Il Colorado è uno Stato di forma perfettamente rettangolare il cui nome - di origine ispanica - si riferisce in particolare all’omonimo fiume, le cui acque spesso e soprattutto nei periodi di piena, si tingono di rosso scorrendo fra i terreni erosi dei canyon.
Il Colorado è anche noto come “The Centennial State”, ovvero “lo Stato Centenario”, perché è entrato a far parte degli USA esattamente 100 anni dopo la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.
La geografia del territorio non può essere considerata fra le più comuni per una serie di ragioni:
• I confini dello Stato - come nel caso di Wyoming ed Utah - sono tracciati in base a meridiani e paralleli;
• Il celebre “Four Corners”, l’unico punto negli Stati Uniti in cui vengono in contatto contemporaneamente ben 4 Stati (Colorado, Arizona, Nuovo Messico ed Utah);
• Unico stato a stelle e strisce ad essere interamente posizionato 1000 metri sopra il livello del mare.
La capitale è Denver che con circa 650.000 abitanti può essere considerata l’unico vero grande aggregato urbano di tutto lo Stato anche perché la densità nazionale - inferiore ai 19 abitanti per km quadro - è assai limitata e si concentra in alcune specifiche aree, soprattutto ad est della catena montuosa Front Range situata al centro dello Stato.
In Colorado buona parte del terreno rimane secco per tutto il corso dell’anno, anche a causa delle precipitazioni molto poco frequenti ed è la stessa conformazione del territorio - caratterizzata dalla differenza esistente fra l’ovest montuoso e gli altipiani dell’est - che contribuisce a dare allo Stato un clima continentale fresco ed asciutto, in cui spiccano le forti escursioni termiche sia stagionali che giornaliere.
Non bisogna dimenticare che parliamo pur sempre di una destinazione molto desiderata sia per gli stessi americani e sia per i visitatori internazionali, attratti da alcune peculiarità, quali:
• Stazioni sciistiche celebri frequentate da numerosi VIP ed in generale dedicate all’upper class;
• Rinomate sorgenti termali dove poter rilassare corpo e mente;
• Meravigliosi parchi nazionali - su tutti il Rocky Mountain National Park - che offrono un’esperienza di contatto con la natura davvero unica;
• La possibilità di godere di lunghe escursioni passeggiando fra i sentieri del Grand Canyon o di praticare rafting percorrendo adrenaliniche discese dei numerosi torrenti presenti nel territorio statale.
Insomma in Colorado ce n’è proprio per tutti i gusti e non manca una nightlife molto attiva che promette servizi ed opportunità di intrattenimento per tutte le fasce d’età.
Dando uno sguardo alla storia del Colorado, questo era ben noto ai conquistatori del Vecchio Continente molto prima che esso entrasse a far parte degli Stati Uniti e già a partire dal XVI^ secolo le popolazioni indiane che abitavano lo Stato cominciarono a subire la colonizzazione europea che aveva il primario obiettivo di sottrarre ai loro legittimi proprietari le preziose risorse di cui il territorio era ampiamente dotato, su tutte oro ed argento.
É rimasto drammaticamente impresso nella storia il massacro di Saint Creek in cui la tribù Cheyenne venne quasi completamente sterminata proprio per mano dei cercatori d’oro europei.
Oggi il Colorado rappresenta una realtà economicamente in salute come si evince anche dal tasso di crescita del PIL nel 2015 (oltre il 4%) ben al di sopra della media nazionale (2,4%).
L’economia dello Stato si sta ora orientando verso l’industria dei servizi e dell’alta tecnologia lasciandosi progressivamente alle spalle l’originaria impronta agricola e mineraria.
Il Colorado ha anche una forte base manifatturiera con produzioni di strumenti elettrici, strumenti per la stampa e la pubblicazione, oltre a rappresentare un nodo cruciale per le comunicazioni ed i trasporti della regione delle Rocky Mountains.
Su poco più di 5 milioni di abitanti - circa il 20% è di origine ispanica - a Denver si riscontra una forte presenza di popolazione di origine messicana, al contrario nella parte meridionale del Colorado si contano numerosi discendenti dei primi coloni spagnoli del New Mexico.
Il Colorado persegue una politica orientata alla crescita economica ed all’incremento demografico e per questa ragione gli investimenti stranieri sono benvenuti ed in effetti è sufficiente consultare il sito del governo statale per raccogliere preziose informazioni sulle procedure da seguire per avviare un business in loco.
Per quanto riguarda il commercio internazionale le principali esportazioni del Colorado sono rappresentate dai prodotti della meccanica e della tecnologia (macchinari industriali, dispositivi ottici, medicali e chirurgici) mentre i cinque principali mercati di destinazione sono Canada, Messico, Cina, Giappone ed Olanda.
Per quel che riguarda l’import, invece il Colorado acquista in maggiori quantità dall’estero combustili ed oli minerali, sostituti del bitume, apparecchiature industriali ed elettriche.
L’ingresso delle PMI italiane in questo mercato è possibile, specialmente in settori tecnologicamente avanzati in cui il “Made in Italy” si conferma competitivo e credibile anche sul territorio statunitense.
Da non lasciarsi sfuggire sono i numerosi incentivi a livello fiscale, che abbracciano praticamente tutti i settori, e che possono fornire un aiuto ed un contributo decisivo per potenziali investitori che decidano di impegnare il proprio capitale in Colorado.
Infine occorre ricordare che anche un’attività non propriamente convenzionale come il commercio di marijuana a scopi ricreativi è un business legalizzato in Colorado - pioniere assoluto negli States - ed è venduta in negozi specializzati già dal primo gennaio 2014. Solo altri tre Stati hanno successivamente seguito l’esempio (Washington, Alaska e l’Oregon). Se state pensando di andare ad investire nel fiorente mercato della marijuana, dovete però sapere che le attività di vendita di marijuana possono essere gestite solo da individui che abbiano risieduto per almeno due anni in Colorado e, di conseguenza, gli investitori di altri stati che non soddisfano questo requisito possono investire solamente in attività complementari a quelle di produzione e vendita.
Insomma per chi vuole investire sul territorio del “The Centennial State” c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Marco Sabatini, redazione@exportiamo.it
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