un problema e al tempo stesso un’opportunità. I nostri prodotti devono confrontarsi con quelli di altri Paesi dove materia prima e manodopera incidono molto meno. Solo la massima qualità e la cura del dettaglio che il nostro know-how è capace di produrre può fare la differenza. Questo ci induce a migliorare continuamente il nostro prodotto.

Quale metodologia di ingresso ha adottato per fare business all’estero ed in quali mercati siete oggi presenti?

Fiere specifiche di settore, WHITE Milano e TRANOI Parigi, sono state un ottimo trampolino di lancio del marchio. Quest’anno a febbraio, la vittoria del premio INSIDE WHITE AWARDS, riservato ai nuovi marchi emergenti ci ha consentito un ulteriore posizionamento e grande visibilità internazionale. Abbiamo avuto la possibilità di iniziare a collaborare con ottime realtà in Europa, Cina, Nord Africa.

Qual è il “peso” delle attività internazionali oggi sul suo business?

Al momento il mercato estero ricopre il 70% del fatturato.

Nel vostro percorso di espansione all’estero siete stati supportati da strutture pubbliche e/o da società di consulenza private?

Confartigianato e ICE sono state un supporto fondamentale perché hanno seguito la crescita e lo sviluppo di Montegallo sempre con molta attenzione, disponibilità e professionalità.

Com’è il rapporto con la burocrazia all’estero e, più in generale, quali sono state le principali difficoltà riscontrate?

Naturalmente le problematiche cambiano da Paese a Paese. In generale la documentazione richiesta dalle dogane al momento della spedizione è eccessiva e allunga le tempistiche di consegna.

Quali sono i vostri piani futuri di sviluppo? Avete già in mente nuovi mercati da conquistare?

Stiamo lavorando sempre di più sullo sviluppo del commercio online. Riteniamo fondamentale lo sviluppo di una piattaforma che consenta una maggiore personalizzazione del prodotto al momento dell’acquisto.
Gli Stati uniti sono un mercato molto interessante, in forte ripresa economica. È un mercato enorme e difficile ma molto attento al Made in Italy e alla qualità artigianale del prodotto.

Quale consiglio si sente di dare agli imprenditori che intendono affacciarsi nello stesso contesto estero?

All’estero i tempi sono più lunghi e i risultati non sempre immediati. Consolidare rapporti commerciali richiede grande costanza, presenza sul mercato ed investimenti: a volte infatti ci vogliono anni prima di avere riscontri da un mercato estero e conoscere i giusti collaboratori. Good Luck!

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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