Un’Italia da Export: intervista con Paolillo

Un’Italia da Export: intervista con Paolillo

31 Agosto 2016 Categoria: Un'Italia da Export

Nella nostra rubrica “Un’Italia da Export” abbiamo il piacere di ospitare i contributi delle eccellenze targate Made in Italy che con competenza e coraggio si affacciano sui mercati internazionali. Tra queste c’è sicuramente Paolillo, azienda campana specializzata nella coltivazione, produzione e lavorazione del finocchio. La mission aziendale, fondata sui valori e principi tramandati ai fratelli Paolillo dal padre Giuseppe, è orientata alla qualità e sicurezza del prodotto ed alla piena soddisfazione del cliente. Nell’intervista rilasciataci da Mariapia Paolillo – responsabile amministrativa dell’impresa – si svelano i progetti futuri dell’azienda fortemente orientati all’innovazione…

1. Ci racconti brevemente la storia della sua azienda…

L’azienda è stata fondata negli anni sessanta da mio padre Giuseppe Paolillo e nel 2002 a seguito di una ristrutturazione aziendale è nata la Paolillo srl che ha definito nuovi obiettivi per la crescita e lo sviluppo. Insieme ai miei fratelli Sabato Paolillo (Responsabile acquisti) e Ciro Paolillo (Responsabile commerciale) ci occupiamo della coltivazione, produzione e commercializzazione di prodotti ortivi destinati al “consumo fresco” sia sul mercato italiano che all’estero, dove particolare attenzione è rivolta alle produzioni commercializzate attraverso programmi stagionali (Autunno/Inverno - Primavera/Estate). Le nostre zone di produzione sono dislocate in diverse regioni del centro sud: Campania, Puglia, Abruzzo, Calabria e Molise, mentre la lavorazione delle differenti tipologie di prodotti è realizzata nello stabilimento di Eboli in provincia di Salerno. Il finocchio rappresenta il prodotto principe dell’azienda, la fornitura sfiora gli 80.000 q.li l’anno e, data l’abbondante richiesta, la Paolillo s.r.l. programma la produzione coinvolgendo più di 40 aziende agricole del territorio.

2. Quali sono gli elementi e le condizioni che hanno decretato il successo della sua azienda sul mercato attuale?

L’accurata selezione delle materie prime, i periodi ideali per le semine, le analisi periodiche sui lotti sia all’interno dei siti produttivi sia per le aziende agricole fornitrici sono gli elementi principali che hanno decretato il successo dell’azienda. Il prodotto viene lavorato, dalla selezione al confezionamento, da personale qualificato operando nel rispetto del protocollo Global G.a.p., garantendo produzioni sicure per il consumatore, tracciabilità, rispetto dell’ambiente e salvaguardia della salute dei lavoratori. Inoltre la nostra organizzazione ci consente di soddisfare, in modo continuativo e per l’intero anno, le esigenze sia della piccola che della grande distribuzione.

3. In quali mercati esteri siete oggi presenti?

Siamo presenti sui mercati europei inglesi, tedeschi, francesi, olandesi e stiamo lavorando per ampliare ulteriormente la nostra internazionalizzazione.

4. Nel vostro percorso di espansione all’estero siete stati supportati da strutture pubbliche e/società di consulenza private?

Non ci siamo mai serviti di strutture pubbliche preferendo rivolgerci a consulenti privati.

5. Com’è il rapporto con la burocrazia all’estero e, più in generale, quali sono state le principali difficoltà riscontrate?

In generale non abbiamo riscontrato particolari difficoltà nei mercati europei in cui siamo presenti.

6. Quali sono i vostri piani futuri di sviluppo?

Nei nostri piani futuri c’è l’innovazione: stiamo valutando l’idea di produrre un drink al finocchio e di realizzare, in collaborazione con esperti del settore, una linea di cosmesi. Anche se entrambi i progetti sono nella loro fase iniziale, ci stiamo attivando perché siano realizzati nel minor tempo possibile per dare all’azienda una nuova veste proiettata verso il futuro.

7. Quale consiglio si sente di dare agli imprenditori che intendono affacciarsi nello stesso contesto estero?

Uno dei suggerimenti che mi sento di dare è quello di distinguersi in un mercato sempre più intricato e competitivo e di basare il proprio operato sui valori di correttezza, coerenza, centralità dell’uomo e rispetto dell’ambiente. Inoltre consiglio di impegnarsi in un processo di costante miglioramento degli standard di qualità per garantire l’obiettivo strategico della completa soddisfazione del cliente.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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