Georgia, dove la crescita continua

Georgia, dove la crescita continua

21 Marzo 2016 Categoria: Focus Paese Paese:  USA

La Georgia rappresenta il centro naturale della regione del Sud-Est degli Stati Uniti e negli ultimi anni ha conosciuto un notevole sviluppo economico, proponendosi tra i poli di maggiore interesse per i rapporti commerciali tra gli Stati Uniti ed il resto del mondo.

Per gli oltre 10 milioni di abitanti lo Stato - con i due terzi del territorio ricoperto di foreste, ricco di terre fertili e famoso in passato per le sue sconfinate piantagioni, ma oggi ricco anche per un’industria florida e per un settore dei servizi molto sviluppato - rappresenta “The Empire State of the South”.

Atlanta, la capitale - teatro della ribellione di Martin Luther King e dell’elezione di Jimmy Carter e sdoganata al grande pubblico dalle Olimpiadi del Centenario del 1996 - è sede di molte imprese conosciute a livello mondiale (AT&T mobility, CNN, The Coca Cola Company, Coca Cola Enterprises, Delta airlines, Lockheed Martin Aeronautics, SunTrust Bank, UPS) e rappresenta uno snodo fondamentale per i trasporti verso tutto il Sud con l’aeroporto internazionale “Hartsfield-Jackson” tra i più trafficati ed efficienti al mondo.

In base ai dati diramati dal Georgia Department of Economic Development (GDEcD), lo Stato vede la presenza diretta di circa 2.000 aziende estere provenienti da oltre 50 diversi Paesi, operanti nella manifattura e nei servizi e ben dieci banche internazionali.

Negli ultimi anni l’impegno del GDEcD si è focalizzato maggiormente nell’attrazione degli investimenti esteri, individuando i settori prioritari (aerospazio, meccanizzazione agricola, automotive, data centers, difesa, audiovisivo, servizi finanziari, food processing, informatica, logistica e biotecnologie) e fornendo assistenza e consulenza sulle opportunità e sugli incentivi offerti ai potenziali investitori stranieri.

Nel 2015 per il quinto anno consecutivo, le esportazioni della Georgia hanno raggiunto un livello record e secondo i dati dell’US Census Bureau, hanno raggiunto il valore di 38.55 miliardi di dollari.

In Georgia esistono inoltre tre aree dedicate allo sviluppo del commercio estero: Atlanta, Savannah e Peachtree City. All’interno di queste le merci possono essere immagazzinate, trattate o assemblate senza essere soggette a controlli doganali, al pagamento di dazi e accise.

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In queste aree, le merci sono anche esenti da imposte patrimoniali. Ad Atlanta esistono due “Enterprise Zones”: aree che offrono particolari vantaggi alle imprese. All’interno di queste infatti si beneficia di un’esenzione fiscale del 100% sui beni immobili e sulle merci immagazzinate. Detta esenzione rimane in vigore fino a 25 anni dalla costituzione della zona. Anche la costruzione di nuovi edifici nelle zone in questione è esente dalle imposte patrimoniali locali: si parte da un’esenzione del 100% che viene successivamente ridotta del 20% ogni cinque anni.

La Georgia dunque riesce innanzitutto a coniugare la sua favorevole posizione geografica, ad un moderno sistema di trasporti e di telecomunicazioni.

Lo sviluppo è ampiamente favorito dalla presenza di una dinamica organizzazione pubblica e privata in grado di assistere efficacemente l’insediamento di nuove attività e di efficaci incentivi varati dal Governo per attrarre investimenti nazionali ed esteri.

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A livello settoriale nel comparto tessile si segnala l’importanza del polo industriale di Dalton, nel nord dello Stato, in cui si colloca il distretto della moquette che rifornisce case ed appartamenti in tutti gli Stati Uniti e oltre il 68% delle aziende statunitensi operanti nel settore dei tappeti e moquette sono concentrate nel nord della Georgia. A Cartersville - a poca distanza dal distretto di Dalton - è presente ad esempio lo stabilimento dell’azienda italiana Aquafil che produce filati sintetici per l’industria della moquette.

