Mentre le grandi economie del “Vecchio Continente” sono impegnate a rilanciare l’Unione nel rispetto delle regole già stabilite, c’è un Paese che si conferma in forte ascesa e che si candida a giocare un ruolo sempre più da protagonista a livello comunitario e globale. Stiamo parlando della Repubblica Ceca che, grazie ad un potere d’acquisto in aumento e finanze pubbliche solide, prosegue nel suo positivo percorso di crescita. Delle relazioni fra Praga e Roma abbiamo parlato con l’Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia Hana Hubáčková che ha sottolineato come ormai da cinque anni consecutivi “l’interscambio fra i due Paesi migliora la sua performance registrando nuovi record”.

Nel 2016 l’interscambio fra Roma e Praga ha segnato un nuovo importante record: pensa che questo trend possa proseguire anche nel prossimo futuro?

A dir la verità è dal 2012 che l’interscambio fra i due Paesi migliora la sua performance registrando nuovi record: basti pensare che nel 2015 il valore dei beni scambiati fra Italia e Rep. Ceca ha superato per la prima volta la soglia di 10 miliardi di euro e, solo un anno dopo, si è addirittura avvicinato alla soglia di 12 miliardi di euro, con un aumento in termine di volume pari all’11,6%. Nel 2016 è poi aumentata la quota italiana sul totale del commercio estero ceco che ha raggiunto il 4,3% rispetto agli ultimi due anni quando era ferma al 3,9%. Un’altra importante novità è l’avanzamento dell’Italia, passata dal 6° al 5° posto, nella classifica generale dei maggiori partner commerciali della RC: il Belpaese rimane ancora dietro Germania, Slovacchia, Polonia e Cina ma ha scavalcato la Francia. E’ bene ricordare che, nell’ultimo anno, le esportazioni verso l’Italia sono cresciute ad un ritmo più veloce (+15,4%) rispetto alle importazioni dall’Italia (+5,7%) ed oggi il saldo commerciale è favore della RC per circa 800 milioni di euro. Va poi rilevato che il volume dell’export italiano verso la RC è più alto rispetto all’export italiano verso importanti Paesi come India, Australia, Brasile, Canada, Arabia Saudita e Sud Corea e costituisce poco meno della metà delle esportazioni italiane verso la Cina. Infine ci fa piacere constatare che, relativamente alle esportazioni ceche, sta aumentando la quota di prodotti ad alto valore aggiunto e ciò riflette una crescente maturità dell’economia ceca.

In che condizioni è oggi l’economia del Paese?

Con un tasso di crescita del 4,6%, nel 2015, la RC si è collocata tra le tre economie a più rapida crescita nella UE. Nel 2016 il Paese ha rallentato la sua corsa (+2,3%) mantenendo però un trend decisamente superiore alla crescita UE. Il principale motore della crescita economica ceca sono i consumi delle famiglie che hanno beneficiato di una buona situazione nel mercato del lavoro. Anche la produzione industriale è cresciuta lo scorso anno soprattutto per merito delle buone performance realizzate dal comparto automotive. Nel 2016 l’inflazione del Paese si è attestata intorno al 2% raggiungendo così l’obiettivo fissato dalla Banca Centrale della Repubblica Ceca. L’economia ceca, secondo le stime del Ministero delle Finanze del Paese, dovrebbe continuare a crescere ad un ritmo del 2,5% annuo nell’arco del prossimo biennio. La crescita economica di Praga si sta riflettendo su altri importanti indicatori economici fra cui tasso di disoccupazione (intorno al 4%) e le finanze pubbliche (debito pubblico in calo al 34,2% del PIL). 

Quale è la percezione nei confronti dei prodotti Made in Italy in Repubblica Ceca?

I prodotti Made in Italy, dall’abbigliamento all’arredamento, dalla meccanica al food&beverage, sono riconosciuti da sempre nella Repubblica Ceca come sinonimo di qualità e grande tradizione. Ai cechi piace rivestire le loro case con piastrelle e ceramiche italiane ed apprezzano sempre di più prodotti come l’olio extravergine di oliva ed il prosecco Made in Italy. Acquistare quotidianamente i prodotti alimentari e seguire la dieta mediterranea sta diventando nella Repubblica Ceca uno stile di vita. Da rilevare inoltre la buona percezione dei prodotti industriali italiani che sono ricercati per il loro design e la loro qualità. Infine si segnala che numerose importanti aziende italiane hanno scelto la RC come loro base di produzione (elettrodomestici - Candy; automotive - Iveco; industria di meccanica e dell’acciaio - Lucefin, TAJMAC e Tecnocap; industria tessile - Marzotto, ecc).

Perché un imprenditore italiano dovrebbe scegliere la Repubblica Ceca per fare affari?

La RC offre condizioni favorevoli per avviare un’attività imprenditoriale e per investire. Come già detto prima l’economia del Paese registra una crescita costante, un sistema politico-sociale stabile ed un trasparente sistema di incentivi agli investimenti. Le altre principali ragioni per investire in Repubblica Ceca sono rappresentate dalla presenza di manodopera esperta e qualificata, costo del lavoro competitivo, infrastrutture solide e di qualità, nonchè grande attenzione alla R&D. Alcuni parametri sono più favorevoli anche in confronto con l’Italia: mercato del lavoro più flessibile, tassazione agevolata e meno oneri amministrativi per le imprese. La RC mostra altresì una buona stabilità del sistema bancario, in cui operano anche le banche italiane (Unicredit). Mi preme poi sottolineare che la Repubblica Ceca rappresenta una base logisticamente favorevole per l’intera regione dell’Europa Centrale e si è classificata come sesto Paese più sicuro al mondo secondo “Il Global Peace Index 2016″.

Quali sono le caratteristiche peculiari del consumatore ceco?

Dal momento che il potere d’acquisto delle famiglie ceche sta migliorando, il consumatore ceco sta diventando sempre più esigente ed informato. Da una recente indagine sui consumi alimentari della Repubblica Ceca risulta che, rispetto agli anni ‘90, il consumatore ceco è sempre più propenso a provare nuovi prodotti e specialità che non fanno parte della sua cucina tradizionale.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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