Bahrein: un'attraente finestra sul Golfo Persico

Bahrein: un'attraente finestra sul Golfo Persico

12 Febbraio 2018 Categoria: Focus Paese Paese:  Bahrein

Il Bahrein oggi rappresenta una piattaforma d’accesso ideale per penetrare nel mercato comune del Golfo Persico, che vale 1,5 trilioni di dollari. Scopriamo insieme quali sono le principali opportunità ed i rischi più significativi per le imprese straniere interessate ad investire nel Paese.

Il Bahrein è un piccolo stato, diventato monarchia costituzionale nel 2002, formato da un arcipelago di oltre 30 isole e situato nei pressi del Golfo Persico. Oggi l’economia del Paese offre alcune ragguardevoli opportunità agli investitori sebbene non sia esente da alcuni elementi di rischiosità che non vanno sottovalutati.

In particolare il piccolo regno si sta impegnando nel tentativo di ridurre la spesa pubblica, in seguito al crollo dei prezzi del petrolio verificatosi negli ultimi anni, che ha eroso sensibilmente il budget nazionale. Il Bahrein, fra l’altro, essendo considerato come una rilevante piazza finanziaria è sottoposto ad un crescente rischio di speculazione, evento che ha portato le principali agenzie di rating a tagliare il rating del credito degli istituti del Bahrein negli ultimi mesi del 2017.

A dicembre 2017 Standard and Poor’s ha abbassato il rating del credito sovrano e locale in Bahrein a lungo termine da BB- a B+, a causa della crisi di liquidità e dell’aumento del rischio finanziario cresciuto per le difficoltà ad accedere a finanziamenti internazionali. Un mese prima anche Fitch aveva modificato il proprio outlook sullo stato tramutandolo da “stabile” a “negativo”, sostenendo che il governo locale non era ancora stato in grado di proporre una valida strategia che potesse contrastare la crescita di deficit e rapporto fra debito pubblico e PIL.

Nonostante ciò il Global Competitiveness Index 2017-2018 del WEF segnala un’ascesa nella competitività del Paese che si posiziona al 44esimo posto a livello globale ed al quarto nel mondo arabo, dietro Emirati Arabi Uniti, Qatar ed Arabia Saudita. Tale miglioramento è soprattutto frutto delle riforme di stampo liberale adottate dal governo al fine di facilitare investitori stranieri e la creazione di start-up. Riforme che hanno già prodotto i primi risultati fra cui alcuni clamorosi come una crescita del numero delle imprese registrate, nell’arco degli ultimi due anni, pari al 160%.

Fra gli altri vantaggi offerti dal Paese si segnalano la totale esenzione fiscale per chi crea un impianto produttivo nel Paese, bassi costi operativi (30% inferiori rispetto alle media degli altri Paesi del Golfo), la possibilità per le imprese straniere di avere il 100% del controllo sulle filiali locali e la presenza di un sistema bancario efficiente.

Inoltre il Paese si classifica al 5° posto nella Expat Explorer Survey, la classifica dei migliori Paesi dove andare a vivere stilata sulla base di alcuni fattori come opportunità di lavoro, salari, sicurezza e qualità della vita.

Per tutte le imprese che necessitano assistenza per valutare l’opportunità di operare investimenti in Bahrein è stato creato l’Economic Development Board, organismo che ha il compito di supportare le imprese al fine di promuovere l’attuazione dell’ambizioso piano di sviluppo del Paese, Vision 2030, che prevede un significativo piano di diversificazione economica sostenibile.

Rapporti con l’Italia

Bahrein e Italia intrattengono rapporti commerciali forti fin dai primi anni ’70 ed il trend nell’interscambio commerciale fra Roma e Manama sembra essere positivo con il valore che, nel 2016, è cresciuto del 37% anche se, i dati relativi ad i primi 9 mesi del 2017, segnalano un rallentamento dell’export italiano pari al 10,7%.

Comunque il governo italiano segue con crescente interesse le opportunità che provengono da alcuni comparti chiave come infrastrutture, trasporti ed energia. In particolare le imprese italiane sembrano essere spesso fra le favorite per ottenere delle commesse riguardanti grandi progetti da sviluppare nel piccolo regno perché in possesso di un know-how unico.

In generale comunque fra i prodotti italiani più apprezzati in Bahrein spiccano prodotti della meccanica industriale, food&beverage, materiali edili e prodotti di lusso di vari settori come moda, arredamento ed automobili.

I consumatori locali appartengono ad una classe piuttosto agiata, abituata a viaggiare e per questo conoscono molto bene le eccellenze Made in Italy. L’Italia e gli italiani vengono generalmente visti di buon occhio nel Paese e per questo le nostre produzioni (anche non di lusso) riscuotono un certo grado di successo. Per migliorare ancora le nostre performance sarebbe comunque importante investire anche sui servizi di post-vendita, molto importanti per i cittadini bahreiniti.

Infine un ultimo consiglio per operare con successo nel Paese è quello di procedere preventivamente ad una approfondita conoscenza del mercato, valutando l’opportunità di appoggiarsi ad un partner locale.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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