L’Economist lo ha indicato come una delle migliori mete per realizzare un business nell’arco del prossimo quinquennio mentre l’OCSE lo ha eletto come il Paese con la miglior qualità della vita fra i 7 più ricchi al mondo. Il Canada quindi non è solo un luogo perfetto per fare impresa ma anche un Paese incantevole da visitare o in cui trasferirsi a vivere. Ne abbiamo parlato con l’Ambasciatore Canadese in Italia Peter McGovern che ha invitato le PMI nostrane che vendono all’estero ad espandersi sempre di più ad Ottawa e dintorni.
Nel 2016 come si è strutturato l’interscambio fra Italia e Canada?
L’Italia è il terzo partner commerciale europeo del Canada e il nono a livello globale e ciò testimonia l’importanza degli scambi tra i due Paesi, il cui valore supera i sette miliardi di euro annui. Nel 2016, gli scambi sono stati costanti e proficui, con alcuni settori chiave in continua ascesa. Il Canada ha aumentato l’export in Italia di metalli preziosi, macchinari elettrici, cereali, legumi e olio di semi. D’altro canto, il nostro Paese ha importato dall’Italia una quota crescente di macchinari, componenti per veicoli, oltre, ovviamente, a molti prodotti del vostro incomparabile patrimonio alimentare. Significativo è stato, inoltre, lo scambio a livello di servizi, per un valore superiore a un miliardo di euro. Siamo soddisfatti dei tanti investimenti che negli ultimi anni importanti aziende italiane hanno voluto compiere nel nostro Paese, ne cito solo alcuni: Grissin Bon, Ferrero, Saipem, Autogrill, Enel, Parmalat e Mapei. E siamo sicuri che tali rapporti possano crescere con il nuovo accordo commerciale tra il Canada e l’Unione Europea (CETA), il quale avrà tra i benefici più importanti l’abbattimento del 99% dei dazi doganali, la rimozione delle principali barriere non tariffarie, e l’apertura alle aziende europee delle gare di appalto pubbliche in Canada.
In che condizioni è oggi l’economia del Paese?
L’economia canadese continua a reagire all’abbassamento del prezzo del petrolio, fattore che ha ostacolato gli investimenti e impedito alle esportazioni di ripartire pienamente. Questo fattore ha ostacolato gli investimenti e impedito alle esportazioni di ripartire pienamente. Tuttavia, la crescita della produttività dei settori non correlati al petrolio – che rappresentano il 90% dell’economia totale – resiste. Inoltre, i prezzi globali del petrolio si sono stabilizzati l’anno scorso e sono ora aumentati a 50 dollari USA al barile. Parallelamente, la crescita degli investimenti nel settore del petrolio e del gas dovrebbe tornare nuovamente positiva nel 2017. Altri fattori che rafforzeranno la crescita in Canada sono l’economia statunitense in via di consolidamento; una politica monetaria accomodante; un dollaro meno caro e un sano mercato del lavoro. Anche le azioni fiscali introdotte dal governo stanno favorendo tale crescita; si pensi ai tagli fiscali per le classi medie, l’aumento degli assegni famigliari per i figli a carico, e l’aumento degli investimenti per le infrastrutture pubbliche. Guardando avanti si prevede che la crescita si dovrebbe consolidare intorno al 2,0% nel 2017 per poi stabilizzarsi sull’1,8% nel 2018.
Qual è la percezione canadese dei prodotti Made in Italy?
Il Made in Italy non è mai stato così forte in Canada e continua ad essere molto ricercato ed apprezzato, anche perché non sempre è facile trovarlo. Esso viene subito associato al concetto di qualità, lusso e buon gusto. Certo viene spesso percepito anche come più caro ma ora che l’Accordo economico e commerciale globale (CETA) fra il Canada e l’UE è stato ratificato ci aspettiamo una diminuzione dei prezzi di molti prodotti italiani. Credo che molti prodotti italiani siano complementari a quelli canadesi – per esempio nell’ambito della moda, delle macchine industriali, delle attrezzature di gamma per l’industria automobilistica e delle specialità alimentari. Pertanto incoraggio gli esportatori italiani ad approfittare di questa nicchia nel nostro mercato per espandersi in Canada.
Perché un imprenditore italiano dovrebbe scegliere il Canada per fare affari?
Il Canada offre un ambiente economico, politico e sociale tra i più favorevoli al mondo per fare business. I costi d’impresa sono i più bassi tra tutti i Paesi del G-7; le imposte sugli utili addirittura più basse tra tutti i Paesi del G-20. Forse basterebbe solo questo, ma non è tutto perché a ciò si può aggiungere una forza-lavoro molto istruita, multilingue, multiculturale e dotata di conoscenze molto richieste dal mercato del lavoro ed una qualità della vita che l’OCSE certifica come la più alta tra i sette Paesi più ricchi al mondo. Se aggiungiamo, infine, l’accesso ad altri mercati esteri che l’ingresso nell’economia canadese garantisce, possiamo ben comprendere perchè l’Economist abbia parlato del Canada come di una delle mete ideali per condurre attività imprenditoriali nei prossimi cinque anni. Nello specifico, gli imprenditori italiani beneficerebbero poi di un clima di accoglienza e di riguardo particolare in virtù delle strette ed eccellenti relazioni bilaterali che coinvolgono i nostri due Paesi, basate su storici legami politici, culturali e commerciali.
Quali sono le caratteristiche peculiari del consumatore canadese?
Certamente siamo sempre molto sensibili ai prezzi e sempre in cerca di qualche buon affare. Nonostante la congiuntura economica internazionale leggermente sfavorevole, i nostri consumatori sono sempre inclini a cercare la qualità (che l’Italia può offrire in abbondanza) è abbastanza risaputo. La nostra è una società multiculturale, e per questa ragione gli c’è grande interesse anche per i prodotti alimentari italiani, non solo da parte degli italo-canadesi. Infine, per quanto concerne i prodotti alimentari, devo dire che il consumatore canadese è molto esigente poiché le nostre normative fitosanitarie ed i nostri standard di riferimento sono molto severi. Infatti, tengo a sottolineare che quello che il nostro mercato cerca, in ambito agroalimentare, si sposa benissimo con ciò che l’Italia offre e posso ben dirlo dato che ho avuto il piacere di conoscere a fondo i cibi prelibati e la gastronomia Made in Italy che sono di livello mondiale. Tutti i provvedimenti che i produttori italiani vorranno adottare per garantire ulteriormente la qualità del cibo saranno sicuramente apprezzati dai consumatori canadesi.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA