I Paesi Bassi rappresentano una delle economie più sviluppate del Vecchio Continente con un elevato livello di ricchezza (il PIL pro capite, nel 2017, si è attestato su $ 53,600) ed un basso tasso di disoccupazione, oggi di poco superiore al 5%. Per questi motivi il Paese è guardato con interesse da molti cittadini che hanno intenzione di trasferirsi all’estero.
Come tutte le nazioni anche i Paesi Bassi hanno le loro caratteristiche peculiari, con relativi vantaggi e svantaggi che esamineremo nel corso di questo articolo ma innanzitutto spieghiamo quali sono i passi da compiere per trasferirsi nel “Paese dei tulipani”.
Amsterdam fa parte, insieme ad altri 25 stati, dello spazio “Schengen” (area all’interno della quale è garantita la libera circolazione delle persone) e dunque per i cittadini italiani che intendono trasferirsi sul territorio olandese per un periodo di tempo inferiore ai quattro mesi non c’è bisogno di richiedere alcun visto.
Se invece si ha intenzione di rimanere in Olanda per un periodo di tempo superiore ai 4 mesi si deve obbligatoriamente ottenere il BSN, un numero di servizio di cittadino che va richiesto entro cinque giorni dal proprio arrivo. Per ottenerlo è necessario completare una registrazione al Municipal Personal Records Database.
Questo numero viene registrato sul passaporto, sulla patente di guida o sulla carta d’identità e sarà richiesto per svariate attività essenziali come aprire un conto in banca, ricevere lo stipendio, avere accesso all’assistenza sanitaria e, più in generale, ogni qual volta si dovrà avere a che fare con un ufficio pubblico olandese.
Per richiederlo sarà sufficiente esibire un contratto d’affitto ed un documento di identità in corso di validità (passaporto o carta d’identità) eccezion fatta per la patente di guida ed inoltrare la richiesta. Se non ci saranno intoppi il BSN sarà recapitato presso il domicilio indicato nel giro di qualche giorno.
Per avere maggiori informazioni ci si può recare presso gli uffici comunali più vicini o visitare questa pagina web.
Per tutti i cittadini interessati ad ottenere la cittadinanza olandese il percorso è un po’ più lungo perché sono necessari 5 anni di permanenza all’interno del Paese ed il superamento di una serie di test valutativi sulla conoscenza della lingua, della cultura e della storia del Paese prima di poter diventare un cittadino olandese a tutti gli effetti.
Cosa tenere a mente prima di partire?
Un aspetto che può sembrare banale ma che è invece di fondamentale importanza è possedere una corretta conoscenza dell’inglese, elemento fondamentale non solo per espletare tutte le incombenze quotidiane ma anche per avere l’opportunità di trovare un buon lavoro nel “Paese dei tulipani”. A dir la verità una buona conoscenza della lingua inglese, alla lunga, potrebbe non essere sufficiente per riuscire a completare il processo d’integrazione nello stato e quindi, a tal fine, sarebbe bene impegnarsi nell’imparare anche la lingua locale, che non è delle più semplici.
Un’altra variabile su cui riflettere prima di trasferirsi in Olanda è il clima, notoriamente non eccezionale: la convivenza con pioggia, freddo e lunghe giornate grigie deve quindi essere messa in conto.
Inoltre anche l’elevato costo della vita, riscontrato specialmente ad Amsterdam, è un fattore da tenere in considerazione anche se esso viene ampiamente compensato da un livello medio degli stipendi adeguato.
Infine non va sottovalutato il fatto che in Olanda sia vigente l’obbligo di procurarsi un’assicurazione sanitaria (quelle economiche possono costare circa 100 euro al mese) perché il sistema sanitario nazionale è di tipo semi privato.
Fra gli incentivi di trasferirsi nel Paese citiamo invece un ambiente pulito, sicuro, ordinato e multiculturale in cui vige un grande rispetto per i diritti civili. Probabilmente però il fattore che attira il maggior numero di expat, italiani e non, riguarda le opportunità lavorative offerte dal Paese grazie ad un mercato del lavoro meritocratico e dinamico.
Attenzione però perché c’è lavoro e lavoro ed in Olanda le maggiori opportunità si aprono a lavoratori altamente specializzati ed in alcuni specifici settori come energie rinnovabili, biotecnologie, elettronica e settore marittimo.
Fare impresa in Olanda
Anche per i cittadini che non hanno intenzione di cercare in Olanda un lavoro dipendente ma sono piuttosto interessati ad aprire un business in proprio ci sono una serie di incentivi che è bene sottolineare.
Fra questi citiamo la facilità e velocità di apertura impresa (l’Olanda occupa infatti il 20mo posto a livello globale nell’ultimo rapporto Doing Business elaborato dalla Banca Mondiale), una tassazione chiara e poco invasiva ed una burocrazia snella.
Fra le città su cui investire, oltre alla inflazionatissima Amsterdam, ci sono tuttavia altri centri urbani minori sui quali si può puntare, a seconda del comparto nel quale si opera. Per chi si occupa di design e moda si consiglia di fare un pensierino su Eindhoven e Arnhem mentre la parte centrale del paese è quella più interessante per il settore alimentare.
Infine da non dimenticare che l’Olanda è anche sede di importanti porti commerciali fra cui spicca Rotterdam, considerato il porto più importante d’Europa, e quello di Eemshaven, situato nel Nordest del Paese.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it
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