Il programma economico e finanziario della Presidenza italiana del Consiglio dell’U.E.

Il programma economico e finanziario della Presidenza italiana del Consiglio dell’U.E.

dal   09-07-2014  al  09-07-2014
Tipologia: Fiere
Focus: Italia

La Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea ha preso il via con il Consiglio Economia e Finanza (ECOFIN), la riunione dei Ministri responsabili dell’Economia e delle Finanze dei 28 Paesi membri. Il Ministro Pier Carlo Padoan, in qualità di presidente, ha colto l’occasione per presentare il Programma italiano per il semestre europeo relativo ai temi economici e finanziari.

Gli aspetti del programma si incentrano in tre settori:

1) Unione Bancaria e regolamentazione dei mercati finanziari;

2) Fiscalità;

3) Bilancio UE.

Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’Unione Bancaria ed al mercato finanziario, le azioni previste sono rivolte a:

- Il proseguimento del processo di integrazione dell’Unione Economica e Monetaria (UEM);

- La revisione di medio termine della Strategia Europa 2020;

- L’avviamento del Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU) e la costituzione del Comitato Unico di Risoluzione;

- Il perfezionamento della valutazione dello stato patrimoniale tramite un esame della qualità degli attivi, stress-test da parte della Banca Centrale Europea ed azioni nazionali ed europee di follow-up; 

- Il rafforzamento della regolamentazione dei mercati finanziari al fine di agevolare i flussi di credito verso l’economia reale per preservare la fiducia nel funzionamento corretto ed efficiente dei mercati e degli intermediari finanziari. 

- Il consolidamento dell’integrità del mercato finanziario, compresa la prevenzione dell’uso improprio del sistema finanziario per scopi illeciti; 

- La modernizzazione del quadro normativo per gli investitori a lungo termine, come le compagnie di assicurazione, i fondi pensione ed altri veicoli di investimento a lungo termine;

- Il completamento del quadro di regolamentazione del settore assicurativo “Solvency II”, con la dovuta attenzione ai fondi pensione attraverso una revisione della Direttiva relativa alle attività ed alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP);

- Il tentativo di portare a termine la legislazione riguardante la creazione di una nuova categoria di fondi comuni, i “Fondi di investimento europei a lungo termine”;

- L’introduzione di misure strutturali volte a ridurre l’interconnessione tra i gruppi bancari di grandissime dimensioni, al fine di migliorare le tutele prudenziali e ridurre l’eventualità di impiegare fondi pubblici;

- La creazione di misure di accompagnamento volte ad aumentare la segnalazione e la trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli nel settore bancario “ombra”;

- La regolamentazione dei fondi del mercato monetario;

- L’aggiornamento del quadro normativo per i sistemi di pagamento;

- Il rinforzo della tutela dei consumatori;

- Il compimento della nuova Direttiva relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo;

Nel settore fiscale, la Presidenza italiana si concentrerà su questioni relative alla trasparenza, alla lotta contro la frode e l’evasione fiscale, come:

- La modifica della Direttiva 2011/16/UE in materia di cooperazione amministrativa nel settore fiscale con l’obiettivo di estendere lo scambio automatico di informazioni in linea con i nuovi standard internazionali;

- Il monitoraggio dei negoziati sulla revisione degli accordi con i paesi terzi (Andorra, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Svizzera) in materia di tassazione del risparmio; 

- Le discussioni sul miglioramento della cooperazione amministrativa in materia di IVA;

- L’elaborazione di misure volte a prevenire la doppia non imposizione; 

- Il proseguimento delle discussioni sulla base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB), con un’attenzione particolare agli elementi di base imponibile e agli aspetti transfrontalieri, nonché sulla Direttiva 2003/49/CE su interessi e canoni;

- La tassazione dell’economia digitale;

- Il miglioramento del sistema IVA al fine di renderlo più robusto e più semplice per gli operatori economici;

- La proposta sulla tassazione dell’energia;

- Un accordo sull’imposta sulle transazioni finanziarie;

Per quanto riguarda il bilancio dell’UE, il Consiglio lo ritiene un importante strumento per dare una spinta concreta alla realizzazione degli obiettivi di crescita e occupazione. Di conseguenza, la Presidenza italiana mira ad adottare il bilancio annuale in modo da garantire le risorse per un’efficace attuazione dei nuovi programmi nell’ambito del quadro finanziario pluriennale, nonché degli impegni ancora in sospeso. 

Non ci resta che seguire l’andamento della Presidenza italiana e vedere quante di queste azioni saranno portate effettivamente a compimento entro il 31 dicembre 2014, termine di chiusura del semestre.

 

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo.it su dati del Programma della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, di Barbara Alessandrini, b.alessandrini@exportiamo.it

 

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