La Lituania è un piccolo Paese con un’economia che dipende in larga misura dall’export dei propri prodotti. Da qualche anno a questa parte Vilnius sta spostando il baricentro delle proprie relazioni commerciali verso Bruxelles, allontanandosi progressivamente da Mosca, che per decenni ha rappresentato il principale partner di Vilnius. Delle prospettive del Paese abbiamo parlato con l’Ambasciatore Lituano in Italia, Jolanta Balčiūnienė.

In che condizioni si trova oggi l’economia lituana?

La Lituania è un’economia che punta molto sull’export, è fortemente interconnessa alle catene produttive globali ed è notevolmente influenzata dalle variazioni del quadro economico mondiale. Durante l’ultimo triennio l’economia lituana ha continuato a crescere ad un ritmo pari a 2% mentre quest’anno Vilnius dovrebbe incrementare la propria ricchezza prodotta del 2,7%. Per il futuro si prevede un aumento del 2% all’anno dell’export lituano, trainato dalla ripresa delle economie UE, che rimane il fulcro delle nostre relazioni commerciali. Riguardo le spinte protezionistiche che provengono da diverse parti del mondo noi siamo contrari sostenendo la liberalizzazione degli scambi internazionali. La chiusura delle frontiere è una scelta sbagliata la comunità imprenditoriale di qualsiasi Paese al mondo ed in particolar modo per la Lituania (le esportazioni locali ammontano infatti a circa tre quarti del PIL). Dopo la grande crisi economica globale ci siamo ancor più resi conto dell’importanza dello sviluppo di un’economia sostenibile ed inclusiva. Su questo argomento sono perfettamente d’accordo con il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, quando afferma che si cresce di più quando è più forte la coesione sociale.

Quanto sta incidendo il rallentamento dell’export di prodotti locali verso Mosca?

Attualmente le relazioni tra la Russia e la comunità occidentale non agevolano purtroppo il pieno sfruttamento di tutte le potenziali opportunità. La Russia rimane uno dei nostri partner più importanti anche se le nostre esportazioni verso Mosca sono diminuite fra il 10 ed il 15 percento. Il calo degli scambi tra la Lituania e la Russia si sono fatti maggiormente sentire in alcuni specifici settori: agroalimentare, industria manifatturiera e logistica. Da parte nostra non riteniamo che le sanzioni alla Russia siano state un errore e che sia necessario tornare a “business as usual“ perché la ricerca del profitto deve sempre essere compatibile con il rispetto di alcuni principi cardine. Oggi gli imprenditori lituani stanno cercando di intensificare le relazioni di business con i vari mercati del Vecchio Continente che già assorbono il 60 per cento dell’export lituano.

Che percezione ha il consumatore lituano riguardo i prodotti Made in Italy e quali sono i prodotti italiani maggiormente in voga in Lituania?

In Lituania il Made in Italy è conosciuto ed associato all’idea del buon gusto e della qualità. In particolare cibo, moda ed arredamento sono molto apprezzati dai consumatori lituani ma acquistiamo dall’Italia anche molti prodotti della meccanica (macchinari ed apparecchiature).

Che programmi stanno mettendo in atto le istituzioni lituane per incentivare gli investimenti esteri?

Nel 2016 il business climate lituano si è posizionato al ventesimo posto nel mondo nel rapporto Doing Business Report elaborato dalla Banca Mondiale. Il nostro Paese è particolarmente apprezzato per la facilità di creare un’impresa partendo da zero e per la presenza di interessanti agevolazioni fiscali volte ad attrarre gli investimenti esteri, specialmente all’interno delle 7 zone franche esistenti nel Paese.

In quali comparti industriali la Lituania ha maggiore interesse nell’attirare investitori stranieri?

Per la nostra economia è importante attrarre capitale estero, soprattutto in alcuni comparti fra cui cito informatica, biochimica e medicina. In generale l’industria locale è sempre alla ricerca di nuove tecnologie e know-how che un Paese come l’Italia, celebre per la sua ingegnosità e per la sua spiccata capacità di creare valore aggiunto, può senza dubbio fornire al sistema produttivo lituano.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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