Con Salavatore Parano, Direttore dell’ufficio ICE di Almaty, abbiamo analizzato le opportunità di business offerte da uno dei più importanti fornitori energetici del Belpaese: il Kazakistan.
Come si sono evolute nel tempo le relazioni economiche fra Italia e Kazakistan?
Le relazioni economiche bilaterali fra l’Italia ed Kazakistan sono ottime. L’Italia è il secondo partner commerciale del grande Paese euroasiatico. Il Kazakistan è un importante fornitore energetico del nostro Belpaese e le imprese italiane esportano in Asia centrale macchinari, tecnologie e beni di consumo. L’andamento dell’interscambio bilaterale ha registrato negli ultimi anni una flessione dovuta alle forte oscillazioni dei prezzi delle materie prime energetiche. La strategia di sviluppo economico del governo kazako può generare nei prossimi anni interessanti opportunità per le imprese italiane specializzate nelle forniture per il comparto oil and gas, nelle tecnologie per la meccanizzazione agricola e la trasformazione alimentare.
Quali sono le previsioni di crescita del Paese da qui al 2020?
L’economia kazaka è dipendente dai prezzi internazionali delle materie prime energetiche e minerarie. Il deprezzamento del petrolio è in buona misura responsabile del rallentamento delle attività economiche nel biennio 2015/2016 e della riduzione delle entrate dello stato. Per il prossimo triennio il PIL dovrebbe registrare una crescita meno esuberante del decennio scorso con tassi annuali di circa il 2,5-3%.
Quali sono i prodotti italiani maggiormente apprezzati dalla popolazione locale?
Il Kazakistan è un importante acquirente di tecnologie e semilavorati made in Italy che costituiscono la maggiore voce del nostro export verso la maggiore economia dell’Asia centrale. La popolazione locale apprezza i beni di consumo con marchi prestigiosi del made in Italy. Le calzature e gli accessori in pelle, gli arredi, l’abbigliamento, gli occhiali, i gioielli prodotti nel Belpaese conferiscono status ai consumatori locali di fascia alta.
Quali sono le caratteristiche dei consumatori kazaki?
La classe media kazaka apprezza lo stile di vita italiano in tutte le sue espressioni. I moderni centri commerciali delle maggiori città del Kazakistan ospitano decine di punti vendita con marchi che evocano italianità. La forza del made in Italy è particolarmente visibile nei punti vendita delle calzature, abbigliamento, arredi ed accessori per la casa. Il consumatore kazako, con potere d’acquisto elevato, riconosce al marchio italiano un prezzo superiore se viene prodotto nel nostro Paese.
Ci sono degli elementi in particolare che influenzano le loro decisioni d’acquisto?
La decisione della Banca Centrale Kazaka di lasciar fluttuare la divisa nazionale, assunta nel mese di agosto 2015, ha determinato una significativa perdita di valore del Tenge rispetto all’euro ed alle maggiori divise internazionali. La conseguente riduzione del potere d’acquisto della classe media kazaka ha determinato una contrazione dell’interscambio internazionale. In questa fase congiunturale, i consumatori kazaki mostrano di essere molto attenti, nelle decisioni d’acquisto, alla variabile prezzo del marketing mix.
Qualora si volesse realizzare una partnership con un soggetto kazako quali regole della cosiddetta “Business Etiquette” sarebbe opportuno tener presenti?
I processi decisionali in Kazakistan possono variare sensibilmente in relazione al profilo della controparte impresariale/statale. I giovani kazaki che hanno studiato all’estero conoscono l’inglese ed adottano uno stile di vita internazionale. I responsabili senior di strutture statali non utilizzano l’inglese come lingua veicolare. La società kazaka riconosce prestigio alle persone di maggiore esperienza età. L’imprenditore italiano che intende creare una partnership solida e duratura in Kazakistan non dovrebbe avere fretta, o mostrare di essere impaziente, e dovrebbe cercare di adattare la strategia commerciale al singolo contesto di riferimento. Il Kazakistan non è dotato di una significativa presenza produttiva di beni strumentali ed è un importatore netto di macchinari e tecnologie. Il governo manifesta, con sempre maggiore frequenza, l’importanza del contenuto nazionale nei processi di fornitura e subfornitura collegati ai rilevanti investimenti capex dei grandi progetti energetici sviluppati dai consorzi internazionali di produzione condivisa.
Quali sono i principali pro e contro per un soggetto che decide di investire in Kazakistan? Il governo locale sta pensando ad alcune misure per agevolarli?
Negli ultimi due decenni il Kazakistan ha migliorato progressivamente il contesto normativo per facilitare le attività impresariali e per attrarre gli investimenti diretti esteri. La classifica della Banca Mondiale dei Paesi dove fare business attribuisce al Kazakistan la 37ma posizione. Il governo ha creato zone economiche speciali, con generosi incentivi, per favorire la localizzazione produttiva nelle diverse regioni del Paese. Un imprenditore estero che intende investire in Kazakistan dovrebbe considerare con attenzione quale governo regionale (oblast) offre le condizioni migliori, la dotazione delle infrastrutture di trasporto ed energetiche, quali requisiti ed i tempi per ottenere i permessi di lavoro per il personale straniero.
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Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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