Il Nevada - il cui nome deriva dall’iconica catena montuosa della Sierra Nevada situata nell’ovest - è territorio degli Stati Uniti dal 1848, “bottino” della vittoria nella Guerra messicano-americana, incorporato successivamente nel Territorio dello Utah a partire dal 1850. Alla fine del decennio - con la scoperta del filone d’argento di Comstock - si generò un boom demografico che portò alla creazione del Territorio del Nevada separato nel 1861 dalla parte occidentale del Territorio dello Utah e così, il 31 ottobre 1864, il Nevada è diventato il XXXVI^ stato dell’Unione, non a caso noto anche come “Silver State”.
Il territorio si presenta in gran parte desertico e semiarido e, sul piano amministrativo, circa l’86% è gestito - a fini civili e militari - da varie giurisdizioni del governo federale degli Stati Uniti. A sud si colloca ad esempio la mitica, mistica e inquietante Area 51.
Nell’immaginario invece lo stato del Nevada - in posizione baricentrica nel territorio sud occidentale della federazione - è associato al mito di Las Vegas, alle sue leggi libertarie e all’industria del vizio che hanno inciso profondamente sull’evoluzione dello stato e sulla stessa dinamica demografica. Se infatti a inizio Novecento, con una popolazione di poco più di 40.000 persone, il Nevada era di gran lunga lo stato meno popolato, con la legalizzazione del gioco d’azzardo ed i veloci procedimenti di matrimonio e divorzio e la regolamentazione della prostituzione, hanno gradualmente trasformato nell’ultimo secolo del secondo millennio lo stato in un’importante destinazione turistica che conta oggi su 2,88 milioni di abitanti.
L’industria del turismo rimane infatti la più grande fonte di occupazione e guadagno, ma un ruolo importante è rappresentato anche dall’allevamento di bestiame e soprattutto dal settore minerario che - al di fuori delle aree metropolitane di Las Vegas e Reno - continua ad essere particolarmente rilevante nell’economia locale, essendo il Nevada quarto più grande produttore di oro al mondo. Nello stato si estraggono anche altri minerali quali argento, aggregati da costruzione, rame, gesso, tripoli e litio, ma nonostante i suoi ricchi giacimenti, il costo delle miniere in Nevada è generalmente alto, e la produzione è di conseguenza molto sensibile all’andamento dei prezzi mondiali delle materie prime.
Gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) svolgono un ruolo straordinario e sempre più importante per guidare crescita e sviluppo e le autorità locali sono molto sensibili al tema sapendo naturalmente, di poter contare su un territorio che - oltre a rappresentare un nuovo mercato potenzialmente molto ampio visto il flusso continuo di turisti - rappresenta anche un’ottima location per gli impianti di produzione, garantendo l’accesso a moderne tecnologie, prodotti, competenze e potendo offrire un’ottima rete di collegamenti e delle ottime infrastrutture.
Naturalmente tra le leve più importanti per attrarre investitori vi è quella fiscale e le rilevazioni di Tax Foundation nello “State Business Tax Climate Index 2016”, promuovono il Nevada, in quinta posizione tra le cinquanta stelle americane. In particolare lo Stato di Las Vegas primeggia per quanto riguarda le imposte sul reddito individuale che non esistono come quelle sulle società, peculiarità fiscale che lo accomuna a Wyoming, South Dakota e Texas.
Strettamente connesso all’attrazione di investimenti stranieri sono le strategie di sviluppo locale che puntano al consolidamento di alcuni settori tradizionali, favorendo al contempo la promozione e lo sviluppo di settori innovativi, capaci anche di sfruttare, valorizzandole, le peculiarità del territorio.
Tra i settori focus ci sono certamente le energie rinnovabili che hanno già catturato l’attenzione di molti investitori internazionali. Tra i big player internazionali del settore energetico approdati in Nevada, troviamo la stessa Enel che negli ultimi anni ha promosso la realizzazione di due centrali per la produzione di energia geotermica, costruiti utilizzando la tecnologia italiana sviluppata dal colosso nazionale dell’energia a Larderello, in Toscana, dove da moltissimi anni si sfrutta il calore dei gas sprigionati dal sottosuolo profondo per produrre energia elettrica.
Al confine tra gli stati della California e del Nevada, nel deserto del Mojave vi è invece uno dei più importanti impianti fotovoltaici al mondo, sviluppato da Google insieme a Betchel, NRG e Brightsource e costituito da 347.000 specchi che seguono il movimento del Sole, capace di produrre circa 392 Megawatt di corrente elettrica, sufficienti per soddisfare i consumi di 140.000 abitazioni.
Andando ai settori tradizionali per quanto riguarda il trittico turismo-gaming-intrattenimento, l’obiettivo è quello di continuare a rappresentare il punto di riferimento nel settore, riuscendo ad offrire servizi innovativi e diversificati e consolidando il primato globale di Las Vegas come capitale intellettuale del gioco globale, soprattutto di fronte all’emergente insidiosa concorrenza delle piazze asiatiche.
Anche la sanità - dal momento che lo Stato sconta un gap rispetto alla media nazionale in questo campo – nei prossimi anni dovrebbe crescere e, gli investimenti che si renderanno necessari, offriranno certamente buone opportunità in uno stato che soffre la “fuga” dell’utenza per la mancanza di strutture idonee.
Il Nevada è in prima linea nella ricerca tecnologica, nello sviluppo, nell’innovazione, nella commercializzazione e in tutto ciò che è connesso ad informatica e industria digitale come dimostra la presenza di importanti investimenti da parte di grossi player del settore (tra gli altri Apple, Amazon, Cisco, Expedia, Microsoft e Zappos.com), ma più in generale può rappresentare un hub in prossimità della costa occidentale per trasporto e distribuzione, capace di garantire costi più bassi e ostacoli normativi inferiori rispetto agli stati confinanti, per una maggiore facilità di fare business a livello globale, partendo dagli aridi deserti.
Anche l’industria aerospaziale e della difesa trova terreno fertile, con un focus particolare sui test e la formazione, anche in ragione delle caratteristiche geografiche dello Stato e della bassa densità di popolazione che consentono vaste operazioni di collaudo. Non è un caso che ad esempio lo scorso mese di dicembre a Boulder City sono iniziati i lavori di costruzione di una struttura interamente dedicata ai droni voluti dalla compagnia americana Aerodrome che si è fatta promotrice del primo vero e proprio aeroporto al mondo riservato esclusivamente all’utilizzo civile e privato dei velivoli comandati a distanza.
L’industria legati ai veivoli comandati a distanza ha in previsione una crescita del proprio volume di affari di oltre 82 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, e offrirà almeno 103 mila nuovi posti di lavoro e l’idea alla base del progetto lanciato da Aerodrome, è quella di offrire un modo per colmare l’imminente divario tra domanda e offerta di piloti e tecnici specializzati.
Più in generale questi esempi dimostrano come in Nevada sia costante l’impegno da parte delle autorità locali a razionalizzare i processi burocratici e autorizzativi, per garantire un ambiente altamente competitivo a chi sceglie di fare impresa nello stato, garantendo oltre ai costi bassi, anche infrastrutture e logistica invidiabili.
Andando oltre il sentire comune, il Nevada non è un posto solo per divertirsi o abbandonarsi al vizio, senza dubbio il vero grande business che laggiù non tramonta mai, ma come abbiamo visto, lo stato di Las Vegas ha tutte le carte in regola - e qualche asso nella manica - per essere considerato a pieno titolo un ambiente favorevole allo sviluppo del business.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it
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