Carolina del Nord, un’economia in evoluzione che non rinuncia al Made in Italy

Carolina del Nord, un’economia in evoluzione che non rinuncia al Made in Italy

01 Agosto 2016 Categoria: Focus Paese Paese:  USA

La Carolina del Nord è uno Stato federato che affaccia sulla East Coast degli States e che confina con la Carolina del Sud, Georgia, Tennessee e Virginia.
L’economia del Paese si basa in gran parte sul comparto agricolo - caratterizzato da una consistente produzione di tabacco, arachidi, cotone e mais - e sullo sfruttamento del bestiame locale (principalmente pollame e suini).

Nel 2015 il Paese si è classificato in nona posizione su 50 Stati federati per valore di ricchezza prodotto (poco inferiore ai 510 miliardi di dollari) alla cui formazione hanno contribuito in modo decisivo anche alcuni comparti industriali fra cui spiccano tessile, chimico ed elettromeccanico.

Un altro settore di rilievo è quello turistico ed in effetti le bellezze naturali della Carolina del Nord - che può vantare circa 300 miglia di costa oltre che bellissime montagne panoramiche (che fanno parte degli Appalachi meridionali) - suscitano un fascino indiscutibile sui visitatori provenienti da tutto il mondo.

Inoltre anche la presenza di un clima complessivamente mite e la relativa vicinanza ad alcune grandi città come New York, Filadelfia e Washington incentivano le persone a trasferirsi in pianta stabile nello Stato.

Un altro punto di forza della Carolina del Nord, soprannominata “The Tar Heel State”, è rappresentato dalla rete infrastrutturale di cui essa dispone e che conta su:

quattro aeroporti internazionali (Charlotte, Greensboro, Wilmington e Raleigh-Durham) e 6 regionali;
cinque autostrade (n. 26, 40, 77, 85 e 95);
un sistema ferroviario sviluppato e ben collegato con il resto del Paese;
due importanti porti commerciali (Wilmington e Morehead City) che dispongono di “Free Trade Zones” all’interno delle quali le società votate all’export possono usufruire di notevoli vantaggi di carattere doganale e fiscale.

La capitale dello Stato, in cui vivono poco meno di 400mila abitanti, è Raleigh ma la città più popolosa della Carolina del Nord è Charlotte (circa 750mila abitanti), centro finanziario molto importante in cui hanno la sede principale alcuni tra i più importanti istituti di credito degli Stati Uniti come ad esempio la Bank of America.

Negli ultimi tempi la struttura economica del Paese si sta evolvendo e sta attraversando una fase di transizione che la sta conducendo verso un maggiore sviluppo del settore dei servizi e dei settori ad alto potenziale tecnologico. Tale processo è accompagnato da un parallelo rallentamento delle attività legate all’industria manifatturiera.

Una delle peculiarità di questo territorio è che qui convivono innovazione e tradizione. Non c’è da stupirsi nel trovare estese piantagioni di tabacco nella stessa area dove sorgono modernissimi impianti industriali.

Come tutti gli Stati a stelle e strisce anche la Carolina del Nord dispone di programmi specifici di incentivi (crediti d’imposta, esenzioni fiscali , ecc.) a cui possono accedere tutte le aziende che soddisfano determinati requisiti. Fra questi citiamo:

• One North Carolina Fund
Il programma concede incentivi ed agevolazioni per le imprese che creano nuovi posti di lavoro (il numero minimo dipende dalle caratteristiche dell’area in cui ha sede la società) e che siano retribuiti con un salario medio pari o superiore al salario medio della contea di riferimento. I contributi erogati devono essere utilizzati per l’acquisto o l’installazione di nuove attrezzature, per la costruzione o la riparazione di uno o più impianti o per migliorare la qualità generale delle infrastrutture;

• Job Development Investment Grant (JDIG)
Questo programma offre sostanziosi sconti fiscali alle startup ed alle imprese che creano occupazione nello Stato concedendo fino al 100% di sconto sulle “nuove” entrate statali derivanti proprio dalla creazione di nuovi posti di lavoro;

• Job Training
Le aziende possono richiedere un rimborso fino a 60.000 dollari per spese connesse con la formazione dei dipendenti.

Lo Stato, abitato da quasi 10 milioni di abitanti, oltre ai numerosi incentivi può contare su una combinazione unica di fattori che attraggono capitale d’investimento estero come:

- Elevata produttività industriale;
- Disponibilità di forza lavoro qualificata e flessibile;
- Posizione geografica privilegiata ed in prossimità dei maggiori centri del commercio del Paese.

Per tutti questi motivi la Carolina del Nord risulta essere molto interessante anche per le PMI italiane interessate ad espandere la propria presenza commerciale negli Stati Uniti. Le principali possibilità di collaborazione si rilevano nel tessile, nell’arredamento d’interni e nel settore agroalimentare tanto che l’export di Made in Italy in “The Tar Heel State” già nel 2011 aveva superato un valore complessivo pari ad un miliardo di dollari.

Per maggiori info si consiglia di cliccare qui.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it

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