Dopo aver parlato delle opportunità offerte dalla Lettonia analizziamo quelle offerte da un’altra repubblica baltica, la Lituania, sempre più legata al ‘Vecchio Continente’, oggi in grado di assorbire il 60% dell’export locale.
Se si pensa alla Lituania si pensa a Vilnius, capitale e centro urbano più popoloso del Paese, una città vivace, stimolante e ricca di possibilità ma al contempo tranquilla.
Con oltre mezzo milione di abitanti Vilnius rappresenta infatti una città giovane e dinamica, in continua evoluzione. Una sorta di cartina tornasole di tutto il Paese che quest’anno dovrebbe crescere di quasi il 3%, specialmente grazie ad un export brillante sempre più diretto verso le economie europee.
Proprio per questa ragione il Paese sostiene con convinzione il processo di liberalizzazione degli scambi internazionali.
Oggi rapporti con Mosca rimangono forti ma l’export locale verso la Russia ha subito una sensibile diminuzione nell’ultimo periodo, nell’ordine del 10-15% soprattutto in alcuni comparti come agroalimentare, industria manifatturiera e logistica, in particolare a causa delle sanzioni commerciali imposte alla Russia in seguito all’aggressione contro l’Ucraina.
Oggi il Paese, secondo il ranking elaborato dalla Banca Mondiale, si posiziona al 16esimo posto a livello mondiale fra gli stati in cui è più semplice fare business, in miglioramento rispetto all’anno precedente.
Fra i settori d’eccellenza del Paese spiccano quello della “life science” (scienze della vita)”, il manifatturiero e quello dei servizi. Per l’economia locale, comunque, è essenziale riuscire ad attrarre capitale estero, soprattutto in alcuni comparti come informatica, biochimica e medicina.
In generale l’industria lituana è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e know-how che l’Italia, celebre per la sua ingegnosità e per la sua spiccata capacità di creare valore aggiunto, può senza dubbio fornire.
Inoltre la Lituania è particolarmente apprezzata per la facilità di creare un’impresa partendo da zero e per la presenza di interessanti agevolazioni fiscali volte ad attrarre gli investimenti esteri, specialmente all’interno delle 6 zone franche esistenti nel Paese.
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Rapporti con l’Italia
I rapporti bilaterali fra Roma e Vilnius sono solidi: in cinque anni l’interscambio tra i due Paesi è cresciuto di un terzo e nel 2017 ha raggiunto i 2 miliardi di euro.
Il potenziale del Made in Italy è quello classico, dai macchinari all’IT e, più in generale, le industrie e le tecnologie d’avanguardia (tra cui biotecnologie, farmaceutica, sanità, dispositivi medici, chimica e nutrizione) mentre sono ancora pochi gli investimenti diretti italiani in Lituania (circa 27 milioni di euro, contro i 15 milioni investiti dalle imprese lituane nel Belpaese).
In Lituania il Made in Italy è conosciuto ed associato all’idea del buon gusto e della qualità. In particolare cibo, moda ed arredamento sono molto apprezzati dai consumatori lituani ma sono molto richiesti anche prodotti della meccanica, come macchinari ed apparecchiature.
In generale i lituani apprezzano tutto ciò che è italiano in ogni settore e nelle vie più eleganti delle principali città del Paese si trovano numerosi brand di stilisti italiani, a testimonianza che il fascino del Belpaese ha pienamente attecchito anche a Vilnius e dintorni.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it.
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