“La strategia di Mondadori Retail parte dal customer journey, che oggi inizia in Rete, dove la maggioranza degli utenti sceglie i titoli dei libri, ma l’obiettivo è riportare le persone in libreria”.
Parlando con Exportiamo.it, a margine del convegno “Dall’e-commerce all’e-shopping”, tenutosi presso la sede di Regione Lombardia, queste sono state le parole di Pierluigi Bernasconi, dal giugno 2017 amministratore delegato di Mondadori Retail, società parte del colosso italiano dell’editoria, che conta su oltre 600 punti vendita in tutta Italia, ai quali si aggiungono gli shop-in-shop (52), i canali web e l’attività di bookclub.
Una rete capillare tramite la quale sono serviti oltre 20 milioni di clienti ogni anno, con il risultato di ricavi pari a 199,6 milioni di euro nel 2016, e prospettive di “crescita a doppia cifra per il 2017”, di cui il prodotto libro rappresenta il 77% del fatturato.
Gli italiani sono tornati a leggere o la strategia di Mondadori Retail funziona?
Da tempo Mondadori opera nell’e-commerce, un canale oggi essenziale che intendiamo integrare sempre di più con quello dei nostri punti vendita, perché solo così daremo slancio e nuova visibilità alla vendita dei nostri testi. Tuttavia oggi stiamo spostando il ‘core’ della nostra attività nelle librerie, perché qui offriamo valore aggiunto e socialità, che riteniamo elementi apprezzati dagli amanti del libro. Per Mondadori la completezza della relazione con il cliente si realizza in libreria, dove si incontrano altre persone, si ascoltano i suggerimenti dei librai, si entra nella comunità fisica degli amanti del libro, che offre un’esperienza unica. Nei nostri negozi offriamo esperienze gratificanti, di cui un esempio sono gli incontri con gli autori o altri eventi di stimolo intellettuale. Non solo, nei Mondadori Store il cliente che entra per acquistare un libro può godere di una serie di servizi no-book quali la ristorazione, l’assistenza tecnica per apparecchi elettronici o l’acquisto di cd e giocattoli. Tutto questo crea fidelizzazione.
Come Mondadori guarda agli “scomodi giganti” di Amazon e E-Bay? Come competere?
La presenza e la crescita dei giganti dell’e-commerce è un fatto con il quale è necessario confrontarsi anche in una prospettiva di medio termine. Riteniamo però che il canale fisico possa anche in futuro rappresentare il principale punto di riferimento per un grande numero di lettori, a patto di saper costruire un sistema integrato con il proprio web d’insegna e di offrire servizi, assistenza ed eventi tali da fare in modo che una visita in libreria rimanga un momento d’intrattenimento e non solo d’acquisto. Cosa che peraltro avviene in tanti altri settori, come lo sport, lo spettacolo e certe tipologie di shopping. Qualificare e rendere distintiva la propria offerta sono le key words per il futuro.
Quali sono i libri che Mondadori vende di più online?
I testi più venduti via e-commerce sono solitamente quelli che hanno bassa tiratura e diffusione, ma gli ultimi best seller, anche di Mondadori, come quelli degli scrittori Ken Follett e Dan Brown, hanno avuto punte di acquisto importanti anche nella versione online.
Fonte: a cura di Exportiamo, Francesca Morandi, redazione@exportiamo.it
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