Nell’intervista con l’Ambasciatore svedese in Italia, Robert Rydberg, si è tracciato un quadro del mercato svedese – fortemente orientato nei confronti dell’innovazione – e delle opportunità che esso offre alle imprese italiane e straniere. Fra i vari temi passati in rassegna si è messo in risalto che, in Svezia, l’ottimo livello della qualità della vita costituisce un vantaggio non di poco conto per le produzioni italiane, generalmente assai apprezzate a Stoccolma e dintorni.
La Svezia è considerata un modello a livello europeo perché riesce a coniugare crescita economica, alto tenore di vita e mobilità sociale. Qual è il segreto di questo successo?
La Svezia gode di un elevato livello di istruzione, buoni livelli di pari opportunità, uno standard tecnologico elevato, servizi pubblici efficienti, e buone infrastrutture. Questi sono alcuni degli elementi che hanno reso della Svezia un Paese di riferimento dal punto di vista di crescita economica, alto tenore di vita e alta mobilità sociale su scala globale. Il segreto di questo successo si rispecchia nel così detto modello svedese che da molto tempo è ben radicato nella società, un sistema che agevola sia i lavoratori che le imprese in modo da garantire sicurezza e, nello stesso tempo, rendere l’economia competitiva.
Quali sono le prospettive per l’economia svedese nel medio-lungo termine?
La Svezia ha un’economia stabile ed orientata verso il commercio estero, con un debito pubblico basso. Il Paese possiede un’economia flessibile e competitiva che durante lo scorso anno è cresciuta del 4,2%. La Svezia è solida anche grazie alla continua innovazione in settori come meccanica, chimica, metallurgia pesante, tecnologie ed industria del legno. Anche nell’ambito della disoccupazione la Svezia non può di certo lamentarsi visto il moderato tasso di disoccupazione (6,8% a marzo 2017) che secondo le stime continuerà a diminuire nei prossimi anni raggiungendo il 6,2% nel 2019. Nonostante ciò anche il nostro Paese si trova a dover fronteggiare problemi legati alla disoccupazione come quella tra gli stranieri che attualmente è più alta rispetto alla media generale.
Che tipo di consumatori sono gli svedesi: quali caratteristiche peculiari ricercano in un prodotto?
Secondo un sondaggio condotto dallo Swedish Trade Federation (Svensk Handel) nel 2016, per 7 svedesi su 10 è importante che durante il processo di fabbricazione di un prodotto vengano tenuti in considerazione valori come la salvaguardia dell’ambiente, la sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa. Molte persone dicono di aver comprato negli ultimi anni più prodotti che rispettano le norme etiche e che sono eco-etichettati. Oggi i consumatori si aspettano che le aziende facciano il possibile per ridurre l’impatto ambientale e per migliorare le condizioni di lavoro nei Paesi dove vengono fabbricati i prodotti. Ma per gli svedesi anche il prezzo e il design sono fattori fondamentali quando acquistano un prodotto.
Qual è la percezione dell’Italia e del Made in Italy in Svezia e a che livello si attesta oggi l’interscambio commerciale fra i due Paesi?
Sul piano bilaterale si segnala che le relazioni commerciali sono solide e in via di ulteriore crescita. Nel 2016 la Svezia ha esportato verso l’Italia l’equivalente di 32 miliardi di corone svedesi mentre ha importato dall’Italia l’equivalente di 39,1 miliardi di corone svedesi. I principali elementi di esportazione italiana in Svezia sono macchinari, apparecchiature elettriche, prodotti enogastronomici, prodotti di abbigliamento e design, autoveicoli, ecc. Inoltre vi è un crescente interesse ed apprezzamento per le eccellenze italiane nel campo della meccanica, della robotica, della ricerca applicata, delle biotecnologie e delle nanotecnologie.
In Svezia, in generale, si ha un’immagine positiva del Made in Italy che, per molti svedesi, è sinonimo di buona qualità e di buon design. La “cucina italiana” ad esempio è percepita come sinonimo di “buona cucina” e di “cucina salutare”. D’altro canto registriamo anche una certa curiosità da parte dell’Italia per le soluzioni svedesi come le transazioni cashless, il modello svedese del congedo parentale e l’ambizioso obiettivo di una società libera da combustibili fossili.
Quali sono, ad oggi, le principali opportunità per le aziende italiane che vogliono fare business nel Paese?
La Svezia è un Paese con grandi opportunità di business anche grazie ad un basso debito pubblico tanto che lo scorso dicembre Forbes Magazine ha pubblicato la sua lista “Best Countries for Business” per l’anno 2017, dove la Svezia è al primo posto. Il governo svedese incentiva l’imprenditoria e fornisce la possibilità a tutti gli imprenditori, svedesi ed esteri, di avviare di un’azienda o aprire un’attività in Svezia in maniera semplice e rapida. Altri fattori che influiscono positivamente sono il sistema burocratico agevolato, l’uso esteso della lingua inglese e il basso costo dell’energia.
Quali sono le realtà urbane, oltre ad Stoccolma, in cui le PMI italiane investono?
La maggior parte delle aziende italiane che si occupano di industria tessile si trovano a Stoccolma. Per quanto riguarda gli altri settori, le aziende sono distribuite in tutto il Paese e con una concentrazione più elevata nelle città più grandi come Göteborg e Malmö.
Com’è possibile combinare la crescita economica con gli investimenti nella transizione verde?
L’eccellenza della Svezia nella transizione verde è evidente nelle politiche nazionali, negli obiettivi e negli investimenti. Il Paese mira a diventare una delle prime nazioni al mondo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre il 98% della produzione energetica del Paese è costituita da energie rinnovabili. Nel 2016 la Svezia ha nuovamente raggiunto la posizione più alta nell’indice GGEI (Dual Citizen’s Global Green Economy Index) mettendo in evidenza l’impegno che il Paese ha verso la conservazione dell’ambiente, l’adattamento al cambiamento climatico, la creazione di posti di lavoro e la parità di genere.
Come si pone la Svezia in ambito dell’innovazione e della digitalizzazione?
La Svezia è uno dei Paesi leader nel campo dell’innovazione e della digitalizzazione soprattutto in ambito tecnologico. Spotify, Skype, King, sono solo alcune delle società nel campo innovativo-tecnologico di produzione più recente che sono nate in Svezia e che hanno raggiunto risultati d’eccellenza e fama internazionale. La chiave di questo successo sta nel creare continuamente un equilibrio tra livello di investimenti pubblici e privati e partnership tra imprese e mondo accademico. In questo ambito le università e la ricerca hanno un ruolo fondamentale. Decenni di esperienza nei settori di telecomunicazioni, wireless, elettronica e di web applicazioni design, rendono la Svezia un luogo ideale per le attività di R&D (Research and Development) nell’ICT (Information and Communication Technology).
Non a caso la Svezia è tra i leader per quanto riguarda la spesa totale in ricerca e sviluppo in relazione al PIL e mira ad essere uno degli Stati con la concentrazione di ricerca e sviluppo più alta nel mondo. Inoltre la Svezia è in prima linea per quanto riguarda la transizione verso la cashless society. Le statistiche della banca centrale svedese Sveriges Riksbank dimostrano che il valore totale dei contanti in circolazione diminuisce anno dopo anno. Nel 2010 il valore risultò essere 100 miliardi di corone svedesi e cinque anni dopo il valore era diminuito a 70 miliardi.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it
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