Maryland, centro nevralgico del commercio USA

Maryland, centro nevralgico del commercio USA

03 Ottobre 2016 Categoria: Focus Paese Paese:  USA

Il Maryland è uno Stato situato sulla costa orientale degli States che - seppur parte della regione atlantica centrale - presenta dei caratteri in comune sia con gli Stati del sud sia con quelli del nord della East cost. Esso confina con 3 Stati: Pennsylvania, Delaware e Virginia oltre ad esser bagnato dall’oceano Atlantico che penetra nella baia di Chesapeake, un’amplissima insenatura suddivisa fra i territori del Maryland e della Virginia. La baia, alimentata da più di 150 fiumi è il luogo ideale per sperimentare una crociera unica nel suo genere da organizzare, in particolare, durante la stagione primaverile ed autunnale.

La superficie dello Stato è ricoperta per oltre il 40% di foreste, presenta una morfologia prevalentemente pianeggiante e può essere suddivisa in cinque grandi zone:

• la Valley and Ridge Region;
• l’area costiera;
• l’area dei monti Allegheny;
• l’altopiano di Piedmont;
• la regione delle Blue Ridge.

Il clima del Maryland è di tipo sub tropicale umido: le temperature medie invernali scendono generalmente sotto lo zero mentre durante i mesi estivi esse sono ben più miti e superano non di rado i 30°C. La regione dei monti Allegheny ha un clima più rigido rispetto al resto del Paese e non supera quasi mai i 20 gradi.

Il Maryland fa parte di quel gruppo di tredici colonie che si ribellarono al governo britannico scatenando la rivoluzione americana che portò all’indipendenza dalla madrepatria proclamata il 4 luglio 1776. Per questo motivo lo Stato è anche conosciuto con il soprannome di Old Line State (lo Stato della vecchia prima linea).

Sul suo stemma compare il motto scritto in italiano arcaico “fatti maschii, parole femine”, il cui significato dovrebbe essere “fatti decisi, parole gentili”.
Il Maryland subì gravi danni nel corso della Guerra anglo-americana (1812-1815) scoppiata in seguito alle forte tensioni commerciali intercorse con l’Impero britannico e durante la guerra di Secessione (1861-1865) - sebbene ufficialmente schierato a favore dell’abolizione della schiavitù - fu protagonista di numerosi episodi di sostegno al mantenimento della stessa, poi definitivamente abolita nel 1867.

Il Maryland ricopre un importante ruolo nei trasporti a livello federale ed è considerato un crocevia nella costa orientale degli USA. In effetti partendo dall’Old Line State è possibile raggiungere (via gomma) in sole 24 ore circa il 30% della popolazione americana. In particolare lo Stato dispone di:

Tre aeroporti internazionali (Baltimore/Washington International, Reagan National a Washington, D.C. e Washington Dulles International ) e 7 aeroporti regionali;

• Un importantissimo porto commerciale, il Porto di Baltimora, che dispone di una moderna infrastruttura per container e per merci sfuse, quali acciaio, carta e minerali. Esso è fra i porti più attivi degli Stati Uniti ed uno dei principali per il traffico RO/RO (roll on, roll off - “sale con le ruote e scende con le ruote” - una tecnica di carico di una nave che non richiede l’uso di gru perché i veicoli sono automezzi e quindi salgono e scendono da soli attraverso una rampa di carico) di automobili e di merci;

Una rete stradale e ferroviaria assai sviluppata. Si segnala che tramite il servizio ferroviario ad alta velocità è possibile raggiungere New York da Baltimora in sole due ore. La capitale dello Stato è la “piccola” Annapolis (40mila abitanti) ma la città più importante è Baltimora (oltre 600mila abitanti), realtà portuale tristemente celebre anche per essere una delle città più pericolose degli USA con un numero di omicidi molto superiore alla media federale.

Economia e punti di forza

Il Maryland è il 15° stato più ricco dell’Unione, di 365 miliardi di dollari nel 2015. L’economia nazionale presenta un alto grado di diversificazione industriale e comprende: settori manifatturieri tradizionali, high-tech, turismo, servizi di distribuzione e logistica. Anche il settore primario gioca un ruolo di rilievo nella produzione della ricchezza statale grazie alla pescosità delle sue acque (blue crab, ostriche, pesce persico), ad un settore agricolo in salute (ortaggi, formaggi e derivati e tabacco) e alla fiorente industria estrattiva (soprattutto materiali da costruzione).

Fra i punti di forza dello Stato segnaliamo:

la vicinanza con la capitale federale ed il conseguente insediamento di istituzioni governative nelle aree sub urbane di Washington e Baltimora. La prossimità con i centri di spesa pubblica ha anche favorito lo sviluppo di industrie attive nella difesa, nell’aerospaziale e nella ricerca biomedica;

• Il sistema scolastico ed universitario considerato tra i primi 15 del Paese che comprende centri di eccellenza come la Johns Hopkins University, il Biotechnology Institute e il Technology Enterprise Institute;

• Le quattro zone franche presenti sul suolo nazionale che offrono notevoli vantaggi agli esportatori che decidano di utilizzarle.

• I numerosi e differenziati programmi di incentivi e finanziamenti a disposizione di startup, PMI e grandi aziende.

Clicca qui per vedere il video in cui il Ceo dell’azienda Bambeco spiega perché il Maryland “is an excellent choice for businesses”.

Opportunità per le imprese

Il Maryland dunque costituisce un centro nevralgico per il commercio a stelle e strisce ed è sede di importanti agenzie governative, centri di ricerca e partner strategici come ad esempio il Food and Drug Administration (FDA), il U.S Department of Agriculture (USDA) ed il National Institute of Health (NIH). E’ dunque soprattutto la sua collocazione geografica a renderlo uno dei poli di sviluppo più interessanti e competitivi della nazione.

A livello settoriale si segnalano opportunità crescenti nei seguenti settori: biotecnologie, telecomunicazioni, IT, difesa e tecnologie ambientali.
Alle aziende italiane – che già intrattengono un interscambio commerciale ben superiore ai 500 milioni di dollari annui con il Maryland – si consiglia di valutare insediamenti diretti, joint-venture o altri tipi di collaborazione con società e centri di ricerca locali prima di entrare in questo promettente mercato.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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