Particolarmente favorita dall’abbondante dotazione di materia prima - sempre nel nord dello Stato - si è sviluppata l’industria del legno della trasformazione della carta con il ruolo leader in questo comparto della Georgia Pacific Corporation, una tra le più importanti imprese del Sudest degli Stati Uniti con oltre 60.000 dipendenti e oltre 20 miliardi di dollari di fatturato.

L’agricoltura e l’allevamento hanno ancora un ruolo fondamentale nell’economia della Georgia.

Lo stato rappresenta il principale produttore di pollame negli Stati Uniti, mentre sono importanti le coltivazioni del cotone, della soia, delle noci (arachidi, pecan e anacardi) e delle pesche. Parallelamente all’agricoltura è sviluppata anche l’agro-meccanica come dimostra la presenza della AGCO Corporation, multinazionale costruttrice di trattici, mietitrebbiatrici ed altre macchine agricole, presente in 140 Paesi con oltre 3.900 punti vendita.

Anche l’industria cinematografica ha un ruolo importante nell’economia con circa 80.000 occupati con un monte salari pari a 4 miliardi di dollari e più in generale tutto ciò che ruota intorno all’arte e all’industria creativa, trova sempre più spazio in Georgia, proprio perchè considerata leva di sviluppo nella nuova economia.

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Sono oltre 50 le realtà italiane già presenti a diverso titolo nello stato e secondo il Kauffman Index of Entrepreneurial Activity la Georgia rappresenta il secondo stato nella nazione ad avere registrato il più grande aumento di attività imprenditoriale negli ultimi dieci anni. Nel 2015 invece lo speciale ranking di CNBC “America’s Top States For Business” colloca la Georgia al quinto posto.

Lo studio - che valuta il grado di competitività degli stati in base a una griglia di 56 indicatori, a loro volta ricompresi in 10 macro-criteri - riconosce alla Georgia asset privilegiati per abbondanza di forza lavoro ed efficienza di infrastrutture e trasporti.

Ad Atlanta e dintorni si guarda al futuro e se nel passato il nome dello stato si è legato tristemente alla legalizzazione della schiavitù, oggi invece è qui che si realizza la percentuale di imprese di proprietà di afro-americani (20,4%), è il triplo rispetto a quella nazionale e anche il rapporto delle imprese di proprietà di donne (30,9%) supera la percentuale nazionale, mentre le proiezioni di crescita demografica stimano una crescita del 46% nel periodo 2010-2030.

Il report del GDEcD riporta come nel 2015 gli investimenti nello stato sono stati pari a 4,75 miliardi di dollari generando circa 27.000 posti di lavoro con un contributo importante - il 35% degli investimenti e il 27% dei posti di lavoro - degli investitori internazionali dei quali le autorità locali riconoscono valore e importanza per continuare a garantire crescita e sviluppo.

Positivamente additata da analisti e stampa specializzata come esempio da seguire per le virtuose azioni messe in campo e per i molteplici fattori che ne favoriscono ormai da anni lo sviluppo economico, con la garanzia di costi operativi moderati rispetto al resto dell’Unione e virtuosi esempi di collaborazione tra pubblico e privato come dimostra la lungimirante iniziativa Georgia Competitiveness.

L’iniziativa è stata lanciata nel 2011, con l’intento e la visione di garantire un futuro sempre più luminoso per la Georgia, concentrandosi non solo su ciò che è necessario per uscire con successo dalla recente recessione, ma anche per rimanere competitivi per i decenni a venire. Una partnership tra pubblico e privato nata per migliorare la strategia di sviluppo economico dello Stato, come nel corso della storia è sempre accaduto nello stato leader del Sud-Est degli Stati Uniti, contribuendo alla capacità di attrarre, trattenere e far crescere l’occupazione e gli investimenti sul territorio.

Insomma, la Georgia può rappresentare certamente la meta ideale per iniziare il proprio viaggio negli States.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Alessio Gambino, redazione@exportiamo.it

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