E’ iniziata ieri, presso lo Jacob Javits Center di New York, la fiera “International Franchise Expo” (15-17 giugno 2017), una delle manifestazioni più importanti al mondo per il comparto franchising. La grande novità di quest’anno è che, per la prima volta, è stato allestito un Italian Pavillion - vale a dire un’area interamente dedicata ad operatori e format italiani. Il tutto grazie all’organizzazione data in esclusiva a IBS North America LLC, controllata americana di IBS Italia, società editrice di Exportiamo.it. Abbiamo avuto il piacere di parlare di questa iniziativa con Maurizio Forte, Direttore di ICE New York.
Per la prima volta l’Italia sarà presente all’International Franchise Expo con un padiglione proprio: quanto è importante questa partecipazione per il Made in Italy?
Il franchising rappresenta sicuramente un importante canale di sviluppo commerciale per il Made in Italy negli USA, che fino ad ora è rimasto relativamente poco esplorato dalle aziende italiane. In questo mercato infatti il franchising, si e’ ormai ampiamente affermato come valida alternativa alla grande distribuzione e può quindi rendere più accessibile l’entrata diretta nel mercato per i nostri produttori.
La presenza italiana all’IFE di New York, manifestazione leader per il franchising negli Stati Uniti ed uno dei principali appuntamenti a livello mondiale, l’Agenzia ICE e Confimprese intendono favorire l’incremento dell’offerta italiana con una presenza sempre più qualificata e diversificata e l’accesso a nuove opportunità, nonché contribuire al rafforzamento delle posizioni commerciali già acquisite sul mercato statunitense.
Quali sono i vantaggi per un investitore di aprire un franchising piuttosto che avviare un’attività da zero?
Il franchising è un’ottima forma di investimento consolidata negli Stati Uniti, sia per il franchisor che avviando un franchise realizza utili sia dallo svolgimento dell’attività che dalla vendita del franchise ad altri investitori, sia per il franchisee che acquista la franchise e può sfruttare così un concetto, un marchio o un sistema di business collaudato e già testato sul mercato, cosa che aumenta le probabilità di avere successo.
Poi, ovviamente, c’è tutta l’assistenza nella gestione manageriale ed amministrativa, il supporto di promozione e marketing da parte della casa madre e i benefici derivanti dalle economie di scala, visto che tutti i franchisee insieme possono comprare a condizioni migliori e ad un minor costo rispetto ad un business individuale.
Quali sono le opportunità per il Made in Italy nel vasto mercato americano in questo settore?
Con i suoi 324 milioni di consumatori, buona parte dei quali con elevato potere d’acquisto, gli USA costituiscono un mercato di grandi potenzialità. Il franchising è un settore ormai ben consolidato nel mercato e che, allo stesso tempo, sta attraversando un interessante fase di crescita: nel 2016 la crescita è stata del 5,7%, per un fatturato di 674 mld di US$ ed un reddito generato di 405 mld di US$ pari a circa il 3% del PIL, con la presenza di circa 3.000 franchisor e 733.000 punti vendita, che danno lavoro a 7,6 milioni di addetti. (fonte: Franchise Business Economic Outlook realizzato per IFA da IHS Markit)
Le opportunità esistono per tanti settori del Made in Italy, sia per i servizi che per la vendita di prodotti, purchè i concept proposti siano capaci di adattarsi agli stili di vita ed ai modelli di consumo prevalenti nel mercato statunitense. Altro presupposto importante è che i format proposti si adattino alle formule prevalenti del franchise negli USA e siano facilmente replicabili.
Progetti di franchising ad elevato potenziale di espansione possono attrarre inoltre l’interesse di investitori istituzionali puri (fondi specializzati e investitori strategici) oltre ai potenziali franchisee.
In questo quadro, l’International Franchise Expo, che è la più grande manifestazione di settore al mondo, rappresenta per gli aspiranti franchisor italiani l’opportunità ideale per confrontarsi con centinaia di format internazionali e incontrare migliaia di investitori provenienti da tutto il mondo.
Come può l’ICE Agenzia assistere le aziende italiane interessate ad investire in USA tramite attività di Franchising?
Il supporto che l’Agenzia ICE, ed in particolare dell’Ufficio di New York, può offrire alle imprese itaiane che intendono entrare nel mercato americano del franchising, si articola su vari aspetti. In primo luogo va ricordata la tradizionale attività promozionale, di cui la presenza al Salone IFE è un esempio.
Vi sono poi i servizi di assistenza offerti alle singole aziende, sia di primo orientamento al mercato che quelli più personalizzati per aiutare l’azienda nella fase di entrata sul mercato e poi di successiva espansione e consolidamento.
Ma vanno ricordati anche altre importanti attività svolte dall’ICE, soprattutto nel mercato USA. In particolare Desk di attrazione investimenti diretti esteri, presenti sia a New York che a San Francisco possono contare su professionisti in grado di intervenire a supporto delle imprese italiane nella fase di ricerca di potenziali investitori.
Infine abbiamo un Desk di assistenza alle imprese per le problematiche di accesso al mercato e di tutela della proprietà intellettuale, con un esperto legale che può fornire informazioni ed orientamento su queste materie che, in un mercato sofisticato e maturo come quello degli Stati Uniti, presentano profili di particolare complessità.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it
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