L’elevato potere d’acquisto dei pur pochi cittadini che risiedono nel Principato rende la città-stato che affaccia sulla costa mediterranea una meta ideale per le imprese italiane che commercializzano prodotti di qualità medio-alta. Ne abbiamo parlato con Cristiano Gallo, Ambasciatore italiano nel Principato di Monaco.
Quali sono le principali caratteristiche del mercato monegasco?
Innanzitutto vorrei ricordare che ci si riferisce ad un territorio, quello del Principato di Monaco, che si estende su poco più di 2 kmq, con una popolazione di circa 38.000 persone residenti. Poiché le sue (ridotte) dimensioni geografiche e demografiche sono inversamente proporzionali alla sua (enorme) capacità di saper proiettare un’immagine positiva nel mondo, il Principato è diventato di fatto una prestigiosa vetrina di prodotti esclusivi nel settore del lusso.
Quali sono i rapporti politici e commerciali tra Italia e Monaco?
Le relazioni commerciali tra l’Italia e il Principato di Monaco sono molto intense. Monaco rappresenta un mercato di snodo importante dei prodotti italiani anche grazie alla vicinanza geografica ed agli stretti rapporti socio-culturali esistenti tra i due Paesi. Sulla base degli ultimi dati statistici, l’Italia si è riconfermata il primo partner commerciale del Principato di Monaco, aggiudicandosi il primo e terzo posto rispettivamente come Paese fornitore e Paese acquirente. L’interscambio commerciale bilaterale è stato pari a 434 milioni di euro nel 2016, con un saldo positivo della bilancia commerciale italiana pari a 206 milioni di euro. Le esportazioni e le importazioni italiane hanno infatti raggiunto rispettivamente i 320 (28,6% del totale) e 114 (13,2% del totale) milioni di euro. Per quanto riguarda i rapporti politici, Italia e Monaco intrattengono relazioni diplomatiche dal 1947 e nel 2006 l’Italia ha elevato il proprio Consolato Generale nel Principato al rango di Ambasciata.
Quali sono le prospettive economiche del Paese nei prossimi anni?
L’economia di Monaco gode di ottima salute. Da oramai quasi sette anni il bilancio dello Stato è in attivo, grazie ad una gestione attenta dell’economia che sempre più si regge sugli introiti generati dall’imposta sul valore aggiunto (IVA), unica tassa che conosce il Principato. L’Unione Europea ha riconosciuto l’attuale fase virtuosa dell’economia monegasca, stralciando Monaco da tutte le liste dei paradisi fiscali, ciò che ha indotto gli investitori internazionali a scegliere il Principato ed attirato nuovi residenti stranieri.
Quali sono i prodotti italiani più apprezzati e qual è la percezione del Made In Italy nel Principato?
Tutti i prodotti di alta gamma che rientrano nel settore del lusso trovano qui terreno fertile; in particolare prodotti di nicchia dell’enogastronomia, alta sartoria, calzature ed accessori artigianali, arredamenti d’interni per residenze di prestigio o per natanti di alto bordo, la cantieristica navale in genere e tutti i prodotti di alta tecnologia con una forte componente “green”, meglio se innovativa, vista la vocazione ambientalista del Principe Alberto II di Monaco e dunque di tutto il Principato. La percezione del Made In Italy è qui senz’altro positiva: la collettività italiana residente a Monaco sfiora le 8500 unità (è seconda solo a quella francese che conta 9100 residenti) ed è molto ben integrata in una realtà che ha molto contribuito a far crescere sia nel settore immobiliare ed infrastrutturale che attraverso la visione progettuale di grandi studi di architettura e di interior designers, nel settore crocieristico ed in quello dell’intrattenimento. La vita del Principato è infatti scandita da grandi eventi sportivi, sociali e commerciali di valenza internazionale (Gran Premio di Formula 1, Rally di Montecarlo, Master Internazionale di Tennis, Jumping International of Monte Carlo, Film Festival della Commedia, Festival del Circo di Monte-Carlo, Ballo della Rosa, Ballo della Croce Rossa e numerosi eventi ed aste a fini di solidarietà) che hanno accresciuto la fama di Monaco nel mondo, facendo da volano per la sua immagine e favorendo un importante indotto economico.
Quali suggerimenti darebbe agli imprenditori italiani intenzionati ad investire a Monaco? Quali i settori più redditizi, in espansione?
Il mercato-vetrina del Principato è particolarmente complesso ed occorre rivolgersi a professionisti che già vi operano o lo conoscono bene per approcciarlo nel modo corretto. È pertanto raccomandabile elaborare un piano che tenga innanzitutto conto degli altissimi costi immobiliari e della vita in genere a Monaco per verificare previamente la fattibilità finanziaria dell’impresa. L’immobiliare è senz’altro un settore sempre in forte crescita, ma è difficile accedervi e la concorrenza è elevata, così come la cantieristica navale, che di fatto è limitata ai grandi gruppi industriali che qui presentano a settembre di ogni anno prodotti esclusivi (megayacht) nel corso del più rinomato evento di settore al mondo, il Monaco Yacht Show. I settori bancario e finanziario sono anch’essi rilevanti, ma abbastanza chiusi, mentre spazio limitato esiste nei settori trasporti ed infrastrutture, comunque penalizzati dalla ristrettezza del territorio del Principato. In conclusione, l’enogastronomia, legata a progetti di valorizzazione di territorio dai quali provengono i prodotti offerti, ovvero il gusto italiano nell’arredamento d’interni, attraverso la fornitura di materiali ed oggetti preziosi e la promozione di progetti innovativi di “home living”, allo stesso tempo “green” ed “high tech”, appaiono oggi i settori su cui puntare a Monaco.
Esiste una business etiquette a Monaco (ed in Costa Azzurra)?
Oltre al generico consiglio di muoversi sempre con prudenza su un mercato molto selettivo non solo per gli alti costi che lo caratterizzano, una chiave di accesso alle opportunità di affari che offre il Principato consiste nel legare il potenziale business ad iniziative di solidarietà e/o beneficenza, eventualmente per il tramite delle Fondazioni che fanno riferimento alla famiglia regnante dei Grimaldi di Monaco.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